It is known that Sicily is a land characterized by many economic, productive and socio-cultural problems, but it is also one of the richest regions in terms of natural resources being, by extension, the most biological region of Europe. In this sense, Sicily can be considered as a land of abundance due to the enormous quantity of renewable resources present on the island. Current European policies, focused on the promotion and dissemination of the Circular and Bio Economy, based on the re-use of biological scrap and waste in the production cycle, would be particularly suitable for the development of a Sicilian economy capable of integrating economic, environmental and social growth. Among the numerous organic surpluses available to Sicily, the beached residues of Posidonia oceanica, with its 22,500 tons deposited on the Sicilian coast each year (and a removal and disposal cost of approximately 3,600,000 euros), represent a big problem of difficult management for municipal administrations. Based on this scenario, a design-oriented territorial development model was designed in order to enhance the beached residues of oceanic posidonia in new sustainable bioplastics. This operation has allowed the recovery of a material that has always been considered a waste and its consequent transformation into a resource, allowing a high ethical, ecological and social value to products done with this new material. This new strategy triggers win-win relationships between individuals, local administrations and businesses for the actors involved, guaranteeing economic and environmental benefits for the entire territory. Participation and collaboration thus become the two distinctive elements of this paradigm shift, where the territory and its physical, human and natural resources are the true creators of this innovative and environmental development. An innovation that drives us to rethink the way we do business as it is now considered.

Si sa che la Sicilia è una terra caratterizzata da tanti problemi economici, produttivi e di carattere socio culturale, ma è, anche, una delle regioni più ricche in termini di risorse naturali essendo, per estensione, la regione più biologica d’Europa. In quest’accezione, la Sicilia può essere considerata come terra di abbondanza per l’enorme quantità di risorse rinnovabili presenti sull’isola. Le attuali politiche europee, incentrate sulla promozione e diffusione della Circular e Bio Economy, basate sul riutilizzo nel ciclo produttivo di scarti e rifiuti di origine biologica, sarebbero particolarmente adatte allo sviluppo di un’economia siciliana capace di integrare crescita economica, ambientale e sociale. Tra le numerose eccedenze organiche di cui la Sicilia dispone, i residui spiaggiati di posidonia oceanica, con le sue 22.500 tonnellate che si depositano sulle coste siciliane ogni anno (e una spesa di rimozione e smaltimento di circa 3.600.000 euro), rappresentano un grosso problema di difficile gestione per le amministrazioni comunali. Sulla base di questo scenario, è stato progettato un modello di sviluppo territoriale design-oriented allo scopo di valorizzare i residui spiaggiati di posidonia oceanica in nuove materie prime sostenibili. Quest’operazione ha permesso il recupero di un materiale considerato da sempre un rifiuto e la sua conseguente trasformazione in risorsa garantendo, ai prodotti realizzati con il nuovo materiale, un alto valore etico, ecologico e sociale. Questa nuova strategia innesca, per gli attori coinvolti, rapporti win-win tra privati, amministrazioni locali e imprese, garantendo benefici economici e ambientali per l’intero territorio. Partecipazione e collaborazione diventano così i due elementi distintivi di questo cambio di paradigma, dove il territorio e le sue risorse fisiche, umane e naturali sono i veri artefici di questo sviluppo innovativo e ambientale. Un’innovazione che ci spinge a ripensare il modo di fare impresa così come adesso è considerata.

Organic Sicily : grows from nature. Modello integrato di sviluppo territoriale volto al recupero e alla valorizzazione dei residui spiaggiati di Posidonia Oceanica

GUARRASI, FABRIZIO
2017/2018

Abstract

It is known that Sicily is a land characterized by many economic, productive and socio-cultural problems, but it is also one of the richest regions in terms of natural resources being, by extension, the most biological region of Europe. In this sense, Sicily can be considered as a land of abundance due to the enormous quantity of renewable resources present on the island. Current European policies, focused on the promotion and dissemination of the Circular and Bio Economy, based on the re-use of biological scrap and waste in the production cycle, would be particularly suitable for the development of a Sicilian economy capable of integrating economic, environmental and social growth. Among the numerous organic surpluses available to Sicily, the beached residues of Posidonia oceanica, with its 22,500 tons deposited on the Sicilian coast each year (and a removal and disposal cost of approximately 3,600,000 euros), represent a big problem of difficult management for municipal administrations. Based on this scenario, a design-oriented territorial development model was designed in order to enhance the beached residues of oceanic posidonia in new sustainable bioplastics. This operation has allowed the recovery of a material that has always been considered a waste and its consequent transformation into a resource, allowing a high ethical, ecological and social value to products done with this new material. This new strategy triggers win-win relationships between individuals, local administrations and businesses for the actors involved, guaranteeing economic and environmental benefits for the entire territory. Participation and collaboration thus become the two distinctive elements of this paradigm shift, where the territory and its physical, human and natural resources are the true creators of this innovative and environmental development. An innovation that drives us to rethink the way we do business as it is now considered.
DEL CURTO, BARBARA
FARÈ, SILVIA
ARC III - Scuola del Design
16-apr-2019
2017/2018
Si sa che la Sicilia è una terra caratterizzata da tanti problemi economici, produttivi e di carattere socio culturale, ma è, anche, una delle regioni più ricche in termini di risorse naturali essendo, per estensione, la regione più biologica d’Europa. In quest’accezione, la Sicilia può essere considerata come terra di abbondanza per l’enorme quantità di risorse rinnovabili presenti sull’isola. Le attuali politiche europee, incentrate sulla promozione e diffusione della Circular e Bio Economy, basate sul riutilizzo nel ciclo produttivo di scarti e rifiuti di origine biologica, sarebbero particolarmente adatte allo sviluppo di un’economia siciliana capace di integrare crescita economica, ambientale e sociale. Tra le numerose eccedenze organiche di cui la Sicilia dispone, i residui spiaggiati di posidonia oceanica, con le sue 22.500 tonnellate che si depositano sulle coste siciliane ogni anno (e una spesa di rimozione e smaltimento di circa 3.600.000 euro), rappresentano un grosso problema di difficile gestione per le amministrazioni comunali. Sulla base di questo scenario, è stato progettato un modello di sviluppo territoriale design-oriented allo scopo di valorizzare i residui spiaggiati di posidonia oceanica in nuove materie prime sostenibili. Quest’operazione ha permesso il recupero di un materiale considerato da sempre un rifiuto e la sua conseguente trasformazione in risorsa garantendo, ai prodotti realizzati con il nuovo materiale, un alto valore etico, ecologico e sociale. Questa nuova strategia innesca, per gli attori coinvolti, rapporti win-win tra privati, amministrazioni locali e imprese, garantendo benefici economici e ambientali per l’intero territorio. Partecipazione e collaborazione diventano così i due elementi distintivi di questo cambio di paradigma, dove il territorio e le sue risorse fisiche, umane e naturali sono i veri artefici di questo sviluppo innovativo e ambientale. Un’innovazione che ci spinge a ripensare il modo di fare impresa così come adesso è considerata.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/146991