LIMINAL. Rethinking the public-private threshold in co-living communities

LIMINAL is an ambitious, multidisciplinary project that aims to explore the different dimensions of an architecture in transition and the implications of the paradigmatic digital shift on our contemporary built environment: from the primacy of industry to the primacy of knowledge. To investigate the breadth and intensity of this digital shift, our project is set in a hyper-dynamic neighborhood in central Shanghai, where the construction momentum is increasingly met with new challenges of 21st-century co-habitance demands. Set to its own rhythm with its particular architectural and cultural heritage, the 'inland island' provides opportunities to develop an alternative collaborative micro-housing project that rethinks the public-private relationship and the value of shared space. Adopting its ideas of community living space from traditional Chinese village planning, the main design approach starts from Li, the simple square-shaped form around which a succession of solid and void spaces is conceived and realized to create a continuous alternating juxtaposition between public and private spaces. These interplays create multiple opportunities for expanding the limits of the threshold and generating diverse transitional spaces. L12, the multi-spatial co-living block, is a remarkable site of 24 thousand square meters. In order to approach a project of such magnitude, the team adopted a non-linear approach in which the urban, architectural and detailing levels were co-developed simultaneously. Due to the codependence and mutual constructivism of these levels, the project is conceived as a complex organism: the organs (building clusters), tissues (buildings), and cells (dwelling units). Unlike its surroundings, L12 is a horizontally spread development that deploys compactness and density as a main tool to foster a socially productive environment. To borrow Stafford Ikeda's input on the psychology of innovation from his paper titled Reurbanizing Economics: Density + Diversity = Development and Discovery. To continue on the same thread: diversity is further promoted through the design of the individual cells through a customizable set of organizations that work within a construction framework that supports off-site fabrication in a nearby industrial factory, to facilitate and optimize the construction-build process. The architectural design is further supported with detailed structural verifications and optimized through energy simulations and building service decisions that ensure the highest possible building performance. All supporting drawings and diagrammatic schemes are included within the body of the book including a collection of photorealistic visualizations that depict how the block would feel like once completed.

LIMINAL è un progetto ambizioso e multidisciplinare che mira a esplorare le diverse dimensioni dell'architettura in transizione e le implicazioni del cambio digitale paradigmatico sul nostro ambiente costruito contemporaneo: dal primato dell'industria al primato della conoscenza. Per indagare l'ampiezza e l'intensità di questo spostamento digitale, il nostro progetto è ambientato in un quartiere iper-dinamico nel centro di Shanghai, dove lo impulso della costruzione incontra sempre più nuove sfide delle richieste di coabitazione del 21 ° secolo. Ambientato secondo il proprio ritmo con il suo particolare patrimonio architettonico e culturale, l '"isola dell'interno" offre l'opportunità di sviluppare un progetto di 'micro-housing' collaborativo alternativo che ripensa la relazione pubblico-privato e il valore dello spazio condiviso. Adottando le sue idee di spazio abitativo comunitario dalla pianificazione tradizionale del villaggio cinese, l'approccio progettuale principale parte da Li, la semplice forma quadrata attorno alla quale viene concepita e realizzata una successione di spazi solidi e vuoti per creare una continua alternanza di giustapposizione tra i spazi pubblici e privati. Queste interazioni creano molteplici opportunità per espandere i limiti della soglia e generare diversi spazi di transizione. L12, il blocco di coesistenza multi-spaziale, è un sito notevole di 24 mila metri quadrati. Per approcciare un progetto di tale portata, la squadra ha adottato un approccio non lineare in cui i livelli urbani, architettonici e di dettaglio sono stati co-sviluppati contemporaneamente. A causa della codipendenza e del costruttivismo reciproco di questi livelli, il progetto è concepito come un organismo complesso: gli organi (gruppi di edifici), i tessuti (edifici) e le cellule (unità abitative). Diversamente da ciò che lo circonda, L12 è uno sviluppo a diffusione orizzontale che distribuisce compattezza e densità come strumento principale per promuovere un ambiente socialmente produttivo. Prendendo in prestito l'input di Stafford Ikeda sulla psicologia dell'innovazione dal suo lavoro intitolato Reurbanizing Economics, "Density + Diversity = Development and Discovery". Per continuare sulla stessa idea: la diversità è ulteriormente promossa attraverso la progettazione delle singole celle attraverso un insieme personalizzabile di organizzazioni che lavorano all'interno di un quadro di costruzione che supporta la fabbricazione fuori (off-site fabrication) sede in un vicino stabilimento industriale, per facilitare e ottimizzare il processo di costruzione. La progettazione architettonica è anche supportata da verifiche strutturali dettagliate e ottimizzate attraverso simulazioni energetiche e decisioni di gestione degli edifici che garantiscono le massime prestazioni dell'edificio. Tutti i disegni di supporto e gli schemi sono inclusi nel corpo del libro, inclusa una collezione di visualizzazioni fotorealistiche che descrivono come il blocco si sentirà quando è completato.