I negozi degli architetti. Spazi commerciali in Italia tra fascismo e ricostruzione

This paper explores shop architecture in Italy during the period between fascism and the reconstruction. This subject, penalised by the frivolous nature of its staging, has long been considered of less importance compared to the design of buildings. Nevertheless, the design of commercial spaces has been engaging many architects, both well-known and less famous, and constitutes a very interesting testing ground for innovative solutions, new materials and fruitful collaborations with artists and graphic designers. The core of this research lies in the systematic examination of specialist magazines and texts of that period dedicated to the topic of shop architecture. The result is a collection of information and iconographic materials relating to more than 400 interventions. The inspection of these journals, together with the study of more recent monographs on the architects that worked on the design of commercial spaces, allowed to create a catalogue of shops and gathering places of the period ranging from the 20s to the 50s. This catalogue can constitute a precious basis for future studies on the work of architects and artists in the field. In the wide range of documents, two case studies have been selected: the long-lasting collaboration of Melchiorre Bega with Motta and of Angelo Bianchetti and Cesare Pea with Lagomarsino. For these further detailed studies, a more in-depth analysis has been conducted on documents found in the Bega and Bianchetti archives.

La tesi affronta il tema dell’architettura dei negozi in Italia tra fascismo e ricostruzione. A lungo considerato un lavoro di secondo piano rispetto alla progettazione di edifici, penalizzato anche dal carattere effimero degli allestimenti, il disegno di spazi commerciali ha impegnato molti architetti, noti e meno noti, costituendo, in realtà, un campo interessante di sperimentazione di soluzioni innovative, di applicazione di nuovi materiali e di fruttuose collaborazioni con artisti e grafici. Il nucleo del presente lavoro è costituito dallo spoglio sistematico di riviste di settore e di testi dell’epoca dedicati al tema del negozio, che ha consentito la raccolta di informazioni e materiali iconografici relativi a più di 400 interventi. La consultazione di queste fonti periodiche a stampa, insieme allo studio di monografie più recenti sugli architetti che si sono occupati della progettazione di spazi commerciali, ha permesso di creare un catalogo di negozi e spazi di ritrovo in un arco temporale che va dalla fine degli anni Venti all’inizio degli anni Cinquanta, catalogo che può costituire la base per futuri studi sull’operato di architetti e artisti in questo settore. Nell'ampio panorama sono stati selezionati inoltre due casi studio riguardanti la collaborazione duratura di Melchiorre Bega con la Motta e di Angelo Bianchetti e di Cesare Pea con la Lagomarsino. Per tali approfondimenti sono stati esaminati più in dettaglio i documenti reperiti nell’archivio Bega e nell’archivio Bianchetti.