Since the early 1980s, when the concept of universities as entrepreneurial entities became accepted (Etzkowitz, 1983; Clark, 1998; Klofsten & Jones-Evans, 2000; Gibb & Hannon, 2006; Perkmann et al 2013; Guerrero et al 2015; Guerrero et al 2016), academic institutions have been widely recognised as a critical source of technological innovation and acclaimed for the entrepreneurial ventures nurtured within their walls (Sonali et al, 2014). Research collaborations with industry, patent applications, idea spin-offs into new firms, entrepreneurial training of highly skilled individuals and incubators are just some of the various activities undertaken by universities to achieve their entrepreneurial aspirations (Slaughter & Leslie, 1997; Shane, 2004; Somsuk & Laosirihongthong, 2014). The rising of complex environments made flexibility, adaptability, strong leadership, and an encouraging ecosystem supportive of entrepreneurial processes essential for the future university (Gibb et al. 2009). New student entrepreneurial initiatives are moving rapidly beyond traditional classroom teaching to experiential learning, which is associated with improved employment outcomes for students (Gosen and Washbush, 2004). Recent researches by Stanford University and Hasso Plattner Institut suggest that the work of design teams can be envisioned as a performative act (designing-as-performance) and that design sessions are a performance of a corpus of behaviours (Edelman, 2019). This research aims at applying these findings to new student ventures instrumenting team dynamics in order to maximize interaction effectiveness. A student startup will be followed for a month for observation and application of Performative Pattern approach within the scrum framework. Hence, it is concluded that the application Performative Patterns training package results in positive outcome and an improved effectiveness in team members interactions. Furthermore, a possible application in the current entrepreneurial educative offer of Politecnico di Milano is proposed.

Sin dagli anni ottanta, da quando venne accettato il concetto di università intese come entità imprenditoriali (Etzkowitz, 1983; Clark, 1998; Klofsten & Jones-Evans, 2000; Gibb & Hannon, 2006; Perkmann et al 2013; Guerrero et al 2015; Guerrero et al 2016), le istituzioni accademiche sono state largamente riconosciute come una sorgente critica di innovazione tecnologica e celebrate per le iniziative imprenditoriali coltivate all’interno delle proprie mura (Sonali et al. 2014). Collaborazioni di ricerca con industrie, presentazione di brevetti, spin-off di ricerca in nuove aziende, apprendimento imprenditoriale di individui altamente qualificati e incubatori sono solo alcune delle diverse attività intraprese dalle università per raggiungere le loro aspirazioni imprenditoriali (Slaughter & Leslie, 1997; Shane, 2004; Somsuk & Laosirihongthong, 2014). La crescita di contesti complessi ha reso essenziali per il futuro dell’università alcuni tratti come flessibilità, adattabilità, forte leadership e un incoraggiante ecosistema a supporto dei processi imprenditoriali (Gibb et al. 2009). Nuove iniziative imprenditoriali studentesche si stanno spostando rapidamente dal tradizionale insegnamento in aula a un apprendimento esperienziale, che è associato a migliorate possibilità di impiego per gli studenti (Gosen and Washbush, 2004). Recenti ricerche dalla Stanford University e dal Hasso Plattner Institut suggeriscono che il lavoro di un team di design può essere concepito come un atto di performance (designing-as-performance) e che le sessioni di progetto sono una performance di un corpus di comportamenti (Edelman, 2019). L’obiettivo di questa ricerca è applicare queste nozioni alle nuove imprese studentesche strumentalizzando le dinamiche di team al fine di massimizzare l’efficacia delle interazioni. Una startup studentesca verrà seguita e osservata per un mese per applicare l’approccio Performative Pattern entro il framework scrum. Infine si conclude che l’applicazione dei training package forniti dai Performative Pattern produce risultati positivi e una maggior efficacia nelle interazioni tra i diversi membri del team. Inoltre, viene proposta una possibile applicazione all’interno dell’attuale offerta formativa imprenditoriale del Politecnico di Milano.

Assessing student startup teams interactions through performative patterns approach

CANU, ANTONIO
2017/2018

Abstract

Since the early 1980s, when the concept of universities as entrepreneurial entities became accepted (Etzkowitz, 1983; Clark, 1998; Klofsten & Jones-Evans, 2000; Gibb & Hannon, 2006; Perkmann et al 2013; Guerrero et al 2015; Guerrero et al 2016), academic institutions have been widely recognised as a critical source of technological innovation and acclaimed for the entrepreneurial ventures nurtured within their walls (Sonali et al, 2014). Research collaborations with industry, patent applications, idea spin-offs into new firms, entrepreneurial training of highly skilled individuals and incubators are just some of the various activities undertaken by universities to achieve their entrepreneurial aspirations (Slaughter & Leslie, 1997; Shane, 2004; Somsuk & Laosirihongthong, 2014). The rising of complex environments made flexibility, adaptability, strong leadership, and an encouraging ecosystem supportive of entrepreneurial processes essential for the future university (Gibb et al. 2009). New student entrepreneurial initiatives are moving rapidly beyond traditional classroom teaching to experiential learning, which is associated with improved employment outcomes for students (Gosen and Washbush, 2004). Recent researches by Stanford University and Hasso Plattner Institut suggest that the work of design teams can be envisioned as a performative act (designing-as-performance) and that design sessions are a performance of a corpus of behaviours (Edelman, 2019). This research aims at applying these findings to new student ventures instrumenting team dynamics in order to maximize interaction effectiveness. A student startup will be followed for a month for observation and application of Performative Pattern approach within the scrum framework. Hence, it is concluded that the application Performative Patterns training package results in positive outcome and an improved effectiveness in team members interactions. Furthermore, a possible application in the current entrepreneurial educative offer of Politecnico di Milano is proposed.
MONTAGNA, FRANCESCA
ARC III - Scuola del Design
16-apr-2019
2017/2018
Sin dagli anni ottanta, da quando venne accettato il concetto di università intese come entità imprenditoriali (Etzkowitz, 1983; Clark, 1998; Klofsten & Jones-Evans, 2000; Gibb & Hannon, 2006; Perkmann et al 2013; Guerrero et al 2015; Guerrero et al 2016), le istituzioni accademiche sono state largamente riconosciute come una sorgente critica di innovazione tecnologica e celebrate per le iniziative imprenditoriali coltivate all’interno delle proprie mura (Sonali et al. 2014). Collaborazioni di ricerca con industrie, presentazione di brevetti, spin-off di ricerca in nuove aziende, apprendimento imprenditoriale di individui altamente qualificati e incubatori sono solo alcune delle diverse attività intraprese dalle università per raggiungere le loro aspirazioni imprenditoriali (Slaughter & Leslie, 1997; Shane, 2004; Somsuk & Laosirihongthong, 2014). La crescita di contesti complessi ha reso essenziali per il futuro dell’università alcuni tratti come flessibilità, adattabilità, forte leadership e un incoraggiante ecosistema a supporto dei processi imprenditoriali (Gibb et al. 2009). Nuove iniziative imprenditoriali studentesche si stanno spostando rapidamente dal tradizionale insegnamento in aula a un apprendimento esperienziale, che è associato a migliorate possibilità di impiego per gli studenti (Gosen and Washbush, 2004). Recenti ricerche dalla Stanford University e dal Hasso Plattner Institut suggeriscono che il lavoro di un team di design può essere concepito come un atto di performance (designing-as-performance) e che le sessioni di progetto sono una performance di un corpus di comportamenti (Edelman, 2019). L’obiettivo di questa ricerca è applicare queste nozioni alle nuove imprese studentesche strumentalizzando le dinamiche di team al fine di massimizzare l’efficacia delle interazioni. Una startup studentesca verrà seguita e osservata per un mese per applicare l’approccio Performative Pattern entro il framework scrum. Infine si conclude che l’applicazione dei training package forniti dai Performative Pattern produce risultati positivi e una maggior efficacia nelle interazioni tra i diversi membri del team. Inoltre, viene proposta una possibile applicazione all’interno dell’attuale offerta formativa imprenditoriale del Politecnico di Milano.
Tesi di laurea Magistrale
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