The Environmental Due Diligence (EDD) is a common practice in merger and acquisition (M&A) operations of industrial sites. It is performed to detect potential environmental liabilities that could represent a significant impact on the expected revenues of the transaction. Soil and groundwater contamination usually is the biggest liability due to high remediation costs. An EDD comprises two Environmental Site Assessment (ESA) phases. The ESA phase I consists of a desktop-review of documentation and a site visit. The second phase involves in more invasive, expensive and time-consuming activities (e.g. soil and groundwater sampling). The first phase sets a crucial baseline and influences the decision of proceeding with phase II when a potential liability is detected. However, the uncertainty is big and this makes decision making difficult. This work contains the methodology proposed for the development of a tool, that assesses the risk of contamination in soil and groundwater for industrial land, with the aim of supporting decision making on whether an ESA Phase II is advisable. The input the information is data obtained in an ESA phase I. The assessment is based on the interaction between two indexes: Potential industrial danger index "Id" and Intrinsic hydrogeological vulnerability index "Ivul". The first is calculated using 11 parameters related to the industrial operation of the site. The second is a function of two hydrogeological characteristics of the area. Once the two above-mentioned indexes are obtained, a graphical method is used to determine the risk of potential contamination of the site, which can be classified as Low, Medium and High. The calibration was performed reviewing 18 ESA Phase I and II project reports, provided by a private environmental company in Italy. An apparent relation between the value of Id and the occurrence of contamination was found, but the model still needs more data points to decrease uncertainty.

La Due Diligence Ambientale (EDD in inglese) è una pratica comune nelle operazioni di fusione e acquisizione di siti industriali. Viene effettuata per individuare potenziali responsabilità ambientali che potrebbero avere un impatto significativo sui ricavi attesi dall'operazione. In genere, l’inquinamento del suolo e delle acque sotterranee rappresentano la maggior preoccupazione a causa degli elevati costi di risanamento. La EDD comprende due fasi di valutazione ambientale del sito (ESA in inglese). La fase I consiste in una revisione documentale accompagnata da un sopraluogo. La seconda fase prevede attività più invasive, costose e dispendiose in termini di tempo (ad esempio, campionamento del suolo e delle acque sotterranee). La prima fase stabilisce una base di riferimento cruciale, che quindi influenza la decisione di procedere con una eventuale fase II nel caso venga rilevata una potenziale passività ambientale. Tuttavia, la grande incertezza dei risultati rende difficile le decisioni. Questo lavoro contiene la metodologia proposta per lo sviluppo di uno strumento che valuta il rischio d’inquinamento del suolo e delle acque sotterranee per terreni industriali, con l'obiettivo di supportare il processo decisionale esistente entro le fasi I e II, avendo come input le informazioni ottenute nella prima. La valutazione si basa sull'interazione tra due indici: L’indice di potenziale pericolo industriale "Id" e l’indice di vulnerabilità idrogeologica intrinseca "Ivul". Il primo è calcolato utilizzando 11 parametri relativi al funzionamento industriale del sito, mentre il secondo è funzione delle caratteristiche idrogeologiche dell'area. Una volta ottenuti i due indici, viene utilizzato un metodo grafico per determinare il rischio di potenziale contaminazione del sito, che può essere classificato come Basso, Medio o Alto. La calibrazione è stata effettuata esaminando 18 progetti in Fase I e II, forniti da una società di consulenza ambientale situata in Italia.

Development of a decision support tool for the identification of risk of potential contamination in soil and groundwater media, caused by site-specific characteristics of industrial sites

PRIETO, SEBASTIAN FELIPE
2017/2018

Abstract

The Environmental Due Diligence (EDD) is a common practice in merger and acquisition (M&A) operations of industrial sites. It is performed to detect potential environmental liabilities that could represent a significant impact on the expected revenues of the transaction. Soil and groundwater contamination usually is the biggest liability due to high remediation costs. An EDD comprises two Environmental Site Assessment (ESA) phases. The ESA phase I consists of a desktop-review of documentation and a site visit. The second phase involves in more invasive, expensive and time-consuming activities (e.g. soil and groundwater sampling). The first phase sets a crucial baseline and influences the decision of proceeding with phase II when a potential liability is detected. However, the uncertainty is big and this makes decision making difficult. This work contains the methodology proposed for the development of a tool, that assesses the risk of contamination in soil and groundwater for industrial land, with the aim of supporting decision making on whether an ESA Phase II is advisable. The input the information is data obtained in an ESA phase I. The assessment is based on the interaction between two indexes: Potential industrial danger index "Id" and Intrinsic hydrogeological vulnerability index "Ivul". The first is calculated using 11 parameters related to the industrial operation of the site. The second is a function of two hydrogeological characteristics of the area. Once the two above-mentioned indexes are obtained, a graphical method is used to determine the risk of potential contamination of the site, which can be classified as Low, Medium and High. The calibration was performed reviewing 18 ESA Phase I and II project reports, provided by a private environmental company in Italy. An apparent relation between the value of Id and the occurrence of contamination was found, but the model still needs more data points to decrease uncertainty.
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
16-apr-2019
2017/2018
La Due Diligence Ambientale (EDD in inglese) è una pratica comune nelle operazioni di fusione e acquisizione di siti industriali. Viene effettuata per individuare potenziali responsabilità ambientali che potrebbero avere un impatto significativo sui ricavi attesi dall'operazione. In genere, l’inquinamento del suolo e delle acque sotterranee rappresentano la maggior preoccupazione a causa degli elevati costi di risanamento. La EDD comprende due fasi di valutazione ambientale del sito (ESA in inglese). La fase I consiste in una revisione documentale accompagnata da un sopraluogo. La seconda fase prevede attività più invasive, costose e dispendiose in termini di tempo (ad esempio, campionamento del suolo e delle acque sotterranee). La prima fase stabilisce una base di riferimento cruciale, che quindi influenza la decisione di procedere con una eventuale fase II nel caso venga rilevata una potenziale passività ambientale. Tuttavia, la grande incertezza dei risultati rende difficile le decisioni. Questo lavoro contiene la metodologia proposta per lo sviluppo di uno strumento che valuta il rischio d’inquinamento del suolo e delle acque sotterranee per terreni industriali, con l'obiettivo di supportare il processo decisionale esistente entro le fasi I e II, avendo come input le informazioni ottenute nella prima. La valutazione si basa sull'interazione tra due indici: L’indice di potenziale pericolo industriale "Id" e l’indice di vulnerabilità idrogeologica intrinseca "Ivul". Il primo è calcolato utilizzando 11 parametri relativi al funzionamento industriale del sito, mentre il secondo è funzione delle caratteristiche idrogeologiche dell'area. Una volta ottenuti i due indici, viene utilizzato un metodo grafico per determinare il rischio di potenziale contaminazione del sito, che può essere classificato come Basso, Medio o Alto. La calibrazione è stata effettuata esaminando 18 progetti in Fase I e II, forniti da una società di consulenza ambientale situata in Italia.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
Tesina_Sebastian_Prieto.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tesina versione finale
Dimensione 1.65 MB
Formato Adobe PDF
1.65 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/146591