Volto oscuro. A reopening of an ancient gate for the Ducal Palace in Mantua

Overlooking the lakes, Palazzo Ducale is the fixed scene of the threshold condition in which Mantova lives; and it is at the same time door, fortress and city itself. It coincides with the limit between the water and the built area. It can be affirmed that the key to reading the city lies in its morphology that has given it such a unique scenery and charm. Palazzo Ducale has always played a role of primary importance both from an historical and artistic point of view within the city and in the surrounding area. It still stands today as the main node of the city, both for its size and for its importance, but at the same time wants to find a link with the social contemporary in which it is inserted and in the relationship with the social structure of the citizen. Placing as a primary objective the arrangement of services, routes and museum functions, the re-opening of an ancient street and a new access point of the Palace for the visitor opens the debate between respect for the ancient and the inclusion of the new. The new passage of the Volto Oscuro wants to go to valorize what has been the historical significance of that site which was one of the access points of the Palace since the formation of the first historical core of the city as part of the physical and visual axis that joins, crossing the lake, the heart of the urban area with the Rocchetta di Sparafucile. A still very important and suggestive view that suggests the north facing of the Palace as the main facade of the same. What has been witnessed in fact is a substantial overturning of the faces of the Palace. In antiquity, the open façade developed inside the city while the closed one was facing the lakes and connoted as a defensive system. Today the opposite happens with the change of function of the Palace, from fortress and private residence, to museum and place of public meeting for the citizen. The reopening of an ancient passage operates through a continuous and careful method that has the task of maintaining the balance between evocation and memory. The expression "evocation" and "respect" of the ancient wants to express itself through the design intervention with an interpretative character in which the existing and the new coexist in a continuous spatial and functional dialogue. The refined authenticity always places the accent on what are the original characters of the building, without ever hiding them but enhancing them and keeping the recognizablility to posterity. The Volto Oscuro then enters naturally into its seat, making itself a new vital pole at the service of the city itself, as happened in its past. It then goes to undermine its negative meaning dictated by the event of the Sacco di Mantova (1630) that has imputed it as a weak point in the system and is reinterpreted as a moment of response to current and modern needs.

Affacciato ai laghi, Palazzo Ducale è la scena fissa della condizione di soglia in cui vive Mantova; ed è allo stesso tempo porta, fortezza e città essa stessa. Coinciode con il limite tra l'acqua e l'area costruita. Si può affermare che la chiave stessa di lettura della città virgiliana risieda nella sua morfologia che le ha donato uno scenario ed un fascino così unico. Palazzo Ducale ha da sempre svolto un ruolo di primaria importanza sia da un punto di vista urbano che artistico all’interno della città e nel territorio circostante. Esso si pone ancora oggi come fuoco della città, sia per la sua consistenza fisica, sia per la sua importanza culturale; allo stesso tempo manifesta la volontà di trovare un legame con la contemporaneità nella quale è inserito e nel rapporto con il tessuto sociale dei cittadini che vivono questi luoghi. Il progetto di tesi, ponendosi come primo obbiettivo la sistemazione dei servizi, dei percorsi e delle funzioni museali, la ri-apertura di un’antica via e di un nuovo punto di accesso del Palazzo per il visitatore, apre necessariamente il dibattito tra il rispetto dell’antico e l’inserimento del nuovo. Il nuovo passaggio del Volto Oscuro vuole prima di tutto valorizzare ciò che è stato il significato storico di quel sito che era uno dei punti di accesso al Palazzo già dalla formazione del primo nucleo storico della città in quanto facente parte dell’asse fisico e visivo che congiunge, attraversando il lago, il cuore dell’”urbs” con la Rocchetta di Sparafucile. Una visuale ancora oggi molto importante e suggestiva che suggerisce l’affaccio nord del Palazzo come facciata principale dello stesso. Ciò a cui si è assistito infatti è una sostanziale rivoluzione delle facciate del Palazzo. Nell’antichità infatti la facciata aperta si sviluppava all’interno della città mentre quella chiusa rimaneva prospicente i laghi e si connotava come sistema difensivo. Oggi con il cambio di funzione del Palazzo accade il contrario, da fortezza e dimora privata, a museo e luogo di incontro pubblico per il cittadino e i turisti. Il progetto di svelamento dell’ antico passaggio opera attraverso un continuo e attento metodo di ricomposizione che ha il compito di mantenere l’equilibrio tra evocazione e memoria. L’espressione “evocazione” e “rispetto” dell’antico vuole esprimersi attraverso l’intervento progettuale con un carattere interpretativo in cui l’esistente ed il nuovo coesistono in un continuo dialogo spaziale e funzionale. L’autenticità ricercata pone sempre l’accento su quelli che sono i caratteri originali del manufatto, senza mai nasconderli completamente ma valorizzandoli e rendendoli riconoscibili ai posteri. Il Volto Oscuro va quindi a inserirsi in modo naturale nella sua sede rendendosi nuovo polo vitale al servizio della città stessa, come accadeva nel passato. L’intervento va quindi a scardinare la sua accezione negativa dettata dall’avvenimento del Sacco di Mantova (1630) che l’ha imputato come punto debole del sistema e viene reinterpretato come momento di risposta, riscatto, ad esigenze attuali e moderne.