Con-fusione dell'abitare. L'occasione dell'Ex Macello

con - fusion of living arises from the desire to configure a settlement system in which the actors, inhabitants of the city, reappropriate the public space, as an extension of the living of each individual. The city, as we live it today, is outlined as a system of public buildings, private buildings - houses, driveways, pedestrian streets, public spaces - squares, gardens, parks etc ... - split and distinct for functions and users. You walk in the squares; in the parks you relax, children play, dogs run; in the houses we eat, sleep, work; in the streets ... there are cars - look before crossing! This separation involves a livability of the city and its zoned, fragmented urban spaces, compartmentalised, which generates relationship limits, aggregation and socialization. Traffic volumes themes have been shown to reduce social interaction and levels of privacy Thus the idea of D. Appleyard identifies the traffic of the automobile as a cause of reduction of social interactions, giving impulse to the idea of an urban system to measure of pace of man, in which the pedestrian, as an actor and inhabitant of the city, reappropriates the public space, which extends its definition to usable, walkable, traversable ground. Con - fusion of living therefore seeks to propose a settlement system within reach man, evolving into urban living, which meets the actors who live it, fluidifying and layering the public space as an extension of living in a system of widespread habitability generating aggregations, socializations, relationships and connections. 1APPLEYAR Donald, Livable Streets, University of California Press, 1981

con - fusione dell’abitare nasce dalla volontà di configurare un sistema insediativo in cui gli attori, abitanti della città, si riappropriano dello spazio pubblico, quale estensione dell’abitare di ogni \singolo. La città, come la viviamo noi oggi, si delinea come sistema di edifici pubblici, edifici privati - abitazioni, strade carrabili, strade pedonali, spazi pubblici - piazze, giardini, parchi etc... - scissi e distinti per funzioni e fruitori. Nelle piazze si passeggia; nei parchi ci si rilassa, i bambini giocano, i cani corrono; nelle abitazioni si mangia, si dorme, si lavora; nelle strade...ci sono le automobili - guarda prima di attraversare! Questa separazione comporta una vivibilità della città e dei suoi spazi urbani zonizzata, frammentata, compartimentata, che genera limiti di relazione, aggregazione e socializzazione. Traffic volumes themeselves have been shown to reduce social interaction and levels of privacy.¹ Così il pensiero di D. Appleyard identifica il traffico dell’automobile quale causa di riduzione delle interazioni sociali, dando impulso all’dea di un sistema urbano a misura di passo d’uomo, in cui il pedone, quale attore e abitante della città, si riappropria dello spazio pubblico, che estende la sua definizione a suolo fruibile, calpestabile, attraversabile. con - fusione dell’abitare cerca dunque di proporre un sistema insediativo alla portata dell’uomo, evolvedo in un abitare urbano, che va incontro agli attori che lo vivono, fluidificandoso e layerizzando lo spazio pubblico quale estensione dell’abitare in un sistema di abitabilità diffusa generatore di aggregazioni, socializzazioni, relazioni e connessioni. 1APPLEYAR Donald, Livable Streets, University of California Press, 1981