Contemporary migratory flows are transforming the European city, simultaneously making it a destination and a transitional space, thanks to the undefined trajectories of asylum seekers and refugees. The phenomenon’s uncertain temporality, made apparent from the phases of reception and integration, reveals itself in the urban context with different spatial translations, which allowed to recognize the limits of the emergency approach. In front of the intrinsic uncertainty of the phenomenon and to the present unilateral approach, the goal is to investigate the current spatial response of the city, compared to such a dynamic and unpredictable phenomenon. In this respect, the intention is to analyze the ongoing strategies in the city of Barcelona, ​​considered a significant example of a common theme to all European cities. Therefore, a new lens for the city as “arrival city” for migrants is proposed, taking into account concepts of sociological studies and proposing a corresponding translation in the architectural world. Moreover, attention is paid to possible urban outcomes, highlighting themes that can contribute to the development of a desirable arrival city, capable of absorbing the flows’ uncertainty and, at the same time, present itself as an inclusive city.

I flussi migratori contemporanei stanno trasformando la città europea, rendendola simultaneamente meta di arrivo e spazio di transizione, rispetto alle traiettorie non definite di richiedenti asilo e rifugiati. La temporalità incerta del fenomeno, esplicitata con le fasi di accoglienza e integrazione, si rivela nel contesto urbano con traduzioni spaziali variabili, che hanno permesso di riconoscere i limiti di un approccio emergenziale. Di fronte all'intrinseca incertezza del fenomeno e all'approccio unilaterale presente, ci si pone come obiettivo quello di indagare l’attuale risposta spaziale della città, rispetto ad un fenomeno così dinamico e incerto. A tal proposito, si intende approfondire le strategie in atto nella città di Barcellona, ritenuta esempio significativo di una tematica comune a tutte le città europee. Si propone, quindi, una lettura della città come “città di arrivo” per migranti, prendendo in considerazione alcune ipotesi di ambito sociologico e proponendo una corrispondente traduzione in linguaggio architettonico. Ci si sofferma, pertanto, su delle possibili prospettive urbane, evidenziando alcune tematiche che potrebbero contribuire al delinearsi di un’auspicabile città di arrivo, capace di ammortizzare l’incertezza dei flussi e di proporsi contemporaneamente come città inclusiva.

Barcellona. Città di arrivo

CICCARELLI, CHIARA
2017/2018

Abstract

Contemporary migratory flows are transforming the European city, simultaneously making it a destination and a transitional space, thanks to the undefined trajectories of asylum seekers and refugees. The phenomenon’s uncertain temporality, made apparent from the phases of reception and integration, reveals itself in the urban context with different spatial translations, which allowed to recognize the limits of the emergency approach. In front of the intrinsic uncertainty of the phenomenon and to the present unilateral approach, the goal is to investigate the current spatial response of the city, compared to such a dynamic and unpredictable phenomenon. In this respect, the intention is to analyze the ongoing strategies in the city of Barcelona, ​​considered a significant example of a common theme to all European cities. Therefore, a new lens for the city as “arrival city” for migrants is proposed, taking into account concepts of sociological studies and proposing a corresponding translation in the architectural world. Moreover, attention is paid to possible urban outcomes, highlighting themes that can contribute to the development of a desirable arrival city, capable of absorbing the flows’ uncertainty and, at the same time, present itself as an inclusive city.
NEGRI, GIULIA ELISA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
19-dic-2018
2017/2018
I flussi migratori contemporanei stanno trasformando la città europea, rendendola simultaneamente meta di arrivo e spazio di transizione, rispetto alle traiettorie non definite di richiedenti asilo e rifugiati. La temporalità incerta del fenomeno, esplicitata con le fasi di accoglienza e integrazione, si rivela nel contesto urbano con traduzioni spaziali variabili, che hanno permesso di riconoscere i limiti di un approccio emergenziale. Di fronte all'intrinseca incertezza del fenomeno e all'approccio unilaterale presente, ci si pone come obiettivo quello di indagare l’attuale risposta spaziale della città, rispetto ad un fenomeno così dinamico e incerto. A tal proposito, si intende approfondire le strategie in atto nella città di Barcellona, ritenuta esempio significativo di una tematica comune a tutte le città europee. Si propone, quindi, una lettura della città come “città di arrivo” per migranti, prendendo in considerazione alcune ipotesi di ambito sociologico e proponendo una corrispondente traduzione in linguaggio architettonico. Ci si sofferma, pertanto, su delle possibili prospettive urbane, evidenziando alcune tematiche che potrebbero contribuire al delinearsi di un’auspicabile città di arrivo, capace di ammortizzare l’incertezza dei flussi e di proporsi contemporaneamente come città inclusiva.
Tesi di laurea Magistrale
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