Atelier creativo. Nuovi ambienti didattici per la scuola del XXI secolo

With the recent reform “la Buona Scuola”, the Italian school system has known the introduction of the 21st century skills (STEAM), a package of skills required by contemporary society that are not planned in the traditional method. For the development of these skills, however, new spaces are needed, suitable for experimentation and collaboration: this is why the reform has provided for the creation of the “Atelier Creativo”, a place where students can encourage imagination, creativity and collaboration. Group activities are increasingly important, as they are fundamental for the development of skills. Today, the schools participating in the call for tenders focus solely on the purchase of tools and not on the planning of space, forgetting the importance this one has. The current learning spaces are therefore unsuitable and ineffective, and can not back up the proper performance of the activities. Thus, it becomes necessary to redesign and optimize the work environment in a more functional way. The research here carried out aims to reconsider learning environments as fluid bodies able to meet operational needs and accommodate multiple activities at the same time, involving different types of students. To allow a wider use, a set of versatile and easy-to-build furniture has been created, which can quickly be transformed according to the work to be carried out and fit into existing environments, overcoming any constraints. The Atelier Creativo here proposed is a complex project that consists of different phases. Great importance is given to the participation of schools in the creation of space, with the desire to make the educational environment, often considered a hostile place, a familiar and pleasant place. With the two workshops conceived, students have the possibility to customize and decorate all the furnishing components proposed, and through a game they can approach spatial design, becoming an active part in the creation of space.

Con la recente riforma della Buona Scuola, il sistema scolastico italiano ha visto l’introduzione delle cosiddette competenze del XXI secolo (STEAM), un pacchetto di abilità richieste dalla società contemporanea che nel metodo tradizionale non sono contemplate. Per lo sviluppo di tali abilità però, servono nuovi spazi, adatti alla sperimentazione e alla collaborazione: per questo la riforma ha previsto l’istituzione dell’Atelier Creativo, luogo in cui gli studenti possono stimolare la fantasia, la creatività e la collaborazione. Le attività di gruppo ricoprono un’importanza sempre maggiore, in quanto fondamentali per lo sviluppo delle competenze. Oggi, le scuole che partecipano al bando si concentrano unicamente sugli acquisti degli strumenti e non sulla progettazione dello spazio, dimenticando l’importanza che questo ricopre. Gli attuali spazi di apprendimento risultano quindi inadatti e inefficaci, e difficilmente riescono a supportare il corretto svolgimento delle attività. Per questo, diventa necessario riprogettare e ottimizzare l’ambiente di lavoro in modo più funzionale. Il lavoro di ricerca proposto si pone l’obiettivo di riconsiderare gli ambienti per l’apprendimento come organismi fluidi in grado di soddisfare le necessità operative e accogliere molteplici attività contemporaneamente, coinvolgendo diverse tipologie di studenti. Per permetterne una maggiore fruizione, è stato inoltre definito un abaco di arredi versatili e facili da costruire, che possano plasmarsi velocemente in base al lavoro da svolgere e inserirsi in ambienti già esistenti superandone i vincoli. L’atelier creativo proposto è un progetto complesso che si compone di diverse fasi. Grande importanza viene data alla partecipazione delle scuole nella creazione dello spazio, con la volontà di rendere l’ambiente didattico, spesso considerato luogo ostile, un luogo familiare e piacevole. Con i due workshop ideati, gli studenti hanno la possibilità di personalizzare e decorare tutte le componenti d’arredo proposte, e tramite un gioco possono approcciarsi alla progettazione spaziale, rendendosi parte attiva nella creazione dello spazio.