Reseearch on the countermeasures of sharing mobility service in environmental protection and sustainable development

According to the Sustainable Development perspective, can the so-called “Sharing Economy” encourage a shift towards the environmental, social and economic sustainability? If this could be true, why and with which characteristics? And which can be the limits and the barriers? To give a first answer to these questions the increasingly diffused “sharing mobility” systems have been analysed. Those mobility services that can be used individually thought the vehicles are not purchased and the service is paid per time and/or distance. The results of this analysis show that, following peculiar conditions, the “sharing mobility” can be interesting to the extent that providers offering the mobility product-service system are economically interested to reduce the consumption of resources in use, to use renewable resources, to extend the product lifespan, to facilitate the reuse and the recycling. The non-ownership of vehicles can have a positive impact even on the social equity dimension of sustainability, in terms of a increased access to useful services which can increase the quality of life. Finally, the potentially negative effects, or rather the condition in which these can take place, are highlighted. In conclusion, the thesis presents some reflections on how much the considerations made on the sharing mobility could be extended to other product-service sectors of the sharing economy.

Nella prospettiva dello Sviluppo Sostenibile la cosiddetta “Sharing Economy” può favorire una transizione verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica? E se sì, perché e con quali caratteristiche? E con quali barriere e limitazioni? Per dare una prima risposta a queste domande, sono stati analizzati i sistemi di “sharing mobility”, che sempre più si stanno diffondendo. Ovvero servizi di mobilità usufruibili individualmente mezzi di trasporto che non vengono acquistati e dove si paga per tempo e/o distanza percorsa. I risultati dell’analisi mostrano che, sotto determinate condizioni, la “sharing mobility” si presenta interessante nella misura in cui le imprese che offrono i prodotti servizi per la mobilità sono interessate per ragioni economiche a ridurre il consumo di risorse in uso, a usare risorse rinnovabili, ad estendere la vita dei prodotti per la mobilità, a facilitare il riuso e a facilitare il riciclaggio. Il non possesso dei mezzi di trasporto può d’altro canto favorire l’accesso a questi anche alle persone a basso reddito e quindi favorire l’equità sociale nei termini di una redistribuzione dell’accesso a servizi che possono migliorare la qualità della vita. Sono infine messi in evidenza anche gli effetti potenzialmente negativi, o meglio le condizioni entro le quali questi possono realizzarsi. La tesi infine fa qualche riflessione sul quanto le considerazioni fatte sulla mobilità potrebbero essere estese anche ad altri settori di prodotti-servizi della sharing economy.