Factory for culture. Transformation of the old sugar factory in Sofia, Bulgaria

The project of the Factory for Culture discusses the transformation of the old sugar factory in Sofia, Bulgaria into a cultural hub and an exhibition space for artists, craftsmen and designers. The original building, almost destroyed after years of neglect and lack of maintenance, is one of the few industrial historical monuments remaining from the period between the liberation of Bulgaria from Ottoman rule in 1878 and the First World War that represent the formation of the New Bulgarian State and its ambition to draw level with the rest of Europe. The aim of the project is to bring this memory back to life and find a new function for the building that would adapt to the urban context in which it is situated and at the same time respond to the lack of spaces dedicated to the people working in the expanding field of art and design. Inserting such a space in the context of a historical monument is an opportunity to emphasise the importance of the development of the cultural scene in Bulgaria and at the same time one of preserving the architectural heritage of our country and giving it a new life. This would be a demonstration of the potential of the transformation of old historical monuments as an architectural practice but also as a way to revive certain urban areas and connect them to the city both physically and functionally. The project aims to bring back the memory and importance of the old building and at the same time to introduce a new interpretation of its architecture thus combining old and new, existing and addition, history and present. The Factory for Culture is designed to be a place where one could reconnect with the past and create in the present.

Il progetto della Fattoria delle Culture situato a Sofia, in Bulgaria, illustra la trasformazione della vecchia fabbrica di zucchero in un centro culturale e in uno spazio espositivo per artisti, artigiani e designer. L'edificio originale, praticamente distrutto dopo anni di abbandono e mancanza di manutenzione, è uno dei pochi monumenti storici industriali rimasti dal periodo tra la liberazione della Bulgaria dal dominio ottomano nel 1878 e la prima guerra mondiale; questi rappresentano la formazione del nuovo Stato bulgaro e la sua ambizione di raggiungere il livello del resto d'Europa. L'obiettivo del progetto è riportare in vita questa memoria e trovare una nuova funzione all’edificio in modo da adattarsi al contesto urbano in cui si trova e allo stesso tempo rispondere alla mancanza di spazi dedicati per le persone che lavorano nel campo dell'arte e del design, sempre più in espansione. Inserire questo spazio nel contesto di un monumento storico è un'opportunità per sottolineare l'importanza dello sviluppo della scena culturale in Bulgaria e allo stesso tempo preservare il patrimonio architettonico del nostro paese e dargli una nuova vita. Questa sarebbe una dimostrazione del potenziale della trasformazione dei vecchi monumenti storici come pratica architettonica, ma anche come un modo per far rivivere alcune aree urbane e collegarle alla città non solo fisicamente, ma che funzionalmente. Il progetto mira a riportare la memoria e l'importanza del vecchio edificio e allo stesso tempo a introdurre una nuova interpretazione della sua architettura, combinando così vecchio e nuovo, esistente e aggiunte, storia e presente. La Fattoria della Cultura è progettata per essere un luogo in cui è possibile riconnettersi con il passato e creare nel presente.