The purification of the water supply from non-ionic surfactants, considering their massive use and hard removal, has lately turned out a theme of primary importance as far as the environment preservation and health are concerned. So, we resolved to try out and select the best operating parameters for two different processes, both made up of two steps: the first step consists of a more or less boosted oxidative electrochemical phase, aiming at reducing the size and length of the organic pollutant chains in solution. The second step consists of a subsequent passage on active carbons, aiming at absorbing the remaining pollutant. The former process combines an inert electrochemical cell with activated charcoal treatment, reaching a maximum pollutant reduction of 96,5%. The latter, on the contrary, is made up of an electrochemical cell of the Fenton type with in series the same activated charcoal treatment, leading to maximum yields of 97,5%. These results have been achieved thanks to attentive study and experimentation of the main fundamental variables: anodic material, cell geometry, salt and oxidizing substance addiction, temperature, solution pH, current density and process duration.

La depurazione delle acque da tensioattivi non ionici, considerato il massiccio impiego e la difficolta nella rimozione, risulta essere un tema di primaria importanza nell’ambito della tutela e dell’igiene ambientale. Si è così voluto sperimentare e selezionare i migliori parametri operativi per due processi, caratterizzati da una prima fase elettrochimica ossidativa più o meno spinta finalizzata a ridurre la grandezza e la lunghezza delle catene organiche dell’inquinante in soluzione e un successivo passaggio su carboni attivi finalizzato ad adsorbire l’inquinante rimanente. Il primo processo combina una cella elettrochimica ad anodo inerte con trattamento mediante carbone attivo, raggiungendo un abbattimento massimo del 96,5% dell’inquinante; mentre il secondo processo è composto da una cella elettrochimica ad ossidazione avanzata del tipo Fenton con in serie il medesimo trattamento a carbone attivo, portando a rese massime del 97,5%. Questi risultati sono stati raggiunti grazie ad un attento studio e sperimentazione delle principali variabili fondamentali quali: il materiale anodico, la geometria della cella, l’aggiunta di sali e sostanze ossidanti, la temperatura, il pH della soluzione, la densità di corrente e la durata del processo.

Rimozione di tensioattivi non ionici da acque di processo mediante ossidazione elettrochimica e trattamento con carboni attivi

PREVEDELLO, ALBERTO;GORLA, FRANCO
2017/2018

Abstract

The purification of the water supply from non-ionic surfactants, considering their massive use and hard removal, has lately turned out a theme of primary importance as far as the environment preservation and health are concerned. So, we resolved to try out and select the best operating parameters for two different processes, both made up of two steps: the first step consists of a more or less boosted oxidative electrochemical phase, aiming at reducing the size and length of the organic pollutant chains in solution. The second step consists of a subsequent passage on active carbons, aiming at absorbing the remaining pollutant. The former process combines an inert electrochemical cell with activated charcoal treatment, reaching a maximum pollutant reduction of 96,5%. The latter, on the contrary, is made up of an electrochemical cell of the Fenton type with in series the same activated charcoal treatment, leading to maximum yields of 97,5%. These results have been achieved thanks to attentive study and experimentation of the main fundamental variables: anodic material, cell geometry, salt and oxidizing substance addiction, temperature, solution pH, current density and process duration.
IEFFA, SIMONA
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
3-ott-2018
2017/2018
La depurazione delle acque da tensioattivi non ionici, considerato il massiccio impiego e la difficolta nella rimozione, risulta essere un tema di primaria importanza nell’ambito della tutela e dell’igiene ambientale. Si è così voluto sperimentare e selezionare i migliori parametri operativi per due processi, caratterizzati da una prima fase elettrochimica ossidativa più o meno spinta finalizzata a ridurre la grandezza e la lunghezza delle catene organiche dell’inquinante in soluzione e un successivo passaggio su carboni attivi finalizzato ad adsorbire l’inquinante rimanente. Il primo processo combina una cella elettrochimica ad anodo inerte con trattamento mediante carbone attivo, raggiungendo un abbattimento massimo del 96,5% dell’inquinante; mentre il secondo processo è composto da una cella elettrochimica ad ossidazione avanzata del tipo Fenton con in serie il medesimo trattamento a carbone attivo, portando a rese massime del 97,5%. Questi risultati sono stati raggiunti grazie ad un attento studio e sperimentazione delle principali variabili fondamentali quali: il materiale anodico, la geometria della cella, l’aggiunta di sali e sostanze ossidanti, la temperatura, il pH della soluzione, la densità di corrente e la durata del processo.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/143384