Quartiere Niguarda. Recupero del patrimonio pubblico per un sistema di coesione sociale

The carried out work aims at suggesting a possible solution for the improvements of the vacant or underused public property of the Niguarda district so that its identity and features could be preserved and its potential fully exploited. The suburb has always been overshadowed by the city centre but this is not a reason to underestimate its potential. This project is based on an announcement published by Comune di Milano: it aims at the implementation of a system in which the whole neighborhood is involved and gives particular care to vulnerable users such as the unemployed people between 18 and 30 years of age who are ensured with a temporary house while they are looking for a steady job at the condition that they perform neighborhood solidarity activities. Before focusing on each apartment, it is important to work on a urban level first, so that a central idea made of a cycle and pedestrian path which holds together three attractor poles (a library, a market and a motor pool) can be created together with four different types of vacant apartments designed for four different types of young users. These apartments are strictly developed based on their users as far as the inner division of the spaces and the furniture are concerned: the private and communal areas are balanced so that the tenants can have the chance to interact and eventually develop shared initiatives in order to find a steady job and live in a standard apartment in the future.

Il lavoro svolto ha come obiettivo quello di suggerire un’ipotesi per la riqualifica del patrimonio pubblico, sfitto o poco sfruttato, del quartiere Niguarda, in modo da conservarne l’identità e le caratteristiche e sfruttarne le potenzialità. La periferia è sempre stata messa in secondo piano dal centro città, ma non per questo motivo vale la pena trascurare le possibilità che presenta. Partendo da un bando del comune di Milano, il progetto punta alla realizzazione di un sistema che coinvolga tutto il quartiere e che presti particolare attenzione a un’utenza fragile come quella dei giovani tra i 18 e i 30 anni con rilevanti difficoltà di occupazione, garantendo loro una residenza temporanea in attesa di un lavoro stabile e in cambio di servizi svolti in ambito di vicinato solidale. Per sviluppare tale tema è importante, prima di scendere alla scala della singola abitazione, lavorare a livello urbano, per creare un filo conduttore nel quartiere, dato da un percorso ciclopedonale che tiene a sistema tre poli attrattori – una biblioteca, un mercato e un’autorimessa – e quattro tipologie di alloggi sfitti destinati a quattro diverse categorie di giovani utenti. Tali alloggi sono concepiti in stretta relazione ai diversi destinatari, per distribuzione e complementi di arredo, bilanciando spazi privati e spazi di condivisione, in modo da garantire loro la possibilità di interagire ed eventualmente sviluppare iniziative condivise con l’obiettivo futuro di ottenere un’occupazione stabile e un alloggio a canone standard.