Regenerating urban space : acupuncture planning in Deir El-Balah refugee camp

Gaza strip hosts refugee camps that existed since the 1948 war and have evolved over the past seven decades. They are no longer temporary, rather, settlement with a complex urban history. These societies face the same problems faced by the citizens of Gaza strip manifested in the lack of services and infrastructure, unemployment, security issues and many more. In addition, the inhabitants of the camps suffer from the limited access to public education and health services, the inability to own land or run a business due to being registered as refugees and the lack of governmental or political representation within hosting cities- necessary to achieve any real solutions to their current situation. Deir El-Balah Refugee Camp, located at the coast of the old Palestinian town bearing the same name, is considered one of the densely populated human settlements in the world. Deir El-Balah has been facing urban takeover by the city in an attempt to reinforce its historic connection with the Mediterranean Sea. A disproportionate effect of poverty and war on the women of Gaza has led to the creation of a number of women centers across the Strip. The town of Deir El-Balah is one of the most impoverished towns of Gaza and is not served by any of the existing centers. This Compositional experience aims to regenerate the urban space around chosen prominent axes and nodes to improve the standard of living. The approach includes using materials relating specifically to the inhabitants of the camp to create congregational plazas, pavilions and community centers. The Design of the Women center aims to build the facade of the main street and welcome the camp inhabitants to the link between camp and town.

La Striscia di Gaza ospita campi profughi dal conflitto Arabo-Israeliano del 1948. Campi che si sono sviluppati per tutta la seconda metà del XX secolo fino ai giorni d’oggi trasformandosi da situazioni abitative temporanee in insediamenti permanenti con un complesso passato urbano. I rifugiati palestinesi oltre a dover affrontare tutte le difficoltà comuni per gli abitanti della Striscia di Gaza come mancanza di servizi e infrastrutture, disoccupazione, mancanza di stabilità politica e molto altro, hanno avuto un accesso limitato all’istruzione, al sistema sanitario, alla mancanza di possibilità di avere una proprietà e avviare qualsiasi tipo di attività per il loro stato politico di rifugiati. La loro condizione è stata aggravata dalla totale mancanza di politiche governative o territoriali di rappresentazione e dialogo con le città limitrofe. Il campo profughi di Deir el-Balah, sorto sulla costa della antica città palestinese che porta lo stesso nome, è considerata uno degli insediamenti più densamente popolato al mondo. Il fenomeno della conurbazione sta interessando il campo grazie al rinforzo di uno storico asse che attraversa il campo e collega la città di Deir el-Balah con la costa mediterranea. L’instabilità sociale e politica, la guerra e la povertà hanno portato alla creazione di numerosi Centri per le donne in tutta la Striscia di Gaza, la città di Deir El-Balah è tra le più povere della Palestina e non servita da nessun Centro già presente. Queste premesse hanno portato alla progettazione di spazi urbani lungo l’importante asse e intersezioni come possibilità di rigenerazione del tessuto urbano e miglioramento della qualità di vita. La proposta progettuale include l’impiego di materiali reperibili e largamente utilizzati nel campo per la creazione di piazza, padiglioni e centri comunitari. La progettazione del Centro per le Donne si pone l’obiettivo di terminare la facciata stradale e permettere agli abitanti del campo di avere una porta di accesso all’asse che collega il campo alla città.