SESC Campo Limpo. Studio e progettazione di un nuovo spazio significativo per la periferia di San Paolo

The choice of topic is due to my interest in multifunctional buildings. A theme that has always been dear to me and which I have faced many times in my university career The tendency to insert more functions within a single building, distributed by a single institution or institution, is now a norm. Institutions such as museums, hospitals, airports and stations are no longer identifiable with their primary purpose, that is to expose, treat and wait, but contain within them other activities, which allow us to live our experiences, in a richer mine , interesting and varied. The Sescs best represent this idea, with the difference, that there has never existed a primary purpose, that is the basic activity that represents this institution. The SESC was born with a very precise motive: it is a private entity that aims to guarantee social well-being and quality of life for traders and their families. Being institutions born with this objective quite abstract even the architectures have some particularities, which will be studied through some case studies, present in the city of São Paulo. The course of study and planning began in Sao Paulo, Brazil, during the erasmus, thanks to the help of Professor Milton Braga. São Paulo is a city that grows exponentially and without control. This reality requires controlled and secure public spaces. With these prerogatives, the idea of ​​designing a Sesc in an area of ​​the district of Campo Limpo is born. An area of ​​the city that presents many problems and resides a fairly poor population. The desire to create a space adapted for leisure and recreation was the leitmotiv of the whole work. A place where everything can happen and in which the association could set up exhibitions, shows and activities. This objective was realized with the concept of significant space, coined by Flavio Motta in his "Textos Informe"; the antithesis of the "non-place" of Marc Augé. Through the chapters, we explain the history of the association and its objectives, together with the analysis and study of the project cases. The architectures dealt with best represent the concepts, activities and programs set up by the institution, tackling the problems due to the various urban realities, historical and environmental contexts. The architect becomes the promoter of the new possibilities that are given to the average user. Working in the city of São Paulo, especially in the suburbs, is complicated. The context does not exist, being in constant change, not presenting precise signs or relevant elements. Architecture must take context. An environment where people can be represented and feel at ease. The idea of ​​a significant space is fundamental, because it must best represent the concept of leisure or leisure, a place where the user can do all or nothing, safe from the dangers of the city, but connected to it.

La scelta dell’argomento è dovuto al mio interesse per gli edifici multifunzionali. Un tema che mi è sempre stat caro e che ho affrontando numerose volte all’interno del mio percorso universitario La tendenza ad inserire più funzioni all’interno di un singolo edificio, distribuite da un ente o istituzione singola, è, ormai, una norma. Gli enti come i musei, ospedali, aeroporti e stazioni, non sono più identificabili con il loro scopo primario, ovvero esporre, curare e aspettare, ma racchiudono al loro interno altre attività, che permettono di vivere le nostre esperienze, in una miniera più ricca, interessante e variegata. I Sesc rappresentano al meglio questa idea, con la differenza, che non è mai esistito uno scopo primario, ovvero l’attività di base che rappresenta questa istituzione. Il SESC è nato con uno movente ben preciso: è un ente privato che ha l’obiettivo di garantire il benessere sociale e la qualità della vita per i commercianti e i loro famigliari. Essendo delle istituzioni nate con questo obiettivo abbastanza astratto anche le architetture presentano delle particolarità, che verranno studiate attraverso alcuni casi studio, presenti nella città di San Paolo. Il percorso di studio e progettazione è iniziato a San Paolo, in Brasile, durante l’erasmus, grazie all’aiuto del Professor Milton Braga. San Paolo è una città che cresce esponenzialmente e senza controllo. Questa realtà necessita di spazi pubblici controllati e sicuri. Con queste prerogative, nasce l’idea di progettare un Sesc in un area del quartiere di Campo Limpo. Una zona della città che presenta molte criticità e risiede una popolazione abbastanza povera. La volontà di creare uno spazio adattato per il tempo libero e lo svago è stato il leitmotiv dell’intero lavoro. Un luogo dove tutto può accadere e nel quale l’associazione potesse allestire mostre, spettacoli e attività. Questo obiettivo si è concretizzato con il concetto di spazio significativo, coniato da Flavio Motta nel suo “Textos Informe”; l’antitesi del “non-luogo” di Marc Augé. Attraverso i capitoli, si espone la storia dell’associazione e dei suoi obiettivi, insieme all’analisi e studio dei casi progettuali. Le architetture affrontate rappresentano al meglio i concetti, le attività e i programmi preposti dall’istituzione, affrontando le problematiche dovute alle varie realtà cittadine, ai contesti storici e ambientali. L’architetto diventa il soggetto promotore delle nuove possibilità che vengono donate all’utente medio. Lavorare nella città di San Paolo, soprattutto nella periferia, è complicato. Il contesto non esiste, essendo in costante mutamento, non presentando segni precisi o elementi di rilievo. L’architettura deve farsi contesto. Un ambiente dove le persone possano essere rappresentate e sentirsi a proprio agio. L’idea di uno spazio significativo è fondamentale, perché deve rappresentare al meglio il concetto di tempo libero o svago, un luogo dove l’utente possa fare tutto o niente, al sicuro dai pericoli della città, ma connesso ad essa.