The Sicilian archipelago of the Aeolian Islands was nominated a UNESCO World Heritage Site in 2000. Due to the presence of volcanoes, its morphological and territorial characteristics are recognized as a heritage to be studied, valued and preserved worldwide. UNESCO hopes for the establishment of a Geominerary Park that safeguards all the natural and cultural aspects of the archipelago, promoting a policy that controls all the factors that aim at its protection directly or indirectly. The project is located in the north-eastern quarter of the island of Lipari. The project area is characterized by a unique and unrepeatable landscape created by a continuous interweaving of nature and human work: the crater of the volcano of Monte Pilato, the obsidian lava flow, the Rocche Rosse area and the pumice quarries connected with the former industrial establishments. The aim of the project is to rethink the abandoned industrial spaces of the former establishments of Th Ferlazzo and F.lli La Cava in order to revitalize the historical memory of the place, now forgotten and witnessed only by these cascading buildings, incorporated into the natural landscape. The memory of this place is understood through a path that creeps into the spaces that were used in the past for the pumice processing. A path that, thanks to some design gestures, crosses the wide spaces and surrounds the imposing machinery, inserting itself inside pre-existing openings, leaning towards breathtaking views, and functionalizing some services with the aim of making known the pumice processing, as well as the reality of all the workers who have marked the history of Lipari. To avoid attacking an area already anthropomorphized in the past, the route works in a meticulous and careful way towards the pre-existences structures and the landscape. The goal is to welcome not only seasonal tourism in the points of bathing interest, but also to make the geo-volcanological and industrial history of Lipari a basis for a future economic development respectful of the landscape and the local craft traditions.

L’arcipelago siciliano delle Isole Eolie, è stato dichiarato nel 2000 patrimonio dell’UNESCO. Le sue caratteristiche morfologiche e territoriali, data la presenza dei vulcani, sono riconosciute come patrimonio da studiare, valorizzare e tramandare a livello mondiale. L’UNESCO auspica all’istituzione di un Parco Geominerario che salvaguardi tutti gli aspetti naturali e culturali dell’arcipelago, promuovendo una politica che controlli tutti i fattori che direttamente o indirettamente mirano alla sua tutela. Il progetto è situato nel quarto Nord orientale dell’Isola di Lipari. L’area di progetto si caratterizza per un paesaggio unico e irripetibile dato da un continuo intreccio tra natura e lavoro dell’uomo: il cratere del vulcano di Monte Pilato, la colata di ossidiana, l’area di Rocche Rosse e le cave di pomice con i collegati ex stabilimenti industriali. L’obiettivo del progetto è di rileggere le spazialità industriali abbandonate degli ex stabilimenti di Th Ferlazzo e F.lli La Cava con il fine di ridare vita alla memoria storica del luogo, ormai caduta in oblio e testimoniata da questi edifici a cascata, inglobati nel paesaggio naturale. La memoria del luogo è compresa attraverso un percorso che s’insinua all’interno degli spazi che erano in passato utilizzati per la lavorazione della pomice. Un tracciato che grazie ad alcuni gesti progettuali, attraversa gli ampi spazi e cinge gli imponenti macchinari, inserendosi all’interno di aperture preesistenti, sporgendosi verso viste mozzafiato, e funzionalizzandosi con alcuni servizi, con lo scopo di far conoscere la lavorazione della pomice ma anche la realtà di tutti i lavoratori che hanno segnato la storia di Lipari. Per non aggredire un territorio già in passato antropomorfizzato, il percorso lavora in modo minuzioso e attento sia alle preesistenze sia al paesaggio. La volontà è di accogliere un turismo non sia solo stagionale nei punti d’interesse balneari, ma che faccia della storia geo-vulcanologica e industriale di Lipari la base di un futuro sviluppo economico rispettoso del paesaggio e delle tradizioni artigianali locali.

Un percorso sulle tracce della storia industriale della pomice. Gli ex stabilimenti di Th Ferlazzo e F.lli La Cava. 0-476 nei solchi di un ghiacciaio inatteso. Lipari : riscoprire le bianche cave di pomice. Idee per il Parco Geominerario della pomice nel sito Unesco delle Isole Eolie

GAIBOTTI, SARA;BOFFO, VALERIA
2017/2018

Abstract

The Sicilian archipelago of the Aeolian Islands was nominated a UNESCO World Heritage Site in 2000. Due to the presence of volcanoes, its morphological and territorial characteristics are recognized as a heritage to be studied, valued and preserved worldwide. UNESCO hopes for the establishment of a Geominerary Park that safeguards all the natural and cultural aspects of the archipelago, promoting a policy that controls all the factors that aim at its protection directly or indirectly. The project is located in the north-eastern quarter of the island of Lipari. The project area is characterized by a unique and unrepeatable landscape created by a continuous interweaving of nature and human work: the crater of the volcano of Monte Pilato, the obsidian lava flow, the Rocche Rosse area and the pumice quarries connected with the former industrial establishments. The aim of the project is to rethink the abandoned industrial spaces of the former establishments of Th Ferlazzo and F.lli La Cava in order to revitalize the historical memory of the place, now forgotten and witnessed only by these cascading buildings, incorporated into the natural landscape. The memory of this place is understood through a path that creeps into the spaces that were used in the past for the pumice processing. A path that, thanks to some design gestures, crosses the wide spaces and surrounds the imposing machinery, inserting itself inside pre-existing openings, leaning towards breathtaking views, and functionalizing some services with the aim of making known the pumice processing, as well as the reality of all the workers who have marked the history of Lipari. To avoid attacking an area already anthropomorphized in the past, the route works in a meticulous and careful way towards the pre-existences structures and the landscape. The goal is to welcome not only seasonal tourism in the points of bathing interest, but also to make the geo-volcanological and industrial history of Lipari a basis for a future economic development respectful of the landscape and the local craft traditions.
GABAGLIO, ROSSANA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
19-dic-2018
2017/2018
L’arcipelago siciliano delle Isole Eolie, è stato dichiarato nel 2000 patrimonio dell’UNESCO. Le sue caratteristiche morfologiche e territoriali, data la presenza dei vulcani, sono riconosciute come patrimonio da studiare, valorizzare e tramandare a livello mondiale. L’UNESCO auspica all’istituzione di un Parco Geominerario che salvaguardi tutti gli aspetti naturali e culturali dell’arcipelago, promuovendo una politica che controlli tutti i fattori che direttamente o indirettamente mirano alla sua tutela. Il progetto è situato nel quarto Nord orientale dell’Isola di Lipari. L’area di progetto si caratterizza per un paesaggio unico e irripetibile dato da un continuo intreccio tra natura e lavoro dell’uomo: il cratere del vulcano di Monte Pilato, la colata di ossidiana, l’area di Rocche Rosse e le cave di pomice con i collegati ex stabilimenti industriali. L’obiettivo del progetto è di rileggere le spazialità industriali abbandonate degli ex stabilimenti di Th Ferlazzo e F.lli La Cava con il fine di ridare vita alla memoria storica del luogo, ormai caduta in oblio e testimoniata da questi edifici a cascata, inglobati nel paesaggio naturale. La memoria del luogo è compresa attraverso un percorso che s’insinua all’interno degli spazi che erano in passato utilizzati per la lavorazione della pomice. Un tracciato che grazie ad alcuni gesti progettuali, attraversa gli ampi spazi e cinge gli imponenti macchinari, inserendosi all’interno di aperture preesistenti, sporgendosi verso viste mozzafiato, e funzionalizzandosi con alcuni servizi, con lo scopo di far conoscere la lavorazione della pomice ma anche la realtà di tutti i lavoratori che hanno segnato la storia di Lipari. Per non aggredire un territorio già in passato antropomorfizzato, il percorso lavora in modo minuzioso e attento sia alle preesistenze sia al paesaggio. La volontà è di accogliere un turismo non sia solo stagionale nei punti d’interesse balneari, ma che faccia della storia geo-vulcanologica e industriale di Lipari la base di un futuro sviluppo economico rispettoso del paesaggio e delle tradizioni artigianali locali.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/143583