L'offerta economicamente più vantaggiosa : indagine sull'efficacia di questo criterio

The Italian regulations concerning public procurement was deeply amended in the past few years. The D.Lgs. 50/2016 applied several changes to the previous Public Contracts Code. Particularly, for what concerns the granting of concessions, the Most Economically Advantageous Tender criterion assumed a more prominent role, compared to the Lowest Price criterion. The objective of this study is to determine if the procurement management has been improved by this significant innovation of the regulations, or if we must look elsewhere to identify the problems related to the implementation of public works. A questionnaire has been created to gather information but also to investigate into other aspects of awarding and execution. The questionnaire was addressed to a sample of public bodies inclusive of Districts, Provinces, Regions, Contracting authorities, Central purchasing bodies. Another topic includes the “BIM Decree”, which will come into force from 2019. The “BIM Decree” establishes the obligation to use BIM methods for procurement management. The change, as compared to the present regulations, is clear. In this regard, the purpose of this study is to evaluate the current competence of Public Administration and the real potentiality of this tool. Finally, the research attempts to give a summary of what has been deduced from the analysis, in order to outline which might be the areas that require revision, also considering a potential upgrade of the Contracts Code announced by the current government.

La normativa italiana relativa al settore degli appalti pubblici è stata profondamente modificata negli ultimi anni. Il D. Lgs. 50/2016 ha apportato diverse modifiche al precedente Codice dei Contratti. In particolare, in materia di affidamento, si è attribuito un ruolo preminente al criterio dell’Offerta Economicamente Più Vantaggiosa, a discapito del criterio del Minor Prezzo. Lo scopo di questo elaborato è verificare se questa importante innovazione normativa abbia effettivamente migliorato la gestione degli appalti di lavori, o se le problematiche relative all'esecuzione di opere pubbliche in Italia debbano invece essere ricercate in altri ambiti. Per raccogliere le informazioni necessarie, nonché per indagare ulteriori aspetti relativi al procedimento di affidamento e di esecuzione, è stato pensato un questionario rivolto ad un campione di enti pubblici, comprensivo di Comuni, Province, Regioni, Stazioni Appaltanti e Centrali di Committenza. Un ulteriore tema affrontato riguarda l’entrata in vigore, a partire dal 2019, del cosiddetto “Decreto BIM”, che sancisce l’obbligo di utilizzo di metodologie BIM nella gestione degli appalti pubblici. Il cambiamento rispetto alla normativa attuale è netto, ed in questo caso lo scopo dell’indagine è di verificare quali siano al momento le capacità da parte dell’Amministrazione Pubblica, e quali siano le reali potenzialità dello strumento. Infine, si è cercato di eseguire una sintesi di quanto estrapolato dalle analisi effettuate, al fine di delineare quali possano essere gli ambiti che necessitano di una revisione, considerando anche il possibile aggiornamento del Codice dei Contratti proclamato dall'attuale Governo.