This project, entitled “Pompei MMXVIII”, studies the structural consolidation of ‘Casa degli Amanti’, as well as the architectural renovation of the provisional buildings of Porta Stabia. The archaeological park of Pompei, given its extension and the uniqueness of its buildings, is one of the most representative sites in the history of archaeology and antiquity. The comparison with what today is recognised as a UNESCO heritage, has enabled to tackle and unify numerous planning aspects. The continuous correspondence with the functionaries at the Soprintendenza Pompei, who guided the objectives and planning choices towards elements of great importance, has turned out to be crucial. Whilst the aim is to make one of the most important domus of Regio I accessible, the scarce architectural value of the buildings and their highly-criticised modernity, are factors to be considered in order to make them suitable and functional. The several inspections on the spot, along with a thorough literature review and the use of challenging innovative instruments in the design field, such as the laser-scanner and the BIM modelling, have been source of great motivation towards this work. Moreover, these technologies have proved to be perfectly in line with the ongoing evolution of the park. Even though the two projects may seem to be based on different themes, they actually merge into one unique methodological approach; focused especially on the protection of the delicate site in which this work was carried out, as well as on the respect of the guidelines dictated by Grande Progetto Pompei, offering interesting ideas regarding the difference between actualising structural consolidations on archaeological heritages instead of modern structures. It is believed that the approaches adopted in this project had been carefully evaluated, suggesting actions that might be, in some instances, impudent or unusual, but which could potentially benefit the archaeological park, which looks to the future, despite remaining loyal to a past that must be scrupulously preserved.

La tesi, dal titolo“Pompei MMXVIII”, studia il consolidamento strutturale della “Casa degli Amanti” e il recupero architettonico degli edifici provvisori di Porta Stabia. Il Parco Archeologico di Pompei rappresenta, per estensione ed unicità degli edifici che ospita al suo interno, uno dei siti più rilevanti per la storia dell’archeologia e dell’antichità. Il confronto con ciò che ad oggi è riconosciuto come patrimonio dell’UNESCO, ha permesso di affrontare ed unire numerosi aspetti progettuali. Di fondamentale importanza per la stesura della tesi è stato il continuo confronto con i funzionari della Soprintendenza Pompei, i quali hanno indirizzato obiettivi e scelte progettuali verso elementi di grande rilievo. Se da un lato, infatti, ci si pone l’obiettivo di rendere accessibile una delle domus più importanti della Regio I, dall’altro ci si confronta con degli edifici di scarso valore architettonico, moderni e molto criticati, per poterli rendere elementi utili e funzionali. Di grande stimolo sono state le ripetute campagne esplorative effettuate in loco, l’approfondita ricerca bibliografica e la volontà di confrontarsi con strumenti innovativi nel campo della progettazione quali il rilievo laser-scanner e la modellazione BIM, tecnologie, queste ultime, perfettamente in linea con l’evoluzione che il Parco sta subendo negli ultimi anni. Pur sviluppandosi su due tematiche apparentemente differenti, i due progetti si fondono in un unico approccio metodologico, incentrato principalmente sulla salvaguardia del delicato sito in cui ci si è trovati ad operare, nonché sul rispetto delle linee guida dettate dal Grande Progetto Pompei, offrendo interessanti spunti di riflessione circa la differenza nel mettere in atto consolidamenti strutturali su un bene archeologico piuttosto che su una struttura moderna. Si ritiene che le scelte effettuate siano state ponderate in maniera tale da poter essere messe in atto, suggerendo delle azioni, seppur a volte sfrontate e poco usuali, che potrebbero apportare diversi benefici ad un parco archeologico che guarda al futuro rimanendo fedele ad un passato da preservare gelosamente.

Pompei MMXVIII. Consolidamento strutturale della Casa degli Amanti e recupero architettonico delle strutture provvisorie di Porta Stabia

CASPANI, VALENTINA;LAZZARI, NATASHA
2017/2018

Abstract

This project, entitled “Pompei MMXVIII”, studies the structural consolidation of ‘Casa degli Amanti’, as well as the architectural renovation of the provisional buildings of Porta Stabia. The archaeological park of Pompei, given its extension and the uniqueness of its buildings, is one of the most representative sites in the history of archaeology and antiquity. The comparison with what today is recognised as a UNESCO heritage, has enabled to tackle and unify numerous planning aspects. The continuous correspondence with the functionaries at the Soprintendenza Pompei, who guided the objectives and planning choices towards elements of great importance, has turned out to be crucial. Whilst the aim is to make one of the most important domus of Regio I accessible, the scarce architectural value of the buildings and their highly-criticised modernity, are factors to be considered in order to make them suitable and functional. The several inspections on the spot, along with a thorough literature review and the use of challenging innovative instruments in the design field, such as the laser-scanner and the BIM modelling, have been source of great motivation towards this work. Moreover, these technologies have proved to be perfectly in line with the ongoing evolution of the park. Even though the two projects may seem to be based on different themes, they actually merge into one unique methodological approach; focused especially on the protection of the delicate site in which this work was carried out, as well as on the respect of the guidelines dictated by Grande Progetto Pompei, offering interesting ideas regarding the difference between actualising structural consolidations on archaeological heritages instead of modern structures. It is believed that the approaches adopted in this project had been carefully evaluated, suggesting actions that might be, in some instances, impudent or unusual, but which could potentially benefit the archaeological park, which looks to the future, despite remaining loyal to a past that must be scrupulously preserved.
ARMANASCO, ALESSANDRO
NUNZIATA, ANTONETTA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
19-dic-2018
2017/2018
La tesi, dal titolo“Pompei MMXVIII”, studia il consolidamento strutturale della “Casa degli Amanti” e il recupero architettonico degli edifici provvisori di Porta Stabia. Il Parco Archeologico di Pompei rappresenta, per estensione ed unicità degli edifici che ospita al suo interno, uno dei siti più rilevanti per la storia dell’archeologia e dell’antichità. Il confronto con ciò che ad oggi è riconosciuto come patrimonio dell’UNESCO, ha permesso di affrontare ed unire numerosi aspetti progettuali. Di fondamentale importanza per la stesura della tesi è stato il continuo confronto con i funzionari della Soprintendenza Pompei, i quali hanno indirizzato obiettivi e scelte progettuali verso elementi di grande rilievo. Se da un lato, infatti, ci si pone l’obiettivo di rendere accessibile una delle domus più importanti della Regio I, dall’altro ci si confronta con degli edifici di scarso valore architettonico, moderni e molto criticati, per poterli rendere elementi utili e funzionali. Di grande stimolo sono state le ripetute campagne esplorative effettuate in loco, l’approfondita ricerca bibliografica e la volontà di confrontarsi con strumenti innovativi nel campo della progettazione quali il rilievo laser-scanner e la modellazione BIM, tecnologie, queste ultime, perfettamente in linea con l’evoluzione che il Parco sta subendo negli ultimi anni. Pur sviluppandosi su due tematiche apparentemente differenti, i due progetti si fondono in un unico approccio metodologico, incentrato principalmente sulla salvaguardia del delicato sito in cui ci si è trovati ad operare, nonché sul rispetto delle linee guida dettate dal Grande Progetto Pompei, offrendo interessanti spunti di riflessione circa la differenza nel mettere in atto consolidamenti strutturali su un bene archeologico piuttosto che su una struttura moderna. Si ritiene che le scelte effettuate siano state ponderate in maniera tale da poter essere messe in atto, suggerendo delle azioni, seppur a volte sfrontate e poco usuali, che potrebbero apportare diversi benefici ad un parco archeologico che guarda al futuro rimanendo fedele ad un passato da preservare gelosamente.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
POMPEI MMXVIII_Relazione_Caspani_Lazzari.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Relazione
Dimensione 217.43 MB
Formato Adobe PDF
217.43 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
POMPEI MMXVII_Tavole_Caspani_Lazzari (1).pdf

accessibile in internet per tutti

Dimensione 323.94 MB
Formato Adobe PDF
323.94 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/143851