Progetti per Genova. Parco del sapere in Valpolcevera

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Il Parco del sapere si colloca in Valpolcevera, nel contesto dell’area metropolitana genovese. Da una analisi delle epoche storiche si è notato come la valle abbia assunto sempre un ruolo fondamentale e sia stata assoluta protagonista nello sviluppo economico-territoriale della provincia di Genova essendo il collegamento più diretto con il nord Italia. Dalla fine del XIX secolo è stata gravata da forti concentrazioni industriali che hanno condizionato in modo decisivo il suo equilibrio, dimostrando come la forte industrializzazione e la costruzione di fabbricati popolari definisce una periferia con una bassa qualità di vita, non ricettiva ai possibili rinnovamenti. Oggi la valle si presenta come un vero e proprio “cimitero di fabbriche”, senza un’identità e prospettive per il futuro, lo testimonia il fatto che nessun intervento atto a garantire la riqualificazione della valle è stato portato a buon fine. Da queste considerazioni, la lettura dello strumento urbanistico ha suggerito e forzato la visione della proposta progettuale, che si pone l’obiettivo di intervenire e gestire, secondo una logica perequativa, un territorio discontinuo con il fine di ottimizzare la localizzazione delle volumetrie. Secondo questa visione sistematica, il progetto si estende per tutta l’asta fluviale, comprende aree industriali ed ex produttive dismesse, integra il quartiere residenziale di Begato che si trova scollegato e separato dalla valle. La strategia complessiva prevede di realizzare, parallelamente alla linea ferroviaria Genova-Torino, una nuova linea di light-transit che potenzia i collegamenti locali da e per Genova. E ancora, per migliorare la qualità ambientale e paesistica, si prevede un parco fluviale che si estende lungo l’intera sponda sinistra del Torrente Polcevera, progetto che ha l’obiettivo di ridare l’argine dimenticato ai cittadini. Infatti oggi le zone limitrofe al greto del Polcevera risultano inaccessibili. Il fulcro del progetto è situato in un’area inutilizzata occupata da fabbriche dismesse nel comune di Rivarolo, dove si prevede la realizzazione di un Istituto di istruzione post-universitaria con insegnamenti legati all’ambiente e al territorio e un polo culturale.