Within the waste food resources deriving from the various stages of the production cycle, the quantities produced are very varied and can even reach 50% of the starting material; therefore companies and producers are forced to face the problem linked to the disposal of such waste. The idea is that waste materials can be raised to resources for new sustainable and non-polluting materials, and no longer destined for direct disposal in landfills. In this project I focused on the self-production of different materials, obtained using as a base the shells of mussels in combination with natural binders such as casein, glycerol and polylactic acid (PLA). The goal is to make biodegradable and easily self-producible materials. The scenario hypothesized for the use of such materials is that of a future circular restaurant, in which according to the philosophy of the circular economy the output, or the discard, will re-enter the circle as an input, therefore a resource, for the restaurant itself. The reuse of food waste, as well as giving an expressive and functional value to the material that derives from it, also aims to raise awareness the user regarding the problem of disposable plastics and their immediate disposal after use.

Nell'ambito delle risorse alimentari di scarto derivanti dalle varie fasi del ciclo produttivo, le quantità prodotte sono molto varie e possono raggiungere anche il 50% del materiale di partenza; pertanto aziende e produttori sono costretti ad affrontare la problematica legata allo smaltimento di tali rifiuti. L'idea è che le materie di scarto possano essere elevate a risorse per nuovi materiali sostenibili e non inquinanti, e non più destinate alla diretta dismissione in discarica. In questo progetto mi sono concentrata sull'autoproduzione di diversi materiali, ottenuti usando come base i gusci dei mitili in combinazione con leganti naturali quali la caseina, il glicerolo e l'acido polilattico (PLA). L'obiettivo è realizzare materiali biodegradabili e facilmente auto-producibili, sia con tecniche artigianali sia con tecnologie più moderne come la stampa 3d. Lo scenario ipotizzato per l'utilizzo di tali materiali è quello di un futuro ristorante circolare, nel quale secondo la filosofia della circular economy l'output, ovvero lo scarto, rientrerà in circolo come input, dunque risorsa, per il ristorante stesso. Il riutilizzo di scarti alimentari, oltre a conferire un valore espressivo e funzionale al materiale che ne deriva, mira anche a sensibilizzare l'utente riguardo la problematica delle plastiche monouso e della loro immediata dismissione dopo l'utilizzo.

Sviluppo e scenario di DIY-materials a base di gusci di mitili

STOPPONI, CHIARA
2017/2018

Abstract

Within the waste food resources deriving from the various stages of the production cycle, the quantities produced are very varied and can even reach 50% of the starting material; therefore companies and producers are forced to face the problem linked to the disposal of such waste. The idea is that waste materials can be raised to resources for new sustainable and non-polluting materials, and no longer destined for direct disposal in landfills. In this project I focused on the self-production of different materials, obtained using as a base the shells of mussels in combination with natural binders such as casein, glycerol and polylactic acid (PLA). The goal is to make biodegradable and easily self-producible materials. The scenario hypothesized for the use of such materials is that of a future circular restaurant, in which according to the philosophy of the circular economy the output, or the discard, will re-enter the circle as an input, therefore a resource, for the restaurant itself. The reuse of food waste, as well as giving an expressive and functional value to the material that derives from it, also aims to raise awareness the user regarding the problem of disposable plastics and their immediate disposal after use.
PARISI, STEFANO
ARC III - Scuola del Design
19-dic-2018
2017/2018
Nell'ambito delle risorse alimentari di scarto derivanti dalle varie fasi del ciclo produttivo, le quantità prodotte sono molto varie e possono raggiungere anche il 50% del materiale di partenza; pertanto aziende e produttori sono costretti ad affrontare la problematica legata allo smaltimento di tali rifiuti. L'idea è che le materie di scarto possano essere elevate a risorse per nuovi materiali sostenibili e non inquinanti, e non più destinate alla diretta dismissione in discarica. In questo progetto mi sono concentrata sull'autoproduzione di diversi materiali, ottenuti usando come base i gusci dei mitili in combinazione con leganti naturali quali la caseina, il glicerolo e l'acido polilattico (PLA). L'obiettivo è realizzare materiali biodegradabili e facilmente auto-producibili, sia con tecniche artigianali sia con tecnologie più moderne come la stampa 3d. Lo scenario ipotizzato per l'utilizzo di tali materiali è quello di un futuro ristorante circolare, nel quale secondo la filosofia della circular economy l'output, ovvero lo scarto, rientrerà in circolo come input, dunque risorsa, per il ristorante stesso. Il riutilizzo di scarti alimentari, oltre a conferire un valore espressivo e funzionale al materiale che ne deriva, mira anche a sensibilizzare l'utente riguardo la problematica delle plastiche monouso e della loro immediata dismissione dopo l'utilizzo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/143650