The internationalization of young and innovative ventures, that has marked the international business field in the last decade arousing lot of interest, together with the well-established and mature Venture Capital literature constitute the basis of my thesis. The final objective of my work is to shed light on the impact of different Venture Capital investors on the internationalization propensity of Italian Young Innovative Companies, arguing that formal Venture Capitalists are more prone to increase the international dimension of their portfolio firms respect to informal investors (i.e. Business Angels). In addition, breaking down the category of formal investors, thanks to their peculiarities Corporate Venture Capitalists should be more incisive on the start-ups’ go-global decision compared to Independent funds. For the analysis, I employed data extracted by a database created in 2016 through the answers to a questionnaire submitted to a panel of Italian Young Innovative Companies. A two-stage procedure comparable to a Control Function approach has been implemented to perform the econometric analysis, considering the Probit model as the reference regression model. Due to the methodology employed and the availability of complete data, the final sample amounts to 587 start-ups. Results show that Corporate Venture Capitalists are more likely to foster the internationalization propensity of start-ups than Independent ones, while the more general hypothesis regarding formal and informal investors is not confirmed. In addition, it is demonstrated that the entity of the investment impacts in a significant way on this relationship. Finally, I comment the results achieved, discussing about possible implications for entrepreneurs and policy makers, and ultimately, I suggest some insights for future in-depth analysis about my work.

L’internazionalizzazione di giovani imprese innovative, che nell’ultima decade ha segnato il campo dell’International Business suscitando parecchio interesse, insieme alla ben consolidata e matura letteratura riguardo il Venture Capital costituiscono le basi della mia tesi. L’obiettivo finale del mio lavoro è quello di fare luce sull’impatto di diversi venture capitalist sulla propensione all’internazionalizzazione delle start-up innovative Italiane, sostenendo che gli investitori formali sono più inclini ad accrescere la dimensione internazionale delle loro aziende di portafoglio rispetto agli investitori informali (Business Angels). In aggiunta, scomponendo la categoria degli investitori formali, il Corporate Venture Capital, grazie alle sue peculiarità, dovrebbe essere più incisivo sulla decisione di penetrare mercati esteri rispetto ai fondi Indipendenti. Per l’analisi ho utilizzato dati estratti da un database creato nel 2016 attraverso le risposte ad un questionario sottoposto a un panel di start-up innovative italiane. E’ stata implementata una procedura a due stadi assimilabile a un “Control Function approach” per eseguire l’analisi econometrica, considerando il modello Probit come modello di regressione di riferimento. A causa della metodologia impiegata e della disponibilità di dati completi, il campione finale ammonta a 587 start-up innovative. I risultati mostrano che i Corporate Venture Capitalist tendono maggiormente ad accrescere la propensione all’internazionalizzazione delle start-up rispetto ai fondi Indipendenti, mentre l’ipotesi più generale riguardante gli investitori formali e informali non viene confermata. Inoltre, viene dimostrato che l’entità dell’investimento impatta in maniera significativa su questa relazione. Infine commento i risultati ottenuti, discutendo riguardo possibili implicazioni per gli imprenditori e per i legislatori, e in ultima istanza, suggerisco qualche idea riguardo futuri approfondimenti del mio lavoro.

Does venture capital enhance start-ups' internationalization ? A study on the impact of different venture capital investors on the go-global decision of Italian young innovative companies

CIOLA, ANDREA
2017/2018

Abstract

The internationalization of young and innovative ventures, that has marked the international business field in the last decade arousing lot of interest, together with the well-established and mature Venture Capital literature constitute the basis of my thesis. The final objective of my work is to shed light on the impact of different Venture Capital investors on the internationalization propensity of Italian Young Innovative Companies, arguing that formal Venture Capitalists are more prone to increase the international dimension of their portfolio firms respect to informal investors (i.e. Business Angels). In addition, breaking down the category of formal investors, thanks to their peculiarities Corporate Venture Capitalists should be more incisive on the start-ups’ go-global decision compared to Independent funds. For the analysis, I employed data extracted by a database created in 2016 through the answers to a questionnaire submitted to a panel of Italian Young Innovative Companies. A two-stage procedure comparable to a Control Function approach has been implemented to perform the econometric analysis, considering the Probit model as the reference regression model. Due to the methodology employed and the availability of complete data, the final sample amounts to 587 start-ups. Results show that Corporate Venture Capitalists are more likely to foster the internationalization propensity of start-ups than Independent ones, while the more general hypothesis regarding formal and informal investors is not confirmed. In addition, it is demonstrated that the entity of the investment impacts in a significant way on this relationship. Finally, I comment the results achieved, discussing about possible implications for entrepreneurs and policy makers, and ultimately, I suggest some insights for future in-depth analysis about my work.
ELIA, STEFANO
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
20-dic-2018
2017/2018
L’internazionalizzazione di giovani imprese innovative, che nell’ultima decade ha segnato il campo dell’International Business suscitando parecchio interesse, insieme alla ben consolidata e matura letteratura riguardo il Venture Capital costituiscono le basi della mia tesi. L’obiettivo finale del mio lavoro è quello di fare luce sull’impatto di diversi venture capitalist sulla propensione all’internazionalizzazione delle start-up innovative Italiane, sostenendo che gli investitori formali sono più inclini ad accrescere la dimensione internazionale delle loro aziende di portafoglio rispetto agli investitori informali (Business Angels). In aggiunta, scomponendo la categoria degli investitori formali, il Corporate Venture Capital, grazie alle sue peculiarità, dovrebbe essere più incisivo sulla decisione di penetrare mercati esteri rispetto ai fondi Indipendenti. Per l’analisi ho utilizzato dati estratti da un database creato nel 2016 attraverso le risposte ad un questionario sottoposto a un panel di start-up innovative italiane. E’ stata implementata una procedura a due stadi assimilabile a un “Control Function approach” per eseguire l’analisi econometrica, considerando il modello Probit come modello di regressione di riferimento. A causa della metodologia impiegata e della disponibilità di dati completi, il campione finale ammonta a 587 start-up innovative. I risultati mostrano che i Corporate Venture Capitalist tendono maggiormente ad accrescere la propensione all’internazionalizzazione delle start-up rispetto ai fondi Indipendenti, mentre l’ipotesi più generale riguardante gli investitori formali e informali non viene confermata. Inoltre, viene dimostrato che l’entità dell’investimento impatta in maniera significativa su questa relazione. Infine commento i risultati ottenuti, discutendo riguardo possibili implicazioni per gli imprenditori e per i legislatori, e in ultima istanza, suggerisco qualche idea riguardo futuri approfondimenti del mio lavoro.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/144591