AD come modello ricettivo per lo sviluppo del territorio di Orani

The Sardinian hinterland is characterized by its wild and solitary landscape, as well as for its large centralized villages very distant from each other: a legacy of ancient rural traditions. However, such urban centers, as well as its natural heritage are threatened by ruin, widespread degradation and the lack of expressions of interest aimed at their recovery. Because of its fragile nature, the Sardinian hinterland historically identified by its abandonment and isolation that has helped preserving it from inadequate transformations, today finds itself unsustainable under the anthropic aspect, main cause of the depopulation that has long afflicted these places. The thesis deepens the theme of the development of the territory outside of the consolidated centers, through recovery and retaining interventions necessary for a fruitful, widespread, hospitality proposal that supports the network of existing local services, and the implementation of the same. Unusual ways of exploiting the architectural heritage through a collective, yet inclusive, open and communicative housing reality with those who will populate the village in the name of sustainable tourism. A project that aims to provide regenerative strategies not only from an architectural perspective, but also urban, and territorial in respect of the context in which they intend to be concrete and oriented towards the future. The development of the project highlights essential problems in trying to solve them, outlining a method of action through the programming of operations that can allow a realization consistent with the needs of users, but aimed at the needs of the actors and the context in which they will operate.

L’entroterra sardo si caratterizza per il suo paesaggio selvaggio e solitario, oltre che per i suoi grandi villaggi accentrati assai distanti gli uni dagli altri, retaggio di antiche tradizioni rurali. I centri urbani ed il patrimonio naturale che possiedono sono minacciati dalla rovina, dal degrado diffuso e dalla mancanza di manifestazioni di interesse volte al loro recupero. Trattandosi di contesti fragili, l’abbandono e l’isolamento che storicamente li identifica e li ha difesi da trasformazioni inadeguate, oggi li rende insostenibili sotto l’aspetto antropico, cagionando lo spopolamento che da tempo affligge questi luoghi. La tesi approfondisce il tema dello sviluppo del territorio al di fuori dei centri consolidati, attraverso interventi di recupero e riqualificazione necessari per una proposta di ospitalità diffusa fruttuosa che supporti la rete di servizi locali esistenti, e l’implemento degli stessi.Modi inediti di sfruttamento del patrimonio architettonico attraverso una realtà abitativa collettiva, inclusiva, aperta e comunicativa con coloro che popoleranno il villaggio all’insegna di un turismo sostenibile. Un progetto che si propone l’intento di prevedere strategie rigenerative non solo architettoniche, ma anche urbane e territoriali nel rispetto del contesto in cui si intendono concretare ed orientate al futuro. Lo sviluppo del progetto evidenzia problematiche essenziali nel tentativo di risolverle, delineando un metodo d’azione attraverso la programmazione di operazioni che possano permettere una realizzazione coerente con le necessità dei fruitori, ma mirata alle esigenze degli attori e del contesto in cui andranno ad operare.