Due to the confluence of huge social, economic, demographic and technological changes, humanitarian actors find themselves facing crisis of growing scale, duration and complexity, and are struggling to remain relevant by providing assistance to everyone in need. This is why an increasing number of practitioners within the sector started to explore the concept of humanitarian innovation, drawing upon private sector’s practices. The same need of adopting new approaches to development and innovation has emerged also in the private, public and other nonprofit sectors, where more and more design is recognised as a potential answer to this necessity. Many are the theoretical and empirical studies in the service design literature that describe more or less protracted processes of design knowledge transfer. However, none of these studies has focused on the humanitarian field yet. This thesis aims to put this gap forward: through an action research approach it has explored the potential advantages and difficulties of introducing and embedding service design to a humanitarian organisation, from the perspective of both the organisational staff and the service designer, and in a way that would make the organisation gradually develop the ability to exploit the acquired design capability. Starting from the analysis of the humanitarian system, and passing through the understanding and the definition of the design knowledge dimensions that include the so-called design attitude, the study evolved into a service design project which was conducted in collaboration with the Barcelona Operational Centre of Médecins Sans Frontières, an international humanitarian NGO. The first contribution of this study is the analysis of humanitarian innovation and humanitarian design state of the art, based on the review of both the humanitarian and the design literature. Another contribution is the understanding of the traits of the aforementioned design attitude (still based on the literature) and the observation of their development through the service design knowledge transfer process: most studies of this kind indeed, tend to focus on methods and tools. Finally, although it does not claim to be a complete study, this thesis points out a spot which still needs to be explored and represents a starting point for understanding how the humanitarian sector could organically integrate service design capability and how it could get benefits from exploiting it.

A fronte di continui e radicali cambiamenti sociali, economici, demografici e tecnologici in atto, i vari attori del sistema umanitario si trovano a fronteggiare crisi di crescente scala, durata e complessità, faticando così a rimanere efficaci nel fornire assistenza a tutti coloro che ne avrebbero bisogno. Per questo motivo un numero sempre maggiore di professionisti del settore ha cominciato ad esplorare il concetto di “innovazione umanitaria”, a partire dalle pratiche d’innovazione in atto nel settore privato. Lo stesso bisogno di nuovi approcci per continuare ad evolversi ed innovare si riscontra nel settore privato, come nel pubblico e nel no profit; sempre più il design viene riconosciuto come una possibile risposta a questa necessità. La letteratura sul service design conta varie ricerche che studiano e analizzano processi di trasferimento delle competenze di service design; tuttavia, fino ad ora nessuno di questi studi ha preso in esame il settore umanitario. La tesi ha l’intento di sottolineare questa mancanza; inoltre, attraverso un approccio di ricerca-azione esplora potenziali benefici e difficoltà associabili all’introduzione ed integrazione del service design in un’organizzazione umanitaria, sia dal punto vista del personale che del designer, con una particolare attenzione al fatto che un’organizzazione deve poter sviluppare gradualmente la capacità di utilizzare e trarre vantaggio dalle competenze acquisite. Lo studio parte dall’analisi del sistema umanitario e, passando per la definizione del design come ambito di conoscenze declinato in tutte le sue dimensioni, inclusa la mentalità che solitamente caratterizza la figura del designer, sfocia in un progetto di service design condotto in collaborazione con il Centro Operativo di Barcellona di Medici Senza Frontiere, nota ONG umanitaria internazionale. Uno dei principali contributi di questa tesi consiste nell’analisi dello stato dell’arte dell’innovazione e del design in ambito umanitario, basata su fonti appartenenti sia al settore umanitario che a quello del design. Un altro elemento chiave è l’esplorazione, anche in questo caso basata sulla letteratura esistente, delle dimensioni che caratterizzano la già menzionata mentalità del designer, nonché lo studio del loro progressivo sviluppo nel corso del processo di trasferimento delle competenze di service design: molti degli studi di questo tipo tendono infatti a focalizzarsi su metodi e strumenti. Per concludere, sebbene non abbia la pretesa di essere una ricerca completa, questa tesi identifica un’area di ricerca ancora inesplorata e rappresenta un punto di partenza per comprendere come il settore umanitario potrebbe integrare in modo organico le competenze del service design e trarre beneficio da tale integrazione.

Bridging the gap between service design and humanitarian aid. How to support humanitarian actors in growing design capabilities

Della MORTE, VERONICA
2017/2018

Abstract

Due to the confluence of huge social, economic, demographic and technological changes, humanitarian actors find themselves facing crisis of growing scale, duration and complexity, and are struggling to remain relevant by providing assistance to everyone in need. This is why an increasing number of practitioners within the sector started to explore the concept of humanitarian innovation, drawing upon private sector’s practices. The same need of adopting new approaches to development and innovation has emerged also in the private, public and other nonprofit sectors, where more and more design is recognised as a potential answer to this necessity. Many are the theoretical and empirical studies in the service design literature that describe more or less protracted processes of design knowledge transfer. However, none of these studies has focused on the humanitarian field yet. This thesis aims to put this gap forward: through an action research approach it has explored the potential advantages and difficulties of introducing and embedding service design to a humanitarian organisation, from the perspective of both the organisational staff and the service designer, and in a way that would make the organisation gradually develop the ability to exploit the acquired design capability. Starting from the analysis of the humanitarian system, and passing through the understanding and the definition of the design knowledge dimensions that include the so-called design attitude, the study evolved into a service design project which was conducted in collaboration with the Barcelona Operational Centre of Médecins Sans Frontières, an international humanitarian NGO. The first contribution of this study is the analysis of humanitarian innovation and humanitarian design state of the art, based on the review of both the humanitarian and the design literature. Another contribution is the understanding of the traits of the aforementioned design attitude (still based on the literature) and the observation of their development through the service design knowledge transfer process: most studies of this kind indeed, tend to focus on methods and tools. Finally, although it does not claim to be a complete study, this thesis points out a spot which still needs to be explored and represents a starting point for understanding how the humanitarian sector could organically integrate service design capability and how it could get benefits from exploiting it.
ARC III - Scuola del Design
16-apr-2019
2017/2018
A fronte di continui e radicali cambiamenti sociali, economici, demografici e tecnologici in atto, i vari attori del sistema umanitario si trovano a fronteggiare crisi di crescente scala, durata e complessità, faticando così a rimanere efficaci nel fornire assistenza a tutti coloro che ne avrebbero bisogno. Per questo motivo un numero sempre maggiore di professionisti del settore ha cominciato ad esplorare il concetto di “innovazione umanitaria”, a partire dalle pratiche d’innovazione in atto nel settore privato. Lo stesso bisogno di nuovi approcci per continuare ad evolversi ed innovare si riscontra nel settore privato, come nel pubblico e nel no profit; sempre più il design viene riconosciuto come una possibile risposta a questa necessità. La letteratura sul service design conta varie ricerche che studiano e analizzano processi di trasferimento delle competenze di service design; tuttavia, fino ad ora nessuno di questi studi ha preso in esame il settore umanitario. La tesi ha l’intento di sottolineare questa mancanza; inoltre, attraverso un approccio di ricerca-azione esplora potenziali benefici e difficoltà associabili all’introduzione ed integrazione del service design in un’organizzazione umanitaria, sia dal punto vista del personale che del designer, con una particolare attenzione al fatto che un’organizzazione deve poter sviluppare gradualmente la capacità di utilizzare e trarre vantaggio dalle competenze acquisite. Lo studio parte dall’analisi del sistema umanitario e, passando per la definizione del design come ambito di conoscenze declinato in tutte le sue dimensioni, inclusa la mentalità che solitamente caratterizza la figura del designer, sfocia in un progetto di service design condotto in collaborazione con il Centro Operativo di Barcellona di Medici Senza Frontiere, nota ONG umanitaria internazionale. Uno dei principali contributi di questa tesi consiste nell’analisi dello stato dell’arte dell’innovazione e del design in ambito umanitario, basata su fonti appartenenti sia al settore umanitario che a quello del design. Un altro elemento chiave è l’esplorazione, anche in questo caso basata sulla letteratura esistente, delle dimensioni che caratterizzano la già menzionata mentalità del designer, nonché lo studio del loro progressivo sviluppo nel corso del processo di trasferimento delle competenze di service design: molti degli studi di questo tipo tendono infatti a focalizzarsi su metodi e strumenti. Per concludere, sebbene non abbia la pretesa di essere una ricerca completa, questa tesi identifica un’area di ricerca ancora inesplorata e rappresenta un punto di partenza per comprendere come il settore umanitario potrebbe integrare in modo organico le competenze del service design e trarre beneficio da tale integrazione.
Tesi di laurea Magistrale
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