The Castle of Santa Caterina rises on the highest peak of the mountain which divides the island of Favignana into two parts and today, after countless architectural transformations, is in a state of neglect. In January 2018, the “Art Prison” competition by Young Architects Competitions gave the chance of a new chapter of life of the castle encouraging its renovation. The project has started from the participation in the competition and it is based on the reactivation of a difficult and controversial historical heritage, where it was fundamental to maintain the balance between use and conservation according to the principles of adaptive reuse practices of historical buildings characterized by a strong identity. The aim of the project is to convert this place into an artistic- cultural center with accommodations and public services along with to make all the area, today difficult to reach, available by all types of users. This led to the design of small interventions for the internal and external accessibility necessary to give again life to the building. The design concept is developed according to three main strategies: the restoration of the castle through an interiors project, the reinterpretation of the annexed building with a project that connects the existing with an additional volume and the design of a new intervention that relates itself with the historical structure and respects the naturalistic context. The project, thanks to the complexity and uniqueness of the area, is developed on different scales and types of intervention, including the design of interior spaces, outdoor areas, the technological-environmental part and the setting up and communication of the artistic center. In this project of reactivation of the castle has been essential the maintaining of a relationship with the context, respecting its identity, memory and historical value. This process would give back life to a structure that has been abandoned for years, guaranteeing the conservation of heritage through its use and respecting the environment and the landscape through a conscious and sustainable design.

Il Forte di Santa Caterina sorge sul picco più elevato dell’omonima montagna che divide in due l’isola di Favignana e si trova oggi, dopo innumerevoli trasformazioni architettoniche, in uno stato di abbandono. A gennaio 2018 è stato indetto il bando di concorso “Art Prison” da Young Architects Competitions che ha acceso la speranza di ridare al forte una nuova vita. Il progetto, partito dalla partecipazione al concorso, si basa quindi sulla riattivazione di un patrimonio storico difficile e controverso, dove è stato fondamentale mantenere l’equilibrio tra utilizzo e conservazione secondo i principi delle pratiche di riuso adattivo di costruzioni storiche caratterizzate da una forte identità. L’obiettivo è quello di convertire questo luogo in un centro artistico-culturale con annessi servizi ricettivi e per il pubblico; uno dei nodi principali è stato quello di rendere l’area, oggi difficilmente raggiungibile, fruibile da ogni tipo di utenza. Questo ha portato alla progettazione di piccoli interventi per l’accessibilità interna ed esterna necessari per ridare vita all’edificio. Il concept progettuale si sviluppa secondo tre strategie principali: il recupero del forte tramite un progetto di interni, la rivisitazione dell’edificio annesso con un progetto che relaziona l’esistente con un volume aggiuntivo e la progettazione di un nuovo intervento che si rapporta e rispetta il contesto naturalistico-architettonico. Il progetto, grazie alla complessità e unicità dell’area, si sviluppa su diverse scale e tipologie di intervento, includendo anche la progettazione degli spazi interni, delle aree esterne, della parte tecnologica-ambientale e dell’allestimento e della comunicazione del centro artistico. Nella riattivazione del forte è stato quindi fondamentale mantenere una relazione con il contesto, rispettandone l’identità, la memoria e il valore storico. Questo processo ridarebbe vita ad una struttura da anni abbandonata, garantendo la conservazione del patrimonio attraverso la sua fruizione e rispettando la componente ambientale e paesaggistica tramite una progettazione consapevole e sostenibile.

Orizzonti fortificati : una proposta per la riqualificazione del Forte di Santa Caterina a Favignana

MARIANI, ALICE CAMILLA;MILANESI, SERENA
2017/2018

Abstract

The Castle of Santa Caterina rises on the highest peak of the mountain which divides the island of Favignana into two parts and today, after countless architectural transformations, is in a state of neglect. In January 2018, the “Art Prison” competition by Young Architects Competitions gave the chance of a new chapter of life of the castle encouraging its renovation. The project has started from the participation in the competition and it is based on the reactivation of a difficult and controversial historical heritage, where it was fundamental to maintain the balance between use and conservation according to the principles of adaptive reuse practices of historical buildings characterized by a strong identity. The aim of the project is to convert this place into an artistic- cultural center with accommodations and public services along with to make all the area, today difficult to reach, available by all types of users. This led to the design of small interventions for the internal and external accessibility necessary to give again life to the building. The design concept is developed according to three main strategies: the restoration of the castle through an interiors project, the reinterpretation of the annexed building with a project that connects the existing with an additional volume and the design of a new intervention that relates itself with the historical structure and respects the naturalistic context. The project, thanks to the complexity and uniqueness of the area, is developed on different scales and types of intervention, including the design of interior spaces, outdoor areas, the technological-environmental part and the setting up and communication of the artistic center. In this project of reactivation of the castle has been essential the maintaining of a relationship with the context, respecting its identity, memory and historical value. This process would give back life to a structure that has been abandoned for years, guaranteeing the conservation of heritage through its use and respecting the environment and the landscape through a conscious and sustainable design.
COLOMBO, CRISTINA FEDERICA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
19-dic-2018
2017/2018
Il Forte di Santa Caterina sorge sul picco più elevato dell’omonima montagna che divide in due l’isola di Favignana e si trova oggi, dopo innumerevoli trasformazioni architettoniche, in uno stato di abbandono. A gennaio 2018 è stato indetto il bando di concorso “Art Prison” da Young Architects Competitions che ha acceso la speranza di ridare al forte una nuova vita. Il progetto, partito dalla partecipazione al concorso, si basa quindi sulla riattivazione di un patrimonio storico difficile e controverso, dove è stato fondamentale mantenere l’equilibrio tra utilizzo e conservazione secondo i principi delle pratiche di riuso adattivo di costruzioni storiche caratterizzate da una forte identità. L’obiettivo è quello di convertire questo luogo in un centro artistico-culturale con annessi servizi ricettivi e per il pubblico; uno dei nodi principali è stato quello di rendere l’area, oggi difficilmente raggiungibile, fruibile da ogni tipo di utenza. Questo ha portato alla progettazione di piccoli interventi per l’accessibilità interna ed esterna necessari per ridare vita all’edificio. Il concept progettuale si sviluppa secondo tre strategie principali: il recupero del forte tramite un progetto di interni, la rivisitazione dell’edificio annesso con un progetto che relaziona l’esistente con un volume aggiuntivo e la progettazione di un nuovo intervento che si rapporta e rispetta il contesto naturalistico-architettonico. Il progetto, grazie alla complessità e unicità dell’area, si sviluppa su diverse scale e tipologie di intervento, includendo anche la progettazione degli spazi interni, delle aree esterne, della parte tecnologica-ambientale e dell’allestimento e della comunicazione del centro artistico. Nella riattivazione del forte è stato quindi fondamentale mantenere una relazione con il contesto, rispettandone l’identità, la memoria e il valore storico. Questo processo ridarebbe vita ad una struttura da anni abbandonata, garantendo la conservazione del patrimonio attraverso la sua fruizione e rispettando la componente ambientale e paesaggistica tramite una progettazione consapevole e sostenibile.
Tesi di laurea Magistrale
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