The Emilia of 2018 factors has a well-defined landscape identity in which the rigidly defined structures of the geomorphological structure intertwine, on an agricultural continuum, living an inclined plane delimited by the Apennine ridge and the river Po, and the regular grid of the Roman era, with traditional characters of the settlement structures, on which the the transforming thrust of contemporaneity with the new housing, social, work, constructive and, consequently, aesthetic-perceptive modalities. In agreement with Alain Roger, who, taking up a term coined by Montaigne, has defined a way of seeing the artistic product. The atlas therefore intends to offer a subjective and historical reading of the landscape emigrated through the currencies of cultural heritage and landscape transformation enterprises that have led to the adoption of new aesthetic values. The reading of the Emilia landscape is structured in three distinct macro categories, a highlight what are the three founding structures; these, in turn, have been detailed and detailed in sub-categories. Thus, the great continuous piano, mainly an agricultural destination, was the original element of the region, on which the linear structure of natural and anthropic elements were grafted, which affected the connective and distributive structure, linking the network of settlements.

L’Emilia del 2018 risulta avere un’identità paesaggistica ben definita nella quale si intrecciano, su un continuum agricolo, le strutture rigidamente definite dell’assetto geomorfologico, sostanzialmente un piano inclinato delimitato dal crinale appenninico e dal fiume Po, e della griglia regolare di epoca romana, con i caratteri tradizionali delle strutture insediative, sui quali si inserisce la spinta trasformatrice della contemporaneità con le nuove modalità abitative, sociali, lavorative, costruttive e, conseguentemente, estetico- percettive. In accordo con Alain Roger, che, riprendendo un termine coniato da Montaigne, ha definito artialisation la modalità di percezione, elaborazione ed infine creazione di un paesaggio, abbiamo inteso proporre una lettura in visu del paesaggio emiliano ricercandone una leggibilità 67 utilizzando il mezzo fotografico come strumento di ricerca piuttosto che come prodotto artistico. L’atlante intende quindi offrire una lettura soggettiva e percettiva del paesaggio emiliano contemporaneo attraverso fotografie che indagano le permanenze dell’immagine storicizzata della regione nei suoi valori materici e culturali, e delle sue recenti trasformazioni paesaggistiche che hanno comportato l’adozione di nuove valenze estetiche.La lettura del paesaggio emiliano è strutturata in tre distinte macrocategorie, a evidenziare quelle che risultano esserne le tre strutture fondanti; queste, a loro volta, sono state approfondite e dettagliate in sottocategorie. Così, il grande piano continuo, principalmente a destinazione agricola, caratterizzato dagli ampi orizzonti e dalla grande profondità di campo, risulta essere l’elemento originario della regione, sul quale si sono innestati la struttura lineare degli elementi naturali ed antropici, che ne costituisce la struttura connettiva e distributiva, mettendo in relazione la rete degli insediamenti.

Nuove figure del paesaggio emiliano. Proposta per un atlante fotografico

BONATTI, GUIDO;CORBANI, MATTEO
2017/2018

Abstract

The Emilia of 2018 factors has a well-defined landscape identity in which the rigidly defined structures of the geomorphological structure intertwine, on an agricultural continuum, living an inclined plane delimited by the Apennine ridge and the river Po, and the regular grid of the Roman era, with traditional characters of the settlement structures, on which the the transforming thrust of contemporaneity with the new housing, social, work, constructive and, consequently, aesthetic-perceptive modalities. In agreement with Alain Roger, who, taking up a term coined by Montaigne, has defined a way of seeing the artistic product. The atlas therefore intends to offer a subjective and historical reading of the landscape emigrated through the currencies of cultural heritage and landscape transformation enterprises that have led to the adoption of new aesthetic values. The reading of the Emilia landscape is structured in three distinct macro categories, a highlight what are the three founding structures; these, in turn, have been detailed and detailed in sub-categories. Thus, the great continuous piano, mainly an agricultural destination, was the original element of the region, on which the linear structure of natural and anthropic elements were grafted, which affected the connective and distributive structure, linking the network of settlements.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
21-dic-2018
2017/2018
L’Emilia del 2018 risulta avere un’identità paesaggistica ben definita nella quale si intrecciano, su un continuum agricolo, le strutture rigidamente definite dell’assetto geomorfologico, sostanzialmente un piano inclinato delimitato dal crinale appenninico e dal fiume Po, e della griglia regolare di epoca romana, con i caratteri tradizionali delle strutture insediative, sui quali si inserisce la spinta trasformatrice della contemporaneità con le nuove modalità abitative, sociali, lavorative, costruttive e, conseguentemente, estetico- percettive. In accordo con Alain Roger, che, riprendendo un termine coniato da Montaigne, ha definito artialisation la modalità di percezione, elaborazione ed infine creazione di un paesaggio, abbiamo inteso proporre una lettura in visu del paesaggio emiliano ricercandone una leggibilità 67 utilizzando il mezzo fotografico come strumento di ricerca piuttosto che come prodotto artistico. L’atlante intende quindi offrire una lettura soggettiva e percettiva del paesaggio emiliano contemporaneo attraverso fotografie che indagano le permanenze dell’immagine storicizzata della regione nei suoi valori materici e culturali, e delle sue recenti trasformazioni paesaggistiche che hanno comportato l’adozione di nuove valenze estetiche.La lettura del paesaggio emiliano è strutturata in tre distinte macrocategorie, a evidenziare quelle che risultano esserne le tre strutture fondanti; queste, a loro volta, sono state approfondite e dettagliate in sottocategorie. Così, il grande piano continuo, principalmente a destinazione agricola, caratterizzato dagli ampi orizzonti e dalla grande profondità di campo, risulta essere l’elemento originario della regione, sul quale si sono innestati la struttura lineare degli elementi naturali ed antropici, che ne costituisce la struttura connettiva e distributiva, mettendo in relazione la rete degli insediamenti.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/145386