Stanze urbane. Lo sport come generatore di spazio pubblico : tra permanenza e temporalità

The thesis project was born with the aim of Recuperating and Regenerating a historically important square for the city of Milan: Piazza d'Armi. The Piazza is located on the outskirts of Baggio, which today has a very large number of empty urban areas, which are occupied abusively, poorly managed and degraded. Among these, in first place, even just for size: Piazza d'Armi.Following several meetings in the municipal office it was discovered that in the last 10 years a huge number of complaints of the population residing in Baggio came from the areas surrounding the area. Known the state in which the square lives today we decided to "reactivate it" drawing inspiration from a well-known theme, especially in Europe: urban regeneration of disused city spaces, thanks to sport, seen as a tool for social inclusion. The aim was to improve the peripheral position of the square, also thanks to an infrastructural strengthening, and create, in it, a new urban centrality. This project has the need to demonstrate how the redevelopment of abandoned areas can reactivate brownfield sites, without having to consume new land and above all at low cost. Today there is no longer limited to the recovery of prestigious buildings, often constrained, but the increasingly sustainable view also extends to those buildings that have a more recent history. Piazza D'Armi presents buildings that have lost their productive vocation and need to be recognized as potential bearers of historical values and witness. Therefore at the design base there was, both a study of the history of the Baggio district and the areas adjacent to it, and an accurate and in-depth study of similar interventions already carried out in other parts of the world, which supported and supported the idea to regenerate a degraded space and turn it into a new hub for the city. From the analysis of the context and the neighboring districts we have seen as San Siro, the nearby parks of Trenno, delle Cave, Boscoincittà are today the subjects of a post industrial transformation, which makes them "alive". Unlike these areas, Piazza delle Armi, despite being part of the same Town Hall, stopped a few decades ago, when all the industrial activities were blocked and the buildings were abandoned. This part of the city of Milan, like other degraded suburbs spread in the urban area, turn out to be a real problem for the city administration, which has not managed to find a viable alternative for these areas in order to make the abandoned areas attractive for society and not real impassable barriers. So it is therefore a project of urban regeneration based on Sport, listening primarily to the municipal authorities and the real needs of the population, which we have created for the square. Starting from this theme, the specific objectives of the work were then defined. The planning operation at the territorial scale proposes guidelines that have supported the cause of the non-consumption of soil, and therefore privileged the maintenance of old structures, the opening of public spaces and green areas with the aim of giving life to a new front for the city. The strategic vision for the design of the "New Piazza D'Armi" starts from an articulation of the site by areas: cultural, trade, education, green and sports.Piazza delle Armi should not be seen as a border, but as a place to have fun, to meet in order to enrich culturally and socially. A square that is reborn thanks to Sport and Society. The functions established resume the historical vocation of the place. Spaces open to the public all day long develop and extend as real "rooms" in the center of the Piazza starting from the main axis of the project; born on the path of an existing historical site, but now closed for years. An axis with great historical value will not only "immerse" citizens in nature but thanks to the "urban rooms" will make them experience sensations, changing experiences in every season and in every part of the day. All thought with the least impact on the environmental and landscape conditions, so as to leave a constant reminder between past and present.

Il progetto di tesi nasce con l’obiettivo di Recuperare e Rigenerare una piazza storicamente importante per la città di Milano: Piazza d’Armi. La Piazza è situata nella periferia di Baggio, che ad oggi ha un numero molto alto di aree urbane vuote, che risultano essere occupate abusivamente, mal gestite e degradate. Tra queste, al primo posto, anche solo per grandezza: Piazza d’Armi. In seguito a svariati incontri, sia in sede comunale, sia in sede municipale si è scoperto che negli ultimi 10 anni un grandissimo numero di denunce e lamentele della popolazione residente a Baggio proveniva proprio dalle zone limitrofe l’area. Conosciuto lo stato in cui vive la piazza oggi abbiamo deciso di “riattivarla” traendo ispirazione da un tema molto conosciuto, soprattutto in ambito europeo: la rigenerazione urbana, di spazi della città in disuso, grazie allo sport, visto come strumento di inclusione sociale. Il fine è stato quello di migliorare la posizione periferica della piazza, anche grazie ad un potenziamento infrastrutturale, e creare, in essa, una nuova centralità urbana. Tale progetto ha l’esigenza di dimostrare come la riqualificazione di ambiti abbandonati può riattivare aree dismesse, senza dover consumare nuovo suolo e soprattuto a basso costo. Oggi non ci si limita più al recupero di edifici di prestigio, spesso vincolati, ma l’ottica sempre più sostenibile, si estende anche a quegli edifici che hanno una storia più recente. Piazza D’Armi presenta edifici che hanno perso la loro vocazione produttiva e hanno bisogno di essere riconosciuti come potenziali portatori di valori e testimonianza storica. Pertanto alla base progettuale c’è stato, sia uno studio della storia del quartiere di Baggio e delle zone limitrofe ad esso, sia uno studio accurato e approfondito di interventi simili già realizzati in altre parti del mondo, che hanno sostenuto e avvalorato l’idea di rigenerare uno spazio degradato e trasformarlo in un nuovo fulcro per la città. Dalle analisi del contesto e dei quartieri limitrofi abbiamo visto come San Siro, i vicini parchi del Trenno, delle Cave, il Boscoincittà sono oggi i soggetti di una trasformazione post industriale, che li rende “vivi”. A differenza di queste zone Piazza delle Armi, nonostante facente parte dello stesso Municipio, si è fermata a qualche decennio fa, quando tutte le attività industriali si sono bloccate e gli edifici sono stati dismessi. Tale parte della città di Milano, come altre periferie degradate diffuse nel territorio urbano, risultano essere un reale problema per l’amministrazione comunale, che non è riuscita ad oggi a trovare un’alternativa valida per tali zone al fine di rendere le aree dismesse attrattori per la società e non vere e proprie barriere invalicabili. Dunque è quindi un progetto di rigenerazione urbana basato sullo Sport, ascoltando in primis le autorità comunali e i reali bisogni della popolazione, che abbiamo ideato per la piazza. A partire da questa tematica si sono poi definiti gli obiettivi specifici del lavoro. L’operazione di pianificazione alla scala territoriale propone linee guida che hanno appoggiato la causa del non consumo di suolo, e quindi privilegiato il mantenimento dei vecchi assetti, l’apertura di spazi pubblici e zone verdi con l’obiettivo di dare vita a un nuovo fronte per la città. La visione strategica per la progettazione della “Nuova Piazza D’Armi” parte da un’articolazione del sito per zone: culturali, del commercio, dell’istruzione, del verde e dello Sport. Piazza delle Armi non deve essere più vista come un Confine, ma come luogo per divertirsi, per incontrarsi al fine di arricchirsi culturalmente e socialmente. Una Piazza che rinasce grazie allo Sport e alla Società. Le funzioni insediate riprendono la vocazione storica del luogo. Spazi aperti al pubblico tutto il giorno si sviluppano ed estendono come vere e proprie “stanze” al centro della Piazza partendo dall’asse principale di progetto; nato sul solco di un sedime storico esistente, ma ormai chiuso da anni. Un asse con grande valore storico non solo “immergerà” i cittadini nella natura ma grazie alle “stanze urbane” farà vivere ad essi sensazioni, esperienze mutevoli in ogni stagione e in ogni parte del giorno. Il tutto pensato con il minimo impatto sulle condizioni ambientali e paesaggistiche, in modo da lasciare un richiamo costante tra passato e presente.