Il rilievo dei percorsi ciclabili. Una prima proposta metodologica per il piano e il progetto

Cycling is becoming an important mode of transport and in next future it will be strategic in response to air quality problems and urban areas congestion; currently, it’s already primary to develop a sustainable tourism. Based on this knowledge, cycling infrastructures must be built with design criteria, in order to permit safety and continuous usability. Methodological proposal to take over, process and return data referred to cycling infrastructure is addressed to regional and interregional authorities. The data taken over must permit evaluation of existing cycling path in relation to satisfaction of design criteria. The proposed method it’s applied on ten cycling paths included in the regional cycling plan of Regione Lombardia. These cases show an overall pleasurable usability, especially in extra-urban areas; instead, in urban areas they show a large discontinuity in the type of path. Main problems are in the suburban zone, where, often, cycling infrastructure are interrupted; so, the cyclist is forced to travel on unsafety carriageway to enter urban areas. Applicative cases show a good flexibility of methodology and information effectiveness of obtained data.

La mobilità ciclistica sta diventando una modalità di trasporto sempre più importante e nei prossimi anni diventerà strategica sia per le politiche sulla qualità dell’aria che per la congestione dei centri urbani, oltre ad essere già un ambito fondamentale per lo sviluppo di un turismo sostenibile e a favore del territorio. Su quest’ultima consapevolezza si basa la necessità che le infrastrutture cicloturistiche, in particolare quelle di media e lunga percorrenza, siano progettate secondo criteri che ne permettano la fruizione in maniera sicura, continua e piacevole. Agli enti territoriali a scala regionale e interregionale si propone una metodologia atta a rilevare, elaborare e restituire le informazioni riguardanti le caratteristiche delle suddette infrastrutture. Le informazioni sono raccolte nell’ottica della valutazione dello stato di fatto secondo i criteri considerati per la pianificazione e la progettazione, permettendo di evidenziare le lacune da colmare per il loro soddisfacimento. La metodologia proposta viene poi applicata a dieci diversi percorsi di interesse regionale della Regione Lombardia, rilevando, per ognuno di questi, segmenti con lunghezza compresa tra i 3 km e i 5 km. I casi applicativi mostrano una generale integrità funzionale dei percorsi, i quali, soprattutto in ambito extraurbano, possono essere fruiti in maniera abbastanza fluida, mentre in ambito urbano presentano una maggior eterogeneità del tipo di infrastruttura presente. I principali problemi riscontrati si trovano all’interfaccia tra zone urbane e zone extraurbane, dove molto spesso la viabilità riservata si interrompe senza entrare in città costringendo i ciclisti a muoversi su strade trafficate e pericolose. Infine, molti attraversamenti ciclabili non presentano adeguati livelli di sicurezza, generando una pericolosa discontinuità nel percorso riservato. Dai casi applicativi si evince una buona versatilità di utilizzo della metodologia e un’adeguata efficacia informativa degli elaborati ottenibili da questa.