Haven landmark. The idea of an iconic bivouac

This thesis work was developed on the basis of two specific requests from CAI to the Politecnico in the context of a collaboration: to carry out a census of the existing bivouacs in the national territory, to collect data and information and to think of a “model” bivouac that can be used anywhere with the purpose of replacing the existing structures but, given the age and the extreme conditions to which they are subjected, which need to be replaced. The initial part of this job has been that of collecting data on existing structures all over Italy. As the first part of the work was finished, the attention was driven to the second request that has been done to us, to think of a structure capable of being adaptable to any situation. Starting from the analysis of all the collected data we have conceived from the beginning that the idea of thinking and studying a single structure, always equal, would have been a waste and would have been a disadvantage to those who frequently uses bivouacs. So the idea was not that of thinking to a single structure which would always be the same in each place, but was that of a modular one made of repeatable units, each of the characterized by performing kits studied on the basis of specific situations, to give to the customer the chance of having a bivouac that perfectly suits the place in which it is posed, without waste or limits. The basic idea of this thesis, beside the response to a cai’s request, was that of realizing a modular building, light, easy and adaptable, not difficult and fast to assemble, as well as comfortable and welcoming for the mountaineer, who sees in that place a certainty of being safe in a hostile environment as it can sometimes be that of the mountain.

Questo lavoro di tesi si è sviluppato partendo da due specifiche richieste poste dal CAI al Politecnico nell’ambito di una collaborazione: svolgere un censimento dei bivacchi presenti sul territorio nazionale, raccogliendo dati ed informazioni, e progettare un bivacco “tipo” utilizzabile ovunque con lo scopo di sostituire i bivacchi esistenti che, data l’età e le condizioni estreme alle quali sono sottoposti, necessitano di essere rivisti. La prima parte del lavoro si è quindi basata sulla raccolta di dati relativi alle strutture collocate in tutta Italia. Completata la prima parte di ricerca ed analisi l’attenzione si è spostata sulla seconda richiesta che ci è stata rivolta, pensare ad una struttura capace di essere adattata alle singole realtà montane. Partendo dall’analisi dei dati raccolti è stato per noi evidente fin dall’inizio che l’idea di pensare e studiare un’unica struttura, sempre uguale, sarebbe stato uno spreco ed uno svantaggio per gli occupanti dei bivacchi. L’idea è stata quindi quella di non pensare ad un edificio unico sempre uguale ma bensì ad un prodotto assemblabile, composto da moduli ripetibili, ciascuno dei quali è caratterizzato da kit prestazionali studiati in base a specifiche situazioni. Questo permette di proporre al committente la possibilità di adattare al meglio il bivacco alla località nella quale si va ad inserire la struttura senza incorrere in sprechi o limiti. L’idea di fondo di questa tesi, oltre a rispondere alle richieste del CAI, è quindi quella di realizzare un edificio modulare, leggero, semplice ed adattabile oltre che facile e veloce da assemblare. Abbiamo considerato anche l’importanza che sia confortevole e accogliente per l’alpinista, che vive quel luogo con la certezza di trovarsi al sicuro in un ambiente ostile quale può essere talvolta quello della montagna.