The objective of this research is the definition of a new strategy and enhancement of the local building tradition of the Latin American regions. The case study is located in the city of San Juan, Cuyo region, located west of Argentina. This landscape, until the earthquake of 1944, was predominantly characterized by typical adobe buildings (traditional raw earth brick). After the catastrophe, the city suffered a temporal fracture, passing in a few years, during reconstruction, from a traditionally colonial aspect to a modernist one, imported from the most industrialized countries. The overbearing inclusion of new construction techniques has eradicated the local building tradition by creating an ambiguous environment where the economically richer "center" concentrates the buildings predominantly in reinforced concrete with anti-seismic devices, while in the "periphery", economically and socially weaker , there are several self-built buildings in raw earth. The loss of traditional constructive culture means that these spontaneous constructions are not adequately reinforced, unlike what is usually done with cement, increasing, in the event of an earthquake, the risk of mortality for those who live there. The study proposes the re-use of raw earth as a building material by inserting it into an educational context such as the Islas Malvinas University Campus of the Universidad Nacional de San Juan. The choice of the context has the precise purpose of creating a close relationship between institution and citizenship so as to promote the teaching of the correct construction techniques and find again that ancient relationship that linked the architecture to the place.

L’obiettivo di questa ricerca è la definizione di una nuova strategia e valorizzazione della tradizione costruttiva locale delle regioni Latino Americane. Il caso studio si localizza nella città di San Juan, regione di Cuyo, posizionato a ovest dell’Argentina. Questo paesaggio, fino al terremoto del 1944, era caratterizzato prevalentemente da tipiche costruzioni in adobe (tradizionale mattone in terra cruda). Dopo la catastrofe la città ha subito una frattura temporale passando in pochi anni, durante la ricostruzione, da un aspetto tradizionalmente coloniale ad una modernista, importata dai paesi più industrializzati. L’inserimento prepotente di nuove tecniche costruttive ha sradicato la tradizione costruttiva locale generando un ambiente ambiguo dove il “centro”, economicamente più ricco, concentra gli edifici prevalentemente in cemento armato con accorgimenti antisismici, mentre nella “periferia”, economicamente e socialmente più debole, si trovano svariati edifici in terra cruda auto costruite. La perdita della cultura costruttiva tradizionale fa si che queste costruzioni spontanee non siano adeguatamente rinforzate, a differenza di quanto si suole fare con il cemento, aumentando, in caso di sisma, il rischio di mortalità per chi li abita. Lo studio propone il riutilizzo della terra cruda come materiale da costruzione inserendolo all’interno di un contesto educativo come il Campus Universitario Islas Malvinas dell’Universidad Nacional di San Juan. La scelta del contesto ha il preciso scopo di creare una stretta relazione tra istituzione e cittadinanza così da promuovere l’insegnamento delle corrette tecniche costruttive e ritrovare quell’antica relazione che legava le architetture al luogo.

Un paesaggio di terra: costruzioni sismo-resistenti in terra cruda per l'ampliamento del campus universitario di San Juan, Argentina. Un paisaje de tierra : construcciones sismo-resistentes en tierra cruda por un proyecto de ampliación del campus universitario de San Juan, Argentina

DECIMA, NICOLAS
2017/2018

Abstract

The objective of this research is the definition of a new strategy and enhancement of the local building tradition of the Latin American regions. The case study is located in the city of San Juan, Cuyo region, located west of Argentina. This landscape, until the earthquake of 1944, was predominantly characterized by typical adobe buildings (traditional raw earth brick). After the catastrophe, the city suffered a temporal fracture, passing in a few years, during reconstruction, from a traditionally colonial aspect to a modernist one, imported from the most industrialized countries. The overbearing inclusion of new construction techniques has eradicated the local building tradition by creating an ambiguous environment where the economically richer "center" concentrates the buildings predominantly in reinforced concrete with anti-seismic devices, while in the "periphery", economically and socially weaker , there are several self-built buildings in raw earth. The loss of traditional constructive culture means that these spontaneous constructions are not adequately reinforced, unlike what is usually done with cement, increasing, in the event of an earthquake, the risk of mortality for those who live there. The study proposes the re-use of raw earth as a building material by inserting it into an educational context such as the Islas Malvinas University Campus of the Universidad Nacional de San Juan. The choice of the context has the precise purpose of creating a close relationship between institution and citizenship so as to promote the teaching of the correct construction techniques and find again that ancient relationship that linked the architecture to the place.
BORDOGNACO, ENRICO
BONVECCHI, LILIANA
BRIGHENTI, TOMMASO
IAROSSI, MARIA POMPEIANA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
15-apr-2019
2017/2018
L’obiettivo di questa ricerca è la definizione di una nuova strategia e valorizzazione della tradizione costruttiva locale delle regioni Latino Americane. Il caso studio si localizza nella città di San Juan, regione di Cuyo, posizionato a ovest dell’Argentina. Questo paesaggio, fino al terremoto del 1944, era caratterizzato prevalentemente da tipiche costruzioni in adobe (tradizionale mattone in terra cruda). Dopo la catastrofe la città ha subito una frattura temporale passando in pochi anni, durante la ricostruzione, da un aspetto tradizionalmente coloniale ad una modernista, importata dai paesi più industrializzati. L’inserimento prepotente di nuove tecniche costruttive ha sradicato la tradizione costruttiva locale generando un ambiente ambiguo dove il “centro”, economicamente più ricco, concentra gli edifici prevalentemente in cemento armato con accorgimenti antisismici, mentre nella “periferia”, economicamente e socialmente più debole, si trovano svariati edifici in terra cruda auto costruite. La perdita della cultura costruttiva tradizionale fa si che queste costruzioni spontanee non siano adeguatamente rinforzate, a differenza di quanto si suole fare con il cemento, aumentando, in caso di sisma, il rischio di mortalità per chi li abita. Lo studio propone il riutilizzo della terra cruda come materiale da costruzione inserendolo all’interno di un contesto educativo come il Campus Universitario Islas Malvinas dell’Universidad Nacional di San Juan. La scelta del contesto ha il preciso scopo di creare una stretta relazione tra istituzione e cittadinanza così da promuovere l’insegnamento delle corrette tecniche costruttive e ritrovare quell’antica relazione che legava le architetture al luogo.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/146964