Capire un tubo : le potenzialità del gioco da tavolo. Tubolink

"The world is beautiful because it is varied" ... But nowadays we notice how this expression is still current? Do we have the ability to perceive the differences, the functioning and the principles of what surrounds us? In a highly technological age like the one in which we find ourselves, it is simply necessary to access the internet browser of our smartphone and in any search engine type in our query, scroll through the millions of results, open some and here, after a few minutes, we get what we were looking for! A real play ... yes but not for children! The current generation of children has been exposed to new technologies since birth so as to be called a digital native generation. This so-called smartphone generation does not have a clear distinction between technological and traditional toys, neither does it side with one side nor the other in the debate that for a couple of years now has inspired the toy world: digital, analogue or hybrid? It is adults who are faced with this choice, concerned about the negative impact that exposure to these new technological means could have on their children. And it is precisely in this direction that the development of this addressed thesis is inserted, through the design of a board game. One day, during my usual routine of urban travel, raising my head from my smartphone I noticed a recurring element: the tube. Downpipes, light poles, road signs, bus docks, handrails etc. The versatility of this element has allowed me to identify it immediately and intuitively as the physical object able to favor the exploration of the world.

“Il mondo è bello perché vario”… Ma al giorno d’oggi ci accorgiamo di quanto questa espressione sia ancora attuale? Abbiamo la capacità di percepire le differenze, il funzionamento e i principi di ciò che ci circonda? In un’epoca altamente tecnologica come quella in cui ci troviamo basta semplicemente accedere al browser internet del nostro smartphone e in qualsiasi motore di ricerca digitare il nostro quesito, scorrere tra i milioni di risultati, aprirne qualcuno ed ecco che, dopo pochi minuti, otteniamo quello che cercavamo! Un vero e proprio gioco da ragazzi…si ma non per bambini! L’attuale generazione di bambini è stata esposta alle nuove tecnologie fin dalla nascita tanto da potere essere definita una generazione nativa digitale. Questa cosiddetta smartphone generation non ha chiara la distinzione tra giocattolo tecnologico e tradizionale, non si schiera ne da una parte ne dall’altra nel dibattito che da un paio d’anni a questa parte anima il mondo del giocattolo: digitale, analogico o ibrido? Sono gli adulti a trovarsi di fronte a questa scelta, preoccupati dell’impatto negativo che l’esposizione a questi nuovi mezzi tecnologici potrebbe avere sui loro bambini. Ed è proprio in questa direzione che si inserisce lo sviluppo di questa tesi indirizzata, attraverso la progettazione di un gioco da tavolo. Un giorno, durante la mia consueta routine di spostamenti urbani, alzando la testa dallo smartphone non ho potuto fare a meno di notare un elemento ricorrente: il tubo. Pluviali, pali della luce, cartelli stradali, banchine degli autobus, corrimano ecc. La versatilità di questo elemento mi ha permesso di identificarlo immediatamente ed intuitivamente come l’oggetto fisico in grado di favorire l’esplorazione del mondo.