The goal of this study is to examine the determinants and effects of a more extensive corporate nonfinancial disclosure in light of the new regulatory framework (Directive 2014/95/EU) requiring all large “public-interest” entities across Europe to disclose nonfinancial information. Specifically, we want to analyse whether disclosure-specific variables, sustainability performances, ownership structure and corporate governance affect the level of nonfinancial disclosure, and whether this in turn relates to the investments’ choices of sustainable funds. Most prior literature finds mixed evidence on the factors affecting nonfinancial disclosure. However, it is recognized that results in this area are particularly influenced by research assumptions and sample selection. Prior researches are almost entirely concerned with nonfinancial disclosure as a voluntary practice, which is not the case anymore for the companies in our sample. Furthermore, the majority of studies takes into account only one sustainability-related factor at a time, usually environment or, more rarely, social. Conversely, we focus on all sustainability-related disclosures encompassed by the GRI guidelines, starting from the assumptions that, especially investors, can gain higher benefits from the joint consideration of all ESG aspects. Using a sample of Italian and European listed companies and a “material nonfinancial disclosure score” designed through a consensus approach starting from the GRI Standards guidelines, we find that firms that: adhere to the SDGs, were already disclosing prior to 2018, have more dispersed ownership structures, higher sustainability performance and a CSR Committee in the board display a higher level of nonfinancial disclosure. Furthermore, company size, profitability and indebtedness also positively and significantly influence the level of sustainability disclosure. On the other hand, we find no evidence in support of the association with government ownership, disclosure format, board size, being signatory of the Global Compact and existence of incentives at executive levels for CSR performance. Finally, nonfinancial disclosure appears not to have a direct influence on sustainable funds choices, after controlling for ESG performance.

L’obiettivo di questo studio è quello di esaminare le determinanti e gli effetti che caratterizzano la dichiarazione non finanziaria delle aziende, tenendo conto di un nuovo contesto legislativo (Direttiva 2014/95/EU) che impone alle entità Europee di grandi dimensioni e di “interesse pubblico” di redigere una dichiarazione non finanziaria annuale. In particolar modo, ci proponiamo di analizzare l’impatto che la perfomance non finanziaria dell’azienda, la composizione dell’azionariato, la corporate governance e alcune caratteristiche strettamente legate alla dichiarazione non finanziaria possano avere sull’entità della dichiarazione stessa e se quest’ultima influenzi a sua volta le decisioni di investimento dei fondi sostenibili. La maggior parte della letteratura in essere trova risultati misti relativamente ai fattori che impattano la dichiarazione non finanziaria. Tuttavia, è dimostrato che i risultati degli studi in questo ambito di ricerca possono essere influenzati dalla selezione del campione e dalle ipotesi di ricerca. Inoltre, gli studi fin qui condotti sono spesso basati su contesti in cui la dichiarazione non finanziaria non è obbligatoria bensì volontaria, aspetto non più valido nel campione di aziende da noi preso in considerazione. Inoltre, molte delle ricerche già esistenti in letteratura si concentrano solo su un fattore di sostenibilità alla volta, solitamente quello ambientale o sociale. Al contrario, con il nostro studio ci focalizziamo su tutti gli aspetti di sostenibilità messi in evidenza dalle linee guida GRI, basandoci sull’ipotesi che gli investitori possano ottenere maggiori benefici dalla considerazione combinata di aspetti di environment, social e governance. Considerando un campione di aziende quotate, sia italiane che europee, e utilizzando un indicatore di “dichiarazione non finanziaria materiale” creato a partire dagli indicatori GRI, dimostriamo che le aziende che: aderiscono ai SDGs, redigono la dichiarazione non finanziaria da prima del 2018, hanno azionariato meno concentrato, performance di sostenibilità migliori e un comitato per la CSR nel consiglio di amministrazione presentano una maggiore ampiezza della dichiarazione non finanziaria. Inoltre, dimostriamo che la dimensione, la profittabilità e l’indebitamento dell’azienda hanno un impatto positivo sul livello di disclosure. Al contrario, non rileviamo alcun legame tra disclosure e la presenza del governo nell’azionariato, il formato della dichiarazione non finanziaria, la dimensione del consiglio di amministrazione, l’adesione al Global Compact e la presenza di incentivi basati su performance CSR per il management. Infine, tenendo conto della performance ESG delle aziende, la dichiarazione non finanziaria sembra non avere influenza diretta sulle scelte di investimento dei fondi sostenibili.

Nonfinancial disclosure in Europe following the transposition of Directive 2014/95/EU

SALA, SIMONE FRANCESCO;VENTIMIGLIA, FEDERICO RUGGERO
2017/2018

Abstract

The goal of this study is to examine the determinants and effects of a more extensive corporate nonfinancial disclosure in light of the new regulatory framework (Directive 2014/95/EU) requiring all large “public-interest” entities across Europe to disclose nonfinancial information. Specifically, we want to analyse whether disclosure-specific variables, sustainability performances, ownership structure and corporate governance affect the level of nonfinancial disclosure, and whether this in turn relates to the investments’ choices of sustainable funds. Most prior literature finds mixed evidence on the factors affecting nonfinancial disclosure. However, it is recognized that results in this area are particularly influenced by research assumptions and sample selection. Prior researches are almost entirely concerned with nonfinancial disclosure as a voluntary practice, which is not the case anymore for the companies in our sample. Furthermore, the majority of studies takes into account only one sustainability-related factor at a time, usually environment or, more rarely, social. Conversely, we focus on all sustainability-related disclosures encompassed by the GRI guidelines, starting from the assumptions that, especially investors, can gain higher benefits from the joint consideration of all ESG aspects. Using a sample of Italian and European listed companies and a “material nonfinancial disclosure score” designed through a consensus approach starting from the GRI Standards guidelines, we find that firms that: adhere to the SDGs, were already disclosing prior to 2018, have more dispersed ownership structures, higher sustainability performance and a CSR Committee in the board display a higher level of nonfinancial disclosure. Furthermore, company size, profitability and indebtedness also positively and significantly influence the level of sustainability disclosure. On the other hand, we find no evidence in support of the association with government ownership, disclosure format, board size, being signatory of the Global Compact and existence of incentives at executive levels for CSR performance. Finally, nonfinancial disclosure appears not to have a direct influence on sustainable funds choices, after controlling for ESG performance.
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
20-dic-2018
2017/2018
L’obiettivo di questo studio è quello di esaminare le determinanti e gli effetti che caratterizzano la dichiarazione non finanziaria delle aziende, tenendo conto di un nuovo contesto legislativo (Direttiva 2014/95/EU) che impone alle entità Europee di grandi dimensioni e di “interesse pubblico” di redigere una dichiarazione non finanziaria annuale. In particolar modo, ci proponiamo di analizzare l’impatto che la perfomance non finanziaria dell’azienda, la composizione dell’azionariato, la corporate governance e alcune caratteristiche strettamente legate alla dichiarazione non finanziaria possano avere sull’entità della dichiarazione stessa e se quest’ultima influenzi a sua volta le decisioni di investimento dei fondi sostenibili. La maggior parte della letteratura in essere trova risultati misti relativamente ai fattori che impattano la dichiarazione non finanziaria. Tuttavia, è dimostrato che i risultati degli studi in questo ambito di ricerca possono essere influenzati dalla selezione del campione e dalle ipotesi di ricerca. Inoltre, gli studi fin qui condotti sono spesso basati su contesti in cui la dichiarazione non finanziaria non è obbligatoria bensì volontaria, aspetto non più valido nel campione di aziende da noi preso in considerazione. Inoltre, molte delle ricerche già esistenti in letteratura si concentrano solo su un fattore di sostenibilità alla volta, solitamente quello ambientale o sociale. Al contrario, con il nostro studio ci focalizziamo su tutti gli aspetti di sostenibilità messi in evidenza dalle linee guida GRI, basandoci sull’ipotesi che gli investitori possano ottenere maggiori benefici dalla considerazione combinata di aspetti di environment, social e governance. Considerando un campione di aziende quotate, sia italiane che europee, e utilizzando un indicatore di “dichiarazione non finanziaria materiale” creato a partire dagli indicatori GRI, dimostriamo che le aziende che: aderiscono ai SDGs, redigono la dichiarazione non finanziaria da prima del 2018, hanno azionariato meno concentrato, performance di sostenibilità migliori e un comitato per la CSR nel consiglio di amministrazione presentano una maggiore ampiezza della dichiarazione non finanziaria. Inoltre, dimostriamo che la dimensione, la profittabilità e l’indebitamento dell’azienda hanno un impatto positivo sul livello di disclosure. Al contrario, non rileviamo alcun legame tra disclosure e la presenza del governo nell’azionariato, il formato della dichiarazione non finanziaria, la dimensione del consiglio di amministrazione, l’adesione al Global Compact e la presenza di incentivi basati su performance CSR per il management. Infine, tenendo conto della performance ESG delle aziende, la dichiarazione non finanziaria sembra non avere influenza diretta sulle scelte di investimento dei fondi sostenibili.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/144526