This thesis is part of an ongoing research path started within the University framework convention with Legacoop Abitanti. From the Latin "ascend" the resilience was defined as the ability to go back on an upside-down boat in search of salvation. Today the word resilience is placed in different fields ranging from information technology to biology, from engineering to psychology. It is possible to speak of resilience as the ability of a system to adapt to events that generate a shock or change within it, as a skill in maintaining its performance over time and as a readiness to react and restore the starting conditions. In the urban dimension the concept of resilience is more and more often related to that of the smart community and community resilience, understood as a group of people who are able to react quickly to the shocks and who are committed to improving the quality of their life. The light is focused in particular on the communities of inhabitants protagonists of social housing projects. Social Management carried out towards these communities can become a promoter and catalyst for their resilience. From the analysis of the literature and the Case Studies it is clear the need to shape a method to assess the resilience of social housing projects and the performance of the manager. In this way it is possible to establish a univocal and scalable action metric, ex-ante and ex-post able to provide design indications to be implemented in the decision-making phase. It is useful to proceed with an analysis of the valuation methods currently existing in the economic sphere to be tailored to the social dimension. The model that is studied can therefore be considered an instrument of self-evaluation at the service of the social manager both in the creation phase and in the community life phase; it represents, in fact, a fundamental reference to which to look over time, creating a precious archive of information and constantly receiving updated feedback useful for future projects.

Questa tesi si inserisce in un percorso di ricerca avviato all'interno della convenzione quadro di Ateneo con Legacoop Abitanti, ancora in corso. Dal latino “risalire” la resilienza era definita come la capacità di risalire su una barca rovesciata in cerca della salvezza. Oggi la parola resilienza si colloca in diversi ambiti che spaziano dall’informatica alla biologia, dall’ingegneria alla psicologia. Si può parlare di resilienza come capacità di un sistema di adattarsi a eventi che generano al suo interno uno shock o un cambiamento, come abilità nel mantenere le proprie prestazioni nel tempo e come prontezza nel reagire e ristabilire le condizioni di partenza. Nella dimensione urbana il concetto di resilienza viene sempre più spesso messo in relazione con quello di smart community e di community resilience, inteso come un insieme di persone che sono in grado di reagire rapidamente agli shock e che si impegnano nel migliorare la qualità della loro vita. La luce viene puntata in particolar modo sulle comunità di abitanti protagoniste dei progetti di abitare sociale. La Gestione Sociale portata avanti nei confronti di queste collettività può rendersi strumento promotore e catalizzatore della loro resilienza. Dall’analisi della letteratura e dei Casi Studio risulta evidente l’esigenza di plasmare un metodo di valutazione della resilienza dei progetti di abitare sociale e della performance del gestore. In questo modo è possibile stabilire una metrica d’azione, ex-ante ed ex-post, univoca e scalabile in grado di fornire indicazioni progettuali da implementare nella fase di processo decisionale. Risulta utile procedere con un’analisi dei metodi di valutazione attualmente esistenti nell’ambito economico per trasporli su misura nella dimensione sociale. Il modello che viene studiato può considerarsi quindi uno strumento di autovalutazione a servizio del gestore sociale sia nella fase di creazione che nella fase di vita della comunità; rappresenta, infatti, un riferimento fondamentale al quale guardare nel corso del tempo, costruendo un prezioso archivio di informazioni e ricevendo costantemente un feedback aggiornato utile per progetti futuri.

Social management for resilient communities. A set of indicators to evaluate social housing projects and the social manager performance

PEREGO, CRISTIANA;RAIMONDI, CRISTINA
2017/2018

Abstract

This thesis is part of an ongoing research path started within the University framework convention with Legacoop Abitanti. From the Latin "ascend" the resilience was defined as the ability to go back on an upside-down boat in search of salvation. Today the word resilience is placed in different fields ranging from information technology to biology, from engineering to psychology. It is possible to speak of resilience as the ability of a system to adapt to events that generate a shock or change within it, as a skill in maintaining its performance over time and as a readiness to react and restore the starting conditions. In the urban dimension the concept of resilience is more and more often related to that of the smart community and community resilience, understood as a group of people who are able to react quickly to the shocks and who are committed to improving the quality of their life. The light is focused in particular on the communities of inhabitants protagonists of social housing projects. Social Management carried out towards these communities can become a promoter and catalyst for their resilience. From the analysis of the literature and the Case Studies it is clear the need to shape a method to assess the resilience of social housing projects and the performance of the manager. In this way it is possible to establish a univocal and scalable action metric, ex-ante and ex-post able to provide design indications to be implemented in the decision-making phase. It is useful to proceed with an analysis of the valuation methods currently existing in the economic sphere to be tailored to the social dimension. The model that is studied can therefore be considered an instrument of self-evaluation at the service of the social manager both in the creation phase and in the community life phase; it represents, in fact, a fundamental reference to which to look over time, creating a precious archive of information and constantly receiving updated feedback useful for future projects.
CIA, GENNY
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-dic-2018
2017/2018
Questa tesi si inserisce in un percorso di ricerca avviato all'interno della convenzione quadro di Ateneo con Legacoop Abitanti, ancora in corso. Dal latino “risalire” la resilienza era definita come la capacità di risalire su una barca rovesciata in cerca della salvezza. Oggi la parola resilienza si colloca in diversi ambiti che spaziano dall’informatica alla biologia, dall’ingegneria alla psicologia. Si può parlare di resilienza come capacità di un sistema di adattarsi a eventi che generano al suo interno uno shock o un cambiamento, come abilità nel mantenere le proprie prestazioni nel tempo e come prontezza nel reagire e ristabilire le condizioni di partenza. Nella dimensione urbana il concetto di resilienza viene sempre più spesso messo in relazione con quello di smart community e di community resilience, inteso come un insieme di persone che sono in grado di reagire rapidamente agli shock e che si impegnano nel migliorare la qualità della loro vita. La luce viene puntata in particolar modo sulle comunità di abitanti protagoniste dei progetti di abitare sociale. La Gestione Sociale portata avanti nei confronti di queste collettività può rendersi strumento promotore e catalizzatore della loro resilienza. Dall’analisi della letteratura e dei Casi Studio risulta evidente l’esigenza di plasmare un metodo di valutazione della resilienza dei progetti di abitare sociale e della performance del gestore. In questo modo è possibile stabilire una metrica d’azione, ex-ante ed ex-post, univoca e scalabile in grado di fornire indicazioni progettuali da implementare nella fase di processo decisionale. Risulta utile procedere con un’analisi dei metodi di valutazione attualmente esistenti nell’ambito economico per trasporli su misura nella dimensione sociale. Il modello che viene studiato può considerarsi quindi uno strumento di autovalutazione a servizio del gestore sociale sia nella fase di creazione che nella fase di vita della comunità; rappresenta, infatti, un riferimento fondamentale al quale guardare nel corso del tempo, costruendo un prezioso archivio di informazioni e ricevendo costantemente un feedback aggiornato utile per progetti futuri.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/143938