Design as a pushing tool to address political-environmental issues. If we gave new life to disgusting material such as cigarettes butts, could we push it to be recognized as special rubbish and then collect and recycle it as “end of waste”? Smoking is not only dangerous for health, but it has also polluting consequences to the environment. Usually the focus regarding waste is on plastic garbage in the Pacific Ocean, however few people know that cigarette butts are the first polluting waste spread into the environment, especially in the World’s seas. Even when we talk about smoking vice, the focus is on health problems caused by cigarette, instead, it is as much important to talk about cigarette butts pollution. In fact, just only one cigarette butt contaminates one liter of water becoming a lethal concentration for exposed fishes. Despite anti-smoking campaigns, Italian laws that ban throwing smoking butts in soil, drains, waters and recently also the ban to smoke in beaches, people still smoke, and still throw their butts randomly everywhere. So, it is necessary to propose solutions in order to not have cigarette butts spread into the environment, but instead to treat it as a special and dangerous waste. The aim of this thesis is to experiment directly with butts matter through a DIY approach, working on this waste transforming it, to understand the potential of this material and its further possibilities. Giving new life to this waste aims to push governments and tobacco industry to take responsibility on this waste, it also gives the possibility, in a future, to reintegrate this material in a circular system. This should happen, in order to push also people to assume a more conscious spirit about this issue making them differentiate butts in the same way as plastic, aluminium, paper etc. In conclusion, through design activism and material activism it is exploited lateral thinking and creativity to offer alternative solutions to these environmental issues.

Design come strumento di spinta per affrontare questioni politico-ambientali. Se riuscissimo a dare una nuova vita ad un materiale ripugnante ed inquinante come il mozzicone di sigaretta, potrebbe essere riconosciuto come rifiuto speciale e quindi essere raccolto in maniera differenziata ed in seguito riciclato come “end of waste”? Fumare non è solo pericoloso per la salute, ma ha anche delle conseguenze inquinanti per l’ambiente. Spesso l’attenzione sui rifiuti è focalizzata sulla plastica e nello specifico, sulle isole di Plastica degli oceani, ma in pochi sanno che i mozziconi di sigaretta sono il primo rifiuto inquinante abbandonato nell’ambiente e specialmente nei mari di tutto il mondo. Quando invece si parla del vizio del fumo, l’attenzione viene focalizzata sui problemi di salute che esso causa, ma sarebbe altrettanto importante parlare dell’inquinamento dovuto ai mozziconi di sigaretta. Infatti, un solo filtro di sigaretta può contaminare un litro d’acqua, diventando un concentrato letale per i pesci esposti ad esso. Nonostante le campagne anti-fumo, le leggi che vietano di gettare i rifiuti da fumo a terra, negli scoli, nei corsi d’acqua e più recentemente anche il divieto di fumare nelle spiagge, la gente continua a fumare, ma soprattutto continua a gettare i mozziconi ovunque capiti. Quindi, è necessario proporre soluzioni in modo che i filtri di sigaretta non vengano gettati nell’ambiente ma piuttosto che vengano trattati come rifiuto speciale e pericoloso quali sono. Quindi, l’obiettivo di questa tesi è quello di sperimentare direttamente sui filtri di sigaretta con un approccio fai-da-te, per capire il potenziale di questo materiale e le sue ulteriori possibilità. Dare nuova vita a questo rifiuto creerebbe la possibilità, in futuro, di reintegrare questo materiale in un sistema di riciclo. Ciò dovrebbe accadere, in modo da spingere anche le persone ad avere più coscienza riguardo questo argomento, così da differenziare i filtri nella raccolta di casa allo stesso modo di plastica, alluminio, carta ecc. In conclusione, attraverso il design e material activism viene sfruttata la creatività e il pensiero laterale per offrire soluzioni alternative a questioni ambientali.

Butts ocean. Thank you for smoking

GIORGIANI, CAROLINA
2017/2018

Abstract

Design as a pushing tool to address political-environmental issues. If we gave new life to disgusting material such as cigarettes butts, could we push it to be recognized as special rubbish and then collect and recycle it as “end of waste”? Smoking is not only dangerous for health, but it has also polluting consequences to the environment. Usually the focus regarding waste is on plastic garbage in the Pacific Ocean, however few people know that cigarette butts are the first polluting waste spread into the environment, especially in the World’s seas. Even when we talk about smoking vice, the focus is on health problems caused by cigarette, instead, it is as much important to talk about cigarette butts pollution. In fact, just only one cigarette butt contaminates one liter of water becoming a lethal concentration for exposed fishes. Despite anti-smoking campaigns, Italian laws that ban throwing smoking butts in soil, drains, waters and recently also the ban to smoke in beaches, people still smoke, and still throw their butts randomly everywhere. So, it is necessary to propose solutions in order to not have cigarette butts spread into the environment, but instead to treat it as a special and dangerous waste. The aim of this thesis is to experiment directly with butts matter through a DIY approach, working on this waste transforming it, to understand the potential of this material and its further possibilities. Giving new life to this waste aims to push governments and tobacco industry to take responsibility on this waste, it also gives the possibility, in a future, to reintegrate this material in a circular system. This should happen, in order to push also people to assume a more conscious spirit about this issue making them differentiate butts in the same way as plastic, aluminium, paper etc. In conclusion, through design activism and material activism it is exploited lateral thinking and creativity to offer alternative solutions to these environmental issues.
ARC III - Scuola del Design
16-apr-2019
2017/2018
Design come strumento di spinta per affrontare questioni politico-ambientali. Se riuscissimo a dare una nuova vita ad un materiale ripugnante ed inquinante come il mozzicone di sigaretta, potrebbe essere riconosciuto come rifiuto speciale e quindi essere raccolto in maniera differenziata ed in seguito riciclato come “end of waste”? Fumare non è solo pericoloso per la salute, ma ha anche delle conseguenze inquinanti per l’ambiente. Spesso l’attenzione sui rifiuti è focalizzata sulla plastica e nello specifico, sulle isole di Plastica degli oceani, ma in pochi sanno che i mozziconi di sigaretta sono il primo rifiuto inquinante abbandonato nell’ambiente e specialmente nei mari di tutto il mondo. Quando invece si parla del vizio del fumo, l’attenzione viene focalizzata sui problemi di salute che esso causa, ma sarebbe altrettanto importante parlare dell’inquinamento dovuto ai mozziconi di sigaretta. Infatti, un solo filtro di sigaretta può contaminare un litro d’acqua, diventando un concentrato letale per i pesci esposti ad esso. Nonostante le campagne anti-fumo, le leggi che vietano di gettare i rifiuti da fumo a terra, negli scoli, nei corsi d’acqua e più recentemente anche il divieto di fumare nelle spiagge, la gente continua a fumare, ma soprattutto continua a gettare i mozziconi ovunque capiti. Quindi, è necessario proporre soluzioni in modo che i filtri di sigaretta non vengano gettati nell’ambiente ma piuttosto che vengano trattati come rifiuto speciale e pericoloso quali sono. Quindi, l’obiettivo di questa tesi è quello di sperimentare direttamente sui filtri di sigaretta con un approccio fai-da-te, per capire il potenziale di questo materiale e le sue ulteriori possibilità. Dare nuova vita a questo rifiuto creerebbe la possibilità, in futuro, di reintegrare questo materiale in un sistema di riciclo. Ciò dovrebbe accadere, in modo da spingere anche le persone ad avere più coscienza riguardo questo argomento, così da differenziare i filtri nella raccolta di casa allo stesso modo di plastica, alluminio, carta ecc. In conclusione, attraverso il design e material activism viene sfruttata la creatività e il pensiero laterale per offrire soluzioni alternative a questioni ambientali.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/146956