The spatial dimension of a mass phenomenon. Architectures for grassroots sport

The thesis studies the evolution of facilities for sport and leisure since the post-war years till today. Although this topic is already studied by historians, sociologists and geographers, the experimentation and construction of buildings for leisure has yet to be fully investigated by architectural research. In the first phase of the research has been studied the contribution of several disciplines that had introduced new paradigms and themes about the typological and settlement characteristics of the sport spaces. The study does not focus on facilities specialized for competitions, as many publications on stadia and sport palaces are already edited, but it deals with multifunctional facilities facing with the urban scale, related with the context in which are located and with a high level of attractiveness. The research focuses on facilities related to this. Since scholars agree about the shift, during the Fifties and Sixties, from a notion of sport as a structured practice (organized and/or agonistic) to the spread of a free behaviour and experience, the so called "grassroots sport". The research aims therefore to investigate the development of what is known as the sport and leisure centre since the Fifties, in its progressive articulation and distinction, through a selection of case-studies which could link the 'politics' of the provision of sports practice and the 'systematic' construction of facilities in two temporal span: architecture for leisure and welfare policies during the British re-construction of the Post-War period (1960-1979); architecture for grassroots sport and public clients during the democratization process of Catalonia (1975-1992). A comparative analysis is conducted with respect to three key factors: the role of public administration; the protagonists (politicians and architects); settlements and architectural experimentations. The research is organized on the deepening of architectural issues and the structure of the text is used also to structure the apparatus: an atlas of architectures useful for the design of sports facilities in contemporary cities.

La tesi studia l'evoluzione delle strutture per lo sport e il tempo libero dagli anni del dopoguerra ad oggi. Sebbene questo argomento sia già stato studiato da storici, sociologi e geografi, la sperimentazione e la costruzione di edifici per il tempo libero non è ancora stato approfondito dalla ricerca architettonica. Nella prima fase della ricerca è stato studiato il contributo di diverse discipline che ha introdotto nuovi paradigmi e temi sulle caratteristiche tipologiche ed insediative degli spazi sportivi. Lo studio non si concentra su strutture specializzate per le competizioni, poiché molte pubblicazioni su stadi e palazzi sportivi sono già state pubblicate, ma tratta il tema delle strutture polifunzionali a scala urbana, che si pongono come punti di riferimento nei contesti in cui si trovano e con un alto livello di attrattività . La ricerca si concentra su strutture di questo tipo: le dotazioni di strutture per la pratica dello sport di base e gli impianti sportivi presenti nelle strutture scolastiche. La scelta del tema di avvale di contributi provenienti da differenti ambiti disciplinari in cui gli studiosi concordano sul passaggio, durante gli anni Cinquanta e Sessanta, dalla nozione di sport come pratica strutturata (organizzata e/o agonistica) alla diffusione di una pratica più libera dell'attività fisica, il cosiddetto "sport di base". La ricerca mira quindi a studiare gli aspetti insediativi ed architettonici del centro sportivo, a partire dagli anni Cinquanta, nella sua progressiva articolazione e diverse declinazioni, attraverso una selezione di casi-studio che mettono a sistema una "politica" di costruzione di strutture sportive e la "costruzione sistematica" di queste. Due contesti, che si riferiscono l'un l'altro, sono stati selezionati: le architetture per il tempo libero e le politiche di welfare durante la ricostruzione inglese post-bellica (1960-1979); le architetture per lo sport di base e la committenza pubblica durante il processo di democratizzazione della Catalogna (1975-1992). I contest sono stati studiati a partire da un'analisi comparativa condotta in relazione a tre fattori chiave: il ruolo della pubblica amministrazione, i protagonisti, esiti tipologici ed insediativi. La ricerca è organizzata sull'approfondimento delle problematiche architettoniche e la struttura del testo è utilizzata anche per strutturare l'apparato: un atlante di architetture utili per la progettazione di impianti sportivi nella città contemporanea.