Tra Villa Adriana e Villa d'Este. Elementi di connessione tra due siti Unesco lungo le sponde dell'Aniene

If we immerse into the present of Tivoli we cannot help but get impressed by the greatness of its history and by the importance of the events that involved this city. The signs of its past lay into the extraordinary architectures that draw the landscape: Tivoli hosts two places that joined the list of the World’s Heritage Sites UNESCO, Villa Adriana and Villa d’Este, and its streets are stud by many monuments such as the Santuario di Ercole Vincitore or the modern ruins which define the urban profile. Every historical presence is linked to the others by only one element: the Aniene. The presence of the river, such fundamental to understand the history of Tivoli, nowadays is inconsistent and hidden into the urban landscape because of the progressive decay of its borders. The project leads to the re-meaning of the river Aniene and to its re-connection to its own territory, landscape and city.

Se ci si immerge nella realtà di Tivoli e nel suo passato non si può che rimanere affascinati dall’importanza degli eventi che l’hanno interessata e vista protagonista sin dai tempi più antichi. I segni della sua storia grandiosa sono rimasti impressi nelle straordinarie architetture che disegnano il suo paesaggio, tanto da ospitare oggi ben due siti Patrimonio dell’UNESCO: dalla grande Villa Adriana che modella il territorio a valle, alla Villa d’Este con il suo meraviglioso giardino, dal Santuario di Ercole Vincitore ai monumenti di cui sono costellate le vie che conducono sino al centro storico, fino alle moderne rovine industriali che connotano il profilo della città. Tutti episodi apparentemente slegati tra loro, realtà indipendenti le cui origini sono però derivate tutte da un unico elemento: l’Aniene. La presenza del fiume, tanto importante per comprendere la storia di Tivoli e di tutte le opere che fanno di essa una grande città, è oggi inconsistente e si nasconde all’interno del paesaggio urbano a causa dell’incuria e del progressivo abbandono delle sue rive. È dal passato storico dell’Aniene, dunque, che prende avvio il progetto che si propone di risignificare e riconnettere il fiume al proprio territorio, al paesaggio e alla città.