The idea of the organization and companies as phenomena to be analyzed and investigated starts to take shape with the various industrial revolutions. It becomes a true science with the introduction of the scientific management by Frederick Taylor: data, formalization of processes and specializations give birth to the figure of the manager, and the consequent company that operates like a clockwork in a perfect manner. Since then, the conception of the company has evolved and it is not a simple system anymore, but a complex adaptive system which behaves according to the more general system theory, also known by complexity science. However, the introduction of the scientific management brings with it a set of visual models and tools to represent organizations as a whole that are still spawn of the manager’s book, a tool that gathered and recorded data, informations and indexes to manage the work activity from the decisional centre of an organization to the bottom of its hierarchical structure. This exchange of information is not compliant with how a complex adaptive system behave, since it’s based on principles of self-organization and self-management. Organizational charts, Gantt charts introduced with the scientific management are still in use today, accompanied by the newer network analysis, however they exist to this day in separate realities, where in actuality the organizational theory teaches that activity influences structure and vice-versa, in a network of feedback loops that change one organization’s behaviour. It’s from this incongruence that the research takes shape, with the aim to identify representation models both new and integrated with the already existing ones that, unlike the manager’s book, become available to all individuals in the organization’s structure and become, more generally, a tool both to manage and plan and to diffuse organizational culture and history to the public. These two principles (an interactive tool to all employees, and an interactive tool to the general public) are found in two main case studies, correlated with a research of existing solutions from the past to the present, creating a set of guidelines to create innovative visual languages apt to cover all organizational needs.

Il concetto di azienda come fenomeno da studiare e analizzare prende forma con le varie rivoluzioni industriali, fino a divenire una vera e propria scienza con l’affermazione di Frederick Taylor come fondatore del scientific management, ovvero la concezione secondo cui i dati raccolti da una figura, la sua formalizzazione e la sua standardizzazione, in quello che oggi chiamiamo manager, potessero creare un sistema perfetto dove l’azienda è come un orologio ben oliato. La concezione dell’azienda è da allora evoluta, e non è più un semplice sistema, bensì un Sistema Complesso Adattivo, e si comporta secondo le regole della più ampia general system theory, introdotta nel mondo scientifico anche con il nome scienza della complessità. Tuttavia, i modelli e gli strumenti visuali utilizzati per rappresentare l’azienda sono ancora figli del libro del manager, un vero e proprio libro dove questa figura raccoglieva dati e informazioni per definire al meglio le mansioni da consegnare ai vari dipendenti, in un movimento di passaggio delle informazioni dall’alto della struttura gerarchica verso il basso, che rimane in contrasto con le caratteristiche del Sistema Complesso Adattivo, dove è favorita l’auto-organizzazione al contrario della standardizzazione e della formalizzazione burocratica di norme e procedure. Al libro del manager, si uniscono modelli di rappresentazione dell’azienda quali l’organigramma, il Gantt chart, introdotti nello stesso periodo del management scientifico, cui poi si è unita la rappresentazione a rete e la relativa network analysis. Questi tre modelli di rappresentazione sono rimasti sempre divisi a compartimenti stagni, uno indipendente dall’altro, quando proprio le definizioni di Sistema Complesso Adattivo insegnano che la struttura di un’azienda è influenzata dalla sua attività, che a sua volta è alterata e modificata dalla struttura attuale dell’azienda. È da questa incongruenza che si sviluppa la ricerca della tesi, che ha come obiettivo la definizione di modelli di rappresentazione dell’azienda alternativi e integrati con quelli già esistenti, che vanno ad inserirsi in strumenti interattivi che, a differenza del libro del manager, diventano strumenti a disposizione dell’intera struttura aziendale, come veicolo di nuova conoscenza per diffondere culturalmente l’idea di azienda come Sistema Complesso Adattivo, e più in generale hanno l’ambizione di diventare veicolo di trasmissione della storia di un’organizzazione tramite la rappresentazione dei dati che essa raccoglie nel tempo, oltre che a essere uno strumento strategico. Di pari passo, quindi, la tesi applica la ricerca delle soluzioni di cui sopra in due casi studio che hanno in comune questo obiettivo, e insieme una ricerca di casi interessanti di rappresentazione di sistemi, sistemi complessi e modelli visuali che costruiscono una prima forma di catalogazione e raccolta di soluzioni esistenti e contaminazioni da altri ambiti della visualizzazione dati come ispirazione per linguaggi visivi innovativi.

La forma dell'organizzazione. Strumenti visuali e modelli data-driven per sistemi organizzativi adattivi

BENEDETTI, ANDREA
2017/2018

Abstract

The idea of the organization and companies as phenomena to be analyzed and investigated starts to take shape with the various industrial revolutions. It becomes a true science with the introduction of the scientific management by Frederick Taylor: data, formalization of processes and specializations give birth to the figure of the manager, and the consequent company that operates like a clockwork in a perfect manner. Since then, the conception of the company has evolved and it is not a simple system anymore, but a complex adaptive system which behaves according to the more general system theory, also known by complexity science. However, the introduction of the scientific management brings with it a set of visual models and tools to represent organizations as a whole that are still spawn of the manager’s book, a tool that gathered and recorded data, informations and indexes to manage the work activity from the decisional centre of an organization to the bottom of its hierarchical structure. This exchange of information is not compliant with how a complex adaptive system behave, since it’s based on principles of self-organization and self-management. Organizational charts, Gantt charts introduced with the scientific management are still in use today, accompanied by the newer network analysis, however they exist to this day in separate realities, where in actuality the organizational theory teaches that activity influences structure and vice-versa, in a network of feedback loops that change one organization’s behaviour. It’s from this incongruence that the research takes shape, with the aim to identify representation models both new and integrated with the already existing ones that, unlike the manager’s book, become available to all individuals in the organization’s structure and become, more generally, a tool both to manage and plan and to diffuse organizational culture and history to the public. These two principles (an interactive tool to all employees, and an interactive tool to the general public) are found in two main case studies, correlated with a research of existing solutions from the past to the present, creating a set of guidelines to create innovative visual languages apt to cover all organizational needs.
ARC III - Scuola del Design
19-dic-2018
2017/2018
Il concetto di azienda come fenomeno da studiare e analizzare prende forma con le varie rivoluzioni industriali, fino a divenire una vera e propria scienza con l’affermazione di Frederick Taylor come fondatore del scientific management, ovvero la concezione secondo cui i dati raccolti da una figura, la sua formalizzazione e la sua standardizzazione, in quello che oggi chiamiamo manager, potessero creare un sistema perfetto dove l’azienda è come un orologio ben oliato. La concezione dell’azienda è da allora evoluta, e non è più un semplice sistema, bensì un Sistema Complesso Adattivo, e si comporta secondo le regole della più ampia general system theory, introdotta nel mondo scientifico anche con il nome scienza della complessità. Tuttavia, i modelli e gli strumenti visuali utilizzati per rappresentare l’azienda sono ancora figli del libro del manager, un vero e proprio libro dove questa figura raccoglieva dati e informazioni per definire al meglio le mansioni da consegnare ai vari dipendenti, in un movimento di passaggio delle informazioni dall’alto della struttura gerarchica verso il basso, che rimane in contrasto con le caratteristiche del Sistema Complesso Adattivo, dove è favorita l’auto-organizzazione al contrario della standardizzazione e della formalizzazione burocratica di norme e procedure. Al libro del manager, si uniscono modelli di rappresentazione dell’azienda quali l’organigramma, il Gantt chart, introdotti nello stesso periodo del management scientifico, cui poi si è unita la rappresentazione a rete e la relativa network analysis. Questi tre modelli di rappresentazione sono rimasti sempre divisi a compartimenti stagni, uno indipendente dall’altro, quando proprio le definizioni di Sistema Complesso Adattivo insegnano che la struttura di un’azienda è influenzata dalla sua attività, che a sua volta è alterata e modificata dalla struttura attuale dell’azienda. È da questa incongruenza che si sviluppa la ricerca della tesi, che ha come obiettivo la definizione di modelli di rappresentazione dell’azienda alternativi e integrati con quelli già esistenti, che vanno ad inserirsi in strumenti interattivi che, a differenza del libro del manager, diventano strumenti a disposizione dell’intera struttura aziendale, come veicolo di nuova conoscenza per diffondere culturalmente l’idea di azienda come Sistema Complesso Adattivo, e più in generale hanno l’ambizione di diventare veicolo di trasmissione della storia di un’organizzazione tramite la rappresentazione dei dati che essa raccoglie nel tempo, oltre che a essere uno strumento strategico. Di pari passo, quindi, la tesi applica la ricerca delle soluzioni di cui sopra in due casi studio che hanno in comune questo obiettivo, e insieme una ricerca di casi interessanti di rappresentazione di sistemi, sistemi complessi e modelli visuali che costruiscono una prima forma di catalogazione e raccolta di soluzioni esistenti e contaminazioni da altri ambiti della visualizzazione dati come ispirazione per linguaggi visivi innovativi.
Tesi di laurea Magistrale
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