Un frammento a memoria del tutto. Robin Hood gardens controversial conservation

This paper is focused on the acquisition of two apartments in Robin Hood Gardens residential estate demolished in London in December 2017. The first part of the thesis describes the theories that generated the complex and the stylistic imprint of the Smithson, fundamental in the history of the post-war architecture. Zooming on the description of the estate, it’s been analysed the territory in which the two buildings stood, in particular, describing the history of the London Docklands that changed the urban landscape in an irreversible way and that, with their demographic and economic changes, led to the creation and the demolition of the estate. The Robin Hood Gardens site has in fact been regenerated cyclically over the last 100 years reflecting the theoretical development of the history of architecture. The central part of the thesis concerns the actual acquisition that I was able to follow directly working for the studio in charge of the job. In this part has been described the attempts by many actors of private and public sector in order to safeguard the estate before demolition. It’s been described also the choice of Victoria and Albert Museum to acquire a fragment that had been demolished. Subsequently, the piece saved by the museum was brought to Venice Biennale to broaden the debate on housing crisis and urban regeneration. Having participated to this phase, it was decided to bring the project of the Pavilion of Applied Arts for the Venice Biennale 2018 as a case study of the project. The paper ends with a thought on the contemporary situation of the cities and on the types of safeguards for the memory of the building with reference to the theory of classical and contemporary restoration.

Il presente elaborato è incentrato sull’acquisizione di due appartamenti del complesso residenziale Robin Hood Gardens demoliti a Londra a dicembre 2017. La prima parte della tesi descrive le teorie che hanno generato il complesso e l’importanza stilistica degli Smithson, fondamentali nella storia dell’architettura del dopoguerra. Incentrandosi nella descrizione del complesso si è poi analizzato il territorio in cui sorgevano i due edifici, in particolare descrivendo la storia delle Docklands londinesi che hanno modificato il tessuto urbano in modo irreversibile e che, con i loro cambiamenti demografici ed economici, hanno portato alla creazione e alla demolizione del complesso. L’area dei Robin Hood Gardens è stata infatti rigenerata ciclicamente negli ultimi 100 anni rispecchiando lo sviluppo teorico della storia dell’architettura. La parte centrale della tesi riguarda invece l’acquisizione vera e propria che ho potuto seguire direttamente lavorando per lo studio incaricato al lavoro. In questa parte sono stati analizzati i tentativi di salvaguardia da parte di diversi enti inglesi dell’opera prima della sua demolizione e la scelta del Victoria and Albert Museum di acquisire un frammento a demolizione avvenuta. Successivamente il pezzo salvato dal museo fu poi portato alla Biennale di Venezia per ampliare il dibattito sull’abitazione e sulle rigenerazioni urbane. Avendo partecipato a questa fase si è scelto di portare il progetto del Padiglione delle Arti Applicate per la Biennale di Venezia 2018 come caso studio dell’elaborato. L’elaborato si chiude con un pensiero sulla situazione contemporanea delle città e sulle tipologie di salvaguardia per la memoria del costruito con riferimento alla teoria del restauro classica e contemporanea.