Abstract New York Vertical City is a project for Manhattan, an American town whose symbolic vertical development is mainly linked to the urban planning based on an orthogonal grid. The building rule consists of the repetition of the “street/block” scheme divided into parcels with no area left to relationships and it only responds to the need to maximize profits. The result is a compact city fabric, where the street is the space having an access, lighting and ventilation function and extremely thick and tall buildings open onto the street itself. The few exceptions to this rule do not have a public area function, as in European cities where the public space is defined by the relationship with buildings opening on it. These exceptions are only “empty spaces” in the grid and the only important example as to its dimensions is Central Park. The skyscraper is a solution allowing to include in the building some common areas at the ground floor which can be accessed by the street. This is a base on which the offices are built in several floors which are replicated, one exactly the same as the other, up to the top element of the building. The new skyscraper for Hell’s Kitchen, with its three blocks, is based on this idea of vertical city. The base/ground floor is the space where the common activities take place, the other floors are occupied by offices and the hotel. The internal spaces change based on the needs of the working areas and to assure a great flexibility to the hotel. At the same time, these spaces adapt to their place in the building, so that at the lower floors you can find smaller areas while going to the top the areas get larger. Even windows get larger going to the top of the skyscaper. In the first and last floors of the two buildings you can find restaurants, kindergartens and leisure areas. These areas, together with the groundfloor areas, have a greater relationships with the elevated square in the open air, which is the heart of the whole system.

Sommario New York Vertical City è un progetto per Manhattan, città americana il cui simbolico sviluppo verticale è legato principalmente all’assetto urbano basato sulla griglia ortogonale. Definita attraverso la reiterazione di strada ed isolato suddiviso in lotti, dove lo spazio di relazione viene annullato, la regola costruttiva risponde alla sola esigenza di massimizzare i ricavi economici. Ne risulta un tessuto compatto, dove la strada è lo spazio che ha allo stesso tempo funzione di accesso, illuminazione e areazione, su cui affacciano fittissimi ed altissimi edifici. Le poche eccezioni a questa prassi non svolgono la funzione di spazio pubblico inteso nel senso europeo del luogo definito dalla relazione con gli edifici che vi si affacciano, ma fanno parte di una definizione a priori, quindi come svuotamenti della griglia, il cui unico caso notevole per dimensione rimane Central Park. La soluzione dell’edificio alto prevede al suo interno gli spazi della collettività, posizionati al piano terra accessibile dalla strada. Un basamento su cui si sviluppa tipicamente il corpo degli uffici, costituito da molti piani ripetuti sempre uguali fino alla conclusione definita da un coronamento. A partire dal concetto di città verticale, si definisce il nuovo grattacielo per Hell’s Kitchen nella composizione dei suoi tre volumi. Il basamento, svolge il ruolo di spazio per le attività collettive, da cui emergono i due corpi degli uffici e dell’hotel. Internamente gli ambienti si adattano a seconda delle esigenze legate ai luoghi di lavoro e per garantire flessibilità alla struttura alberghiera. Contemporaneamente si adattano alla loro collocazione all’interno dell’edificio, per cui ai piani più bassi corrisponderanno prevalentemente spazi di dimensioni ridotte che si ampliano al crescere dell’edificio verso il coronamento. Alla dilatazione spaziale corrisponde quella delle bucature in facciata. Nei primi e negli ultimi piani dei due corpi, trovano una collocazione il luoghi di ristorazione e le funzioni di supporto alle principali, come asilo e gli spazi di svago. Questi ultimi assieme alle funzioni del basamento entrano maggiormente in relazione con la piazza sopraelevata e all’aperto, fulcro dell’intero sistema.  

Un progetto a Manhattan. Il nuovo grattacielo a Hell's Kitchen

SOLIMAN, SILVIA;BINETTI, SILVIA MARIA;FALASCONE, CARLOTTA
2017/2018

Abstract

Abstract New York Vertical City is a project for Manhattan, an American town whose symbolic vertical development is mainly linked to the urban planning based on an orthogonal grid. The building rule consists of the repetition of the “street/block” scheme divided into parcels with no area left to relationships and it only responds to the need to maximize profits. The result is a compact city fabric, where the street is the space having an access, lighting and ventilation function and extremely thick and tall buildings open onto the street itself. The few exceptions to this rule do not have a public area function, as in European cities where the public space is defined by the relationship with buildings opening on it. These exceptions are only “empty spaces” in the grid and the only important example as to its dimensions is Central Park. The skyscraper is a solution allowing to include in the building some common areas at the ground floor which can be accessed by the street. This is a base on which the offices are built in several floors which are replicated, one exactly the same as the other, up to the top element of the building. The new skyscraper for Hell’s Kitchen, with its three blocks, is based on this idea of vertical city. The base/ground floor is the space where the common activities take place, the other floors are occupied by offices and the hotel. The internal spaces change based on the needs of the working areas and to assure a great flexibility to the hotel. At the same time, these spaces adapt to their place in the building, so that at the lower floors you can find smaller areas while going to the top the areas get larger. Even windows get larger going to the top of the skyscaper. In the first and last floors of the two buildings you can find restaurants, kindergartens and leisure areas. These areas, together with the groundfloor areas, have a greater relationships with the elevated square in the open air, which is the heart of the whole system.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
19-dic-2018
2017/2018
Sommario New York Vertical City è un progetto per Manhattan, città americana il cui simbolico sviluppo verticale è legato principalmente all’assetto urbano basato sulla griglia ortogonale. Definita attraverso la reiterazione di strada ed isolato suddiviso in lotti, dove lo spazio di relazione viene annullato, la regola costruttiva risponde alla sola esigenza di massimizzare i ricavi economici. Ne risulta un tessuto compatto, dove la strada è lo spazio che ha allo stesso tempo funzione di accesso, illuminazione e areazione, su cui affacciano fittissimi ed altissimi edifici. Le poche eccezioni a questa prassi non svolgono la funzione di spazio pubblico inteso nel senso europeo del luogo definito dalla relazione con gli edifici che vi si affacciano, ma fanno parte di una definizione a priori, quindi come svuotamenti della griglia, il cui unico caso notevole per dimensione rimane Central Park. La soluzione dell’edificio alto prevede al suo interno gli spazi della collettività, posizionati al piano terra accessibile dalla strada. Un basamento su cui si sviluppa tipicamente il corpo degli uffici, costituito da molti piani ripetuti sempre uguali fino alla conclusione definita da un coronamento. A partire dal concetto di città verticale, si definisce il nuovo grattacielo per Hell’s Kitchen nella composizione dei suoi tre volumi. Il basamento, svolge il ruolo di spazio per le attività collettive, da cui emergono i due corpi degli uffici e dell’hotel. Internamente gli ambienti si adattano a seconda delle esigenze legate ai luoghi di lavoro e per garantire flessibilità alla struttura alberghiera. Contemporaneamente si adattano alla loro collocazione all’interno dell’edificio, per cui ai piani più bassi corrisponderanno prevalentemente spazi di dimensioni ridotte che si ampliano al crescere dell’edificio verso il coronamento. Alla dilatazione spaziale corrisponde quella delle bucature in facciata. Nei primi e negli ultimi piani dei due corpi, trovano una collocazione il luoghi di ristorazione e le funzioni di supporto alle principali, come asilo e gli spazi di svago. Questi ultimi assieme alle funzioni del basamento entrano maggiormente in relazione con la piazza sopraelevata e all’aperto, fulcro dell’intero sistema.  
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2018_12_Binetti_falascone_Soliman_01.pdf

non accessibile

Descrizione: "Frontespizio e indice"
Dimensione 18.8 kB
Formato Adobe PDF
18.8 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2018_12_Binetti_Falascone_Soliman_02.pdf

non accessibile

Descrizione: "Tavole di progetto"
Dimensione 48.53 MB
Formato Adobe PDF
48.53 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/145532