Women's presence in the public space is systematically accompanied by a rooted fear of gender-based violence and internalized expectations of sexual harassment. However, to reduce the struggle to navigate the public sphere to a fear of violence, and again to reduce these fears to a primitive conception, restricts capacities to engage with the problem in a constructive and transformative way. In this exploratory research, I argue that systemic violence is part of a wider arena of gendered prejudice that runs into all systems of governance and recreates a myriad of gendered impositions into the urban system as a whole. In essence, I focus on the element of mobility and how the urban environment in Cairo contributes to the formation of its gendered nature. I argue that gendered experiences in public space that impinge on the rights to equal mobility are not simply the result of social interaction removed from spatial form. Rather, gender relations and space are mutually constitutive entities and should be addressed as such. In that sense, the complex socio-spatial processes that result are as much a concern to the urban planner and policymaker, as they are to the social sciences and public policy. To that end, the research aims to highlight ways by which urban planning decisions impinge on women's rights to equal mobility in Cairo. On a second level, it explores the conditions, potentials and limitations of gender-oriented urban policy as revealed through approaches adopted in the transport sector. To meet these objectives, the research follows a qualitative and exploratory approach, combining methods of content analysis, historical and ethnographic analysis, case study investigation and key informant interviews. In sum, the research argues that a reconceptualization of gender relations in space is essential to a critical address of gendered mobility in the public sphere. It also offers that gender differences in spatial experiences must become a central component in urban planning decisions in order to actively reshape women's experiences of -and access to- public space along equal lines. And finally, the research suggests that address of gender-based needs in urban policy is weak, tokenistic and lacks a critical engagement with women's needs, values and their rights to safe integration in the public sphere.

Nel momento in cui una donna si trova in uno spazio pubblico, le sue emozioni sono contraddistinte da una radicata paura di essere vittime di violenza di genere e da una interiorizzata aspettativa di ricevere molestie sessuali. Un approccio superficiale ridurrebbe la questione alla paura della violenza della donna, ignorando le implicazioni che questa situazione ha nel libero accesso delle donne alla sfera pubblica. Tuttavia, se si vuole affrontare la questione in modo costruttivo e trasformativo è necessario indagare la questione nella sua complessità, domandandosi come questa si genera. Questo studio conoscitivo sostiene che la sistemica violenza a cui sono esposte le donne è parte di un più ampio sistema di pregiudizi di genere che, fortemente presente nella struttura governativa, si manifesta in tutto il contesto urbano con miriadi di imposizioni basate sul genere. La ricerca si focalizza sulla mobilità della città del Cairo e su come il suo contesto urbano contribuisce alla formazione della sua natura sessualmente discriminatoria. La disparità nell'esperire lo spazio pubblico a seconda del genere di appartenenza non è il semplicemente il risultato di una interazione sociale priva di legami con lo spazio; al contrario, le relazioni di genere e lo spazio sono strettamente interconnessi e per questo bisognerebbe analizzarli tenendo in considerazione il loro reciproco legame. In questo senso, il complesso processo socio-spaziale che ne consegue interessa tanto la pianificazione e le politiche urbane, quanto le scienze sociali e le politiche pubbliche in generale. A questo fine, la ricerca evidenzia i modi in cui le decisioni urbanistiche ledono il diritto delle donne ad avere la medesima mobilità degli uomini nella città del Cairo; a un secondo livello, esplora le condizioni, i potenziali e le limitazioni delle politiche urbane basate sulle distinzioni di genere come dimostrato attraverso l'analisi degli approcci adottati nel settore del trasporto pubblico. Al fine di analizzare questi temi, la tesi ha adottato un approccio descrittivo, qualitativo ed esplorativo, combinando lo studio di documenti ad analisi storiche ed etnografiche, comparando la situazione del Cairo con contesti analoghi e svolgendo interviste ad attori chiave. In sintesi, la tesi sostiene che una riconcettualizzazione spaziale delle relazioni di genere è necessaria per affrontare in modo critico la mobilità di genere nella sfera pubblica. Inoltre, suggerisce che le differenze di genere nell'esperire lo spazio debbano diventare una componente centrale nelle decisioni urbanistiche affinché l'esperienza e l'accesso delle donne alla sfera pubblica possa corrispondere al principio dell'equa mobilità. Infine, la ricerca evidenzia come nelle politiche urbane ci sia una scarsa sensibilità alle questioni di genere e quando c'è un'attenzione al tema questa è superficiale, priva di una significativa considerazione del punto di vista femminile e del diritto delle donne a una sicura inclusione nella sfera pubblica.

Deconstructing the trajectories of gendered mobility in Cairo : lessons for urban policy

ABDELFATTAH, LAMIA AYMAN SALAHELDIN
2017/2018

Abstract

Women's presence in the public space is systematically accompanied by a rooted fear of gender-based violence and internalized expectations of sexual harassment. However, to reduce the struggle to navigate the public sphere to a fear of violence, and again to reduce these fears to a primitive conception, restricts capacities to engage with the problem in a constructive and transformative way. In this exploratory research, I argue that systemic violence is part of a wider arena of gendered prejudice that runs into all systems of governance and recreates a myriad of gendered impositions into the urban system as a whole. In essence, I focus on the element of mobility and how the urban environment in Cairo contributes to the formation of its gendered nature. I argue that gendered experiences in public space that impinge on the rights to equal mobility are not simply the result of social interaction removed from spatial form. Rather, gender relations and space are mutually constitutive entities and should be addressed as such. In that sense, the complex socio-spatial processes that result are as much a concern to the urban planner and policymaker, as they are to the social sciences and public policy. To that end, the research aims to highlight ways by which urban planning decisions impinge on women's rights to equal mobility in Cairo. On a second level, it explores the conditions, potentials and limitations of gender-oriented urban policy as revealed through approaches adopted in the transport sector. To meet these objectives, the research follows a qualitative and exploratory approach, combining methods of content analysis, historical and ethnographic analysis, case study investigation and key informant interviews. In sum, the research argues that a reconceptualization of gender relations in space is essential to a critical address of gendered mobility in the public sphere. It also offers that gender differences in spatial experiences must become a central component in urban planning decisions in order to actively reshape women's experiences of -and access to- public space along equal lines. And finally, the research suggests that address of gender-based needs in urban policy is weak, tokenistic and lacks a critical engagement with women's needs, values and their rights to safe integration in the public sphere.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
15-apr-2019
2017/2018
Nel momento in cui una donna si trova in uno spazio pubblico, le sue emozioni sono contraddistinte da una radicata paura di essere vittime di violenza di genere e da una interiorizzata aspettativa di ricevere molestie sessuali. Un approccio superficiale ridurrebbe la questione alla paura della violenza della donna, ignorando le implicazioni che questa situazione ha nel libero accesso delle donne alla sfera pubblica. Tuttavia, se si vuole affrontare la questione in modo costruttivo e trasformativo è necessario indagare la questione nella sua complessità, domandandosi come questa si genera. Questo studio conoscitivo sostiene che la sistemica violenza a cui sono esposte le donne è parte di un più ampio sistema di pregiudizi di genere che, fortemente presente nella struttura governativa, si manifesta in tutto il contesto urbano con miriadi di imposizioni basate sul genere. La ricerca si focalizza sulla mobilità della città del Cairo e su come il suo contesto urbano contribuisce alla formazione della sua natura sessualmente discriminatoria. La disparità nell'esperire lo spazio pubblico a seconda del genere di appartenenza non è il semplicemente il risultato di una interazione sociale priva di legami con lo spazio; al contrario, le relazioni di genere e lo spazio sono strettamente interconnessi e per questo bisognerebbe analizzarli tenendo in considerazione il loro reciproco legame. In questo senso, il complesso processo socio-spaziale che ne consegue interessa tanto la pianificazione e le politiche urbane, quanto le scienze sociali e le politiche pubbliche in generale. A questo fine, la ricerca evidenzia i modi in cui le decisioni urbanistiche ledono il diritto delle donne ad avere la medesima mobilità degli uomini nella città del Cairo; a un secondo livello, esplora le condizioni, i potenziali e le limitazioni delle politiche urbane basate sulle distinzioni di genere come dimostrato attraverso l'analisi degli approcci adottati nel settore del trasporto pubblico. Al fine di analizzare questi temi, la tesi ha adottato un approccio descrittivo, qualitativo ed esplorativo, combinando lo studio di documenti ad analisi storiche ed etnografiche, comparando la situazione del Cairo con contesti analoghi e svolgendo interviste ad attori chiave. In sintesi, la tesi sostiene che una riconcettualizzazione spaziale delle relazioni di genere è necessaria per affrontare in modo critico la mobilità di genere nella sfera pubblica. Inoltre, suggerisce che le differenze di genere nell'esperire lo spazio debbano diventare una componente centrale nelle decisioni urbanistiche affinché l'esperienza e l'accesso delle donne alla sfera pubblica possa corrispondere al principio dell'equa mobilità. Infine, la ricerca evidenzia come nelle politiche urbane ci sia una scarsa sensibilità alle questioni di genere e quando c'è un'attenzione al tema questa è superficiale, priva di una significativa considerazione del punto di vista femminile e del diritto delle donne a una sicura inclusione nella sfera pubblica.
Tesi di laurea Magistrale
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