The thesis work aims to explore an architectural project in an archaeological area. Largo do Pelourinho in Funchal, on Madeira Island, is a place of stratifications and contradictions. The main square of the fifteenth-century village has now become an empty space where architectures with monumental characters remain silent, waiting to become the scene of the spectacle of life again. Strait between the Ribeira of João Gomez and the Ribeira of Santa Luzia the Largo lies sunken today, overwhelmed by the city that rises and defends itself from the sudden fury of torrential water. Here the Pelourinho, recently restored in its original location, lies on a 19th century pavement, next to the ruins of the ancient fort of the 16th century, and to an industrial archeology of the beginning of the 20th century. Heterogeneity is the true richness of the place and dialogue is the only opportunity for rebirth. The project aspires to recover the pivotal role of this square within the city and therefore takes shape on three different interconnected themes: redevelopment of the public space through the redefinition of Praça da Autonomia and the rehabilitation of neighbouring areas through the partial pedestrianisation of the arm of the Ribeira de Santa Luzia creating new pedestrian access routes and crossings, the museum that forms a roof for the Ruins of the São Filipe Fort and the reuse of the ancient industrial complex of the Companha Insular de Moinhos as a new cultural center for the city. Thus, our act of requalification imbued in nostalgia endeavours to fill, adding a new chapter to the story, the void full of memory.

Il lavoro di tesi si propone di esplorare il progetto di architettura in area archeologica. Largo do Pelourinho a Funchal, sull’Isola di Madeira, è un luogo di stratificazioni e contraddizioni. La piazza principale del borgo quattrocentesco è divenuta oggi un luogo vuoto dove le architetture dai caratteri monumentali permangono mute in attesa di divenire nuova scena dello spettacolo della vita. Stretto tra la Ribeira di João Gomes e la Ribeira di Santa Luzia il largo giace oggi incavato, sopraffatto dalla città che sale e che si difende dalla furia improvvisa dell’acqua torrentizia. Qui il Pelourinho, ristabilito recentemente nel suo luogo originale, giace su una pavimentazione del XIX sec., a fianco alle rovine dell’antico forte del XVI sec. e a un’archeologia industriale degli inizi del XX sec. L’eterogeneità costituisce la vera ricchezza del luogo e il dialogo l’unica opportunità di rinascita. Il progetto aspira a recuperare il ruolo cardine di questa piazza all’interno della città e prende corpo su tre tematiche differenti interconnesse tra loro: la riqualificazione dello spazio pubblico attraverso la ridefinizione di Praça da Autonomia e la ricucitura delle zone limitrofe attraverso la parziale pedonalizzazione del braccio della Ribeira de Santa Luzia, creando nuovi percorsi pedonali di accesso e attraversamento dell’area, realizzando la copertura e musealizzazione delle rovine del Forte di São Filipe e riutilizzando l’antico complesso industriale della Companhia Insular de Moinhos come nuovo centro culturale per la città. Così, il nostro atto di riqualificazione, impregnato di nostalgia, si sforza di riempire, aggiungendo un nuovo capitolo alla storia, il vuoto pieno di memoria.

The void full of memory. Project for the requalification of the archaeological area of Largo do Pelourinho in Funchal, Madeira Island, Portugal

CORRADIN, GABRIELE;OLIVERIO, ANDREA
2017/2018

Abstract

The thesis work aims to explore an architectural project in an archaeological area. Largo do Pelourinho in Funchal, on Madeira Island, is a place of stratifications and contradictions. The main square of the fifteenth-century village has now become an empty space where architectures with monumental characters remain silent, waiting to become the scene of the spectacle of life again. Strait between the Ribeira of João Gomez and the Ribeira of Santa Luzia the Largo lies sunken today, overwhelmed by the city that rises and defends itself from the sudden fury of torrential water. Here the Pelourinho, recently restored in its original location, lies on a 19th century pavement, next to the ruins of the ancient fort of the 16th century, and to an industrial archeology of the beginning of the 20th century. Heterogeneity is the true richness of the place and dialogue is the only opportunity for rebirth. The project aspires to recover the pivotal role of this square within the city and therefore takes shape on three different interconnected themes: redevelopment of the public space through the redefinition of Praça da Autonomia and the rehabilitation of neighbouring areas through the partial pedestrianisation of the arm of the Ribeira de Santa Luzia creating new pedestrian access routes and crossings, the museum that forms a roof for the Ruins of the São Filipe Fort and the reuse of the ancient industrial complex of the Companha Insular de Moinhos as a new cultural center for the city. Thus, our act of requalification imbued in nostalgia endeavours to fill, adding a new chapter to the story, the void full of memory.
DAVID ABREU ANDRADE, PAULO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
5-ott-2018
2017/2018
Il lavoro di tesi si propone di esplorare il progetto di architettura in area archeologica. Largo do Pelourinho a Funchal, sull’Isola di Madeira, è un luogo di stratificazioni e contraddizioni. La piazza principale del borgo quattrocentesco è divenuta oggi un luogo vuoto dove le architetture dai caratteri monumentali permangono mute in attesa di divenire nuova scena dello spettacolo della vita. Stretto tra la Ribeira di João Gomes e la Ribeira di Santa Luzia il largo giace oggi incavato, sopraffatto dalla città che sale e che si difende dalla furia improvvisa dell’acqua torrentizia. Qui il Pelourinho, ristabilito recentemente nel suo luogo originale, giace su una pavimentazione del XIX sec., a fianco alle rovine dell’antico forte del XVI sec. e a un’archeologia industriale degli inizi del XX sec. L’eterogeneità costituisce la vera ricchezza del luogo e il dialogo l’unica opportunità di rinascita. Il progetto aspira a recuperare il ruolo cardine di questa piazza all’interno della città e prende corpo su tre tematiche differenti interconnesse tra loro: la riqualificazione dello spazio pubblico attraverso la ridefinizione di Praça da Autonomia e la ricucitura delle zone limitrofe attraverso la parziale pedonalizzazione del braccio della Ribeira de Santa Luzia, creando nuovi percorsi pedonali di accesso e attraversamento dell’area, realizzando la copertura e musealizzazione delle rovine del Forte di São Filipe e riutilizzando l’antico complesso industriale della Companhia Insular de Moinhos come nuovo centro culturale per la città. Così, il nostro atto di riqualificazione, impregnato di nostalgia, si sforza di riempire, aggiungendo un nuovo capitolo alla storia, il vuoto pieno di memoria.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/143239