The obvious problems related to displaced and the difficulty arising from the comparison with such a delicate theme were the stimulus to develop "Aida"; a project that for many aspects can be classified within the social design. "Aida" is a modular space; A non-place transformed into a neo-place of dignity. "Aida" stems from the reflection on the English term "aid" which means help and support. From the assonance with the English term "aid" is transformed into "Aida", proper name of female person. The use of a proper name confers a specific identity on the form, characterizes it, identifies it and makes it immediately more welcoming. "Aida" therefore assumes the typical characteristics of a person who dedicates his life to support and the most distressed people.

Gli evidenti problemi legati ai displaced e la difficoltà sorta dal confronto con un tema così delicato sono stati lo stimolo per sviluppare un “Aida”; un progetto che molti aspetti può essere classificato all’interno del social design. “Aida” è un arredo abitabile, uno spazio modulare; un non-luogo trasformato in neo-luogo della dignità. “Aida” nasce dalla riflessione sul termine inglese “aid” che significa aiuto, sostegno, assistenza appoggio o presidio. Dall’assonanza con il termine inglese “aid” si trasforma in “Aida”, nome proprio di persona femminile. L’utilizzo di un nome proprio conferisce un’identità specifica al modulo, lo caratterizza, lo identifica e lo rende immediatamente più accogliente. “Aida” assume quindi i connotati tipici di una persona che dedica la propria vita al sostegno e delle persone più in difficoltà.

Aida. Neo-luogo della dignità

MASSARINI, SOPHIA
2017/2018

Abstract

The obvious problems related to displaced and the difficulty arising from the comparison with such a delicate theme were the stimulus to develop "Aida"; a project that for many aspects can be classified within the social design. "Aida" is a modular space; A non-place transformed into a neo-place of dignity. "Aida" stems from the reflection on the English term "aid" which means help and support. From the assonance with the English term "aid" is transformed into "Aida", proper name of female person. The use of a proper name confers a specific identity on the form, characterizes it, identifies it and makes it immediately more welcoming. "Aida" therefore assumes the typical characteristics of a person who dedicates his life to support and the most distressed people.
AREZZI, GIUSEPPE
ARC III - Scuola del Design
16-apr-2019
2017/2018
Gli evidenti problemi legati ai displaced e la difficoltà sorta dal confronto con un tema così delicato sono stati lo stimolo per sviluppare un “Aida”; un progetto che molti aspetti può essere classificato all’interno del social design. “Aida” è un arredo abitabile, uno spazio modulare; un non-luogo trasformato in neo-luogo della dignità. “Aida” nasce dalla riflessione sul termine inglese “aid” che significa aiuto, sostegno, assistenza appoggio o presidio. Dall’assonanza con il termine inglese “aid” si trasforma in “Aida”, nome proprio di persona femminile. L’utilizzo di un nome proprio conferisce un’identità specifica al modulo, lo caratterizza, lo identifica e lo rende immediatamente più accogliente. “Aida” assume quindi i connotati tipici di una persona che dedica la propria vita al sostegno e delle persone più in difficoltà.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
Aida_book di ricerca_sophia massarini.pdf

non accessibile

Descrizione: Testo della tesi
Dimensione 4.16 MB
Formato Adobe PDF
4.16 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
Aida_book di progetto_sophia massarini.pdf

non accessibile

Descrizione: Book di progetto
Dimensione 304.32 kB
Formato Adobe PDF
304.32 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/147062