Copenhagen reveals its soul divided in two; on the one hand the northern dimension, town of fishermen with cold colors, on the other the desire to rise again from the great fires suffered with the need to feel closer to continental Europe, rebuilding baroque and neoclassical buildings. The thesis starts from the desire to analyze some of the architectural elements through a redesign of the key components of the city that, when viewed individually, seem to be unique while all in all they denote a certain degree of redundancy and formal overlapping. In 1994 the photographer Versluis and the profiler Uyttenbroek did an experiment, “Exactitudes”, putting together portraits of Dutch gabbers and highlighting the ease of creating subfamilies with identical looks by demonstrating that the differences between those who want to stand out are increasingly fragile and that the singularity is a mere utopia. In 2012, the Brazilian photographer Dass gives life to another project called “Humanae”, driven by the need to demonstrate the absurdity of talking about the chromatic taxonomy of human skin as an element of discrimination with a series of photographs that shall seek chromatic uniqueness by supporting the aid of PANTONE ® code universally acknowledged as a unique color decoder. The project gathers these assumptions for the definition of the characteristics of an urban plot that reflects some of the canons of the “Copenhagen-ity” in a modern way at Larsens Plads in a point of the waterfront that is the head of the promenade that begins in the harbor near the Nyhavnh heading towards the statue of the Little Mermaid looking out on the Opera house. Color, used to catalog the elements analyzed by the study of the city together with natural light, a filter and an integral part of Danish architecture, are the keys to understand the atmosphere and the specificity of the place in order to reflect the Danish lifestyle, centered on the “hygge”, on enjoying every moment in the home environment.

Copenaghen lascia trasparire la sua anima divisa in due; da un lato la sua connotazione più nordica, città di pescatori dai colori freddi, dall’altro la volontà di rialzarsi dai grandi incendi subiti con il bisogno di sentirsi più vicina all’Europa continentale ricostruendo edifici barocchi e neoclassici. La tesi parte dalla volontà di analizzare alcuni degli elementi architettonici tramite un ridisegno dei componenti chiave della città che se visti singolarmente sembrano unici mentre complessivamente denotano un certo grado di ridondanza e sovrapposizione formale. Nel 1994 il fotografo Versluis e la profiler Uyttenbroek realizzano un esperimento, Exactitudes, affiancando ritratti di gabber olandesi ed evidenziando la facilità di creare sottofamiglie dall’aspetto identico dimostrando che le differenze tra chi vuole distinguersi sono sempre più fragili e che la singolarità è una mera utopia. Nel 2012 la fotografa brasiliana Dass dà vita ad un altro progetto chiamato Humanae, mossa dal bisogno di dimostrare l’assurdità di parlare di tassonomia cromatica della pelle umana come elemento di discriminazione con una serie di fotografie che ricercano l’unicità cromatica avvalorandosi dell’aiuto del codice PANTONE ® universalmente riconosciuto come decodificatore univoco del colore. Il progetto raccoglie questi presupposti per la definizione dei caratteri di un comparto urbano che rispecchi alcuni canoni della “Copenaghenity” in chiave moderna a Larsens Plads in un punto del waterfront che fa da testa alla promenade che inizia nel porto in prossimità del Nyhavn e che si dirige fino alla statua della Sirenetta affacciandosi all’Opera house. Il colore, usato per catalogare gli elementi analizzati dallo studio della città insieme alla luce naturale, filtro e parte integrante dell’architettura danese fanno da chiave di lettura dell’atmosfera e della specificità del luogo al fine di riflettere lo stile di vita danese, incentrato sull’ “hygge”, sul godere di ogni momento all’interno dell’ambiente casalingo.

Copenhagen-ity. The attitude of the city through its atmospheres, colours and shapes into the design of a new urban plot in Larsens plads, within the waterfront of Copenhagen

TANCINI, MARIA ROSARIA
2017/2018

Abstract

Copenhagen reveals its soul divided in two; on the one hand the northern dimension, town of fishermen with cold colors, on the other the desire to rise again from the great fires suffered with the need to feel closer to continental Europe, rebuilding baroque and neoclassical buildings. The thesis starts from the desire to analyze some of the architectural elements through a redesign of the key components of the city that, when viewed individually, seem to be unique while all in all they denote a certain degree of redundancy and formal overlapping. In 1994 the photographer Versluis and the profiler Uyttenbroek did an experiment, “Exactitudes”, putting together portraits of Dutch gabbers and highlighting the ease of creating subfamilies with identical looks by demonstrating that the differences between those who want to stand out are increasingly fragile and that the singularity is a mere utopia. In 2012, the Brazilian photographer Dass gives life to another project called “Humanae”, driven by the need to demonstrate the absurdity of talking about the chromatic taxonomy of human skin as an element of discrimination with a series of photographs that shall seek chromatic uniqueness by supporting the aid of PANTONE ® code universally acknowledged as a unique color decoder. The project gathers these assumptions for the definition of the characteristics of an urban plot that reflects some of the canons of the “Copenhagen-ity” in a modern way at Larsens Plads in a point of the waterfront that is the head of the promenade that begins in the harbor near the Nyhavnh heading towards the statue of the Little Mermaid looking out on the Opera house. Color, used to catalog the elements analyzed by the study of the city together with natural light, a filter and an integral part of Danish architecture, are the keys to understand the atmosphere and the specificity of the place in order to reflect the Danish lifestyle, centered on the “hygge”, on enjoying every moment in the home environment.
ZANONI, VALENTINA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
15-apr-2019
2017/2018
Copenaghen lascia trasparire la sua anima divisa in due; da un lato la sua connotazione più nordica, città di pescatori dai colori freddi, dall’altro la volontà di rialzarsi dai grandi incendi subiti con il bisogno di sentirsi più vicina all’Europa continentale ricostruendo edifici barocchi e neoclassici. La tesi parte dalla volontà di analizzare alcuni degli elementi architettonici tramite un ridisegno dei componenti chiave della città che se visti singolarmente sembrano unici mentre complessivamente denotano un certo grado di ridondanza e sovrapposizione formale. Nel 1994 il fotografo Versluis e la profiler Uyttenbroek realizzano un esperimento, Exactitudes, affiancando ritratti di gabber olandesi ed evidenziando la facilità di creare sottofamiglie dall’aspetto identico dimostrando che le differenze tra chi vuole distinguersi sono sempre più fragili e che la singolarità è una mera utopia. Nel 2012 la fotografa brasiliana Dass dà vita ad un altro progetto chiamato Humanae, mossa dal bisogno di dimostrare l’assurdità di parlare di tassonomia cromatica della pelle umana come elemento di discriminazione con una serie di fotografie che ricercano l’unicità cromatica avvalorandosi dell’aiuto del codice PANTONE ® universalmente riconosciuto come decodificatore univoco del colore. Il progetto raccoglie questi presupposti per la definizione dei caratteri di un comparto urbano che rispecchi alcuni canoni della “Copenaghenity” in chiave moderna a Larsens Plads in un punto del waterfront che fa da testa alla promenade che inizia nel porto in prossimità del Nyhavn e che si dirige fino alla statua della Sirenetta affacciandosi all’Opera house. Il colore, usato per catalogare gli elementi analizzati dallo studio della città insieme alla luce naturale, filtro e parte integrante dell’architettura danese fanno da chiave di lettura dell’atmosfera e della specificità del luogo al fine di riflettere lo stile di vita danese, incentrato sull’ “hygge”, sul godere di ogni momento all’interno dell’ambiente casalingo.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2019_04_Tancini_01.pdf

non accessibile

Descrizione: Testo della tesi
Dimensione 24.39 MB
Formato Adobe PDF
24.39 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_02.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 1
Dimensione 22.98 MB
Formato Adobe PDF
22.98 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_03.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 2
Dimensione 12.49 MB
Formato Adobe PDF
12.49 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_04.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 3
Dimensione 15.69 MB
Formato Adobe PDF
15.69 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_05.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 4
Dimensione 3.55 MB
Formato Adobe PDF
3.55 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_06.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 5
Dimensione 3.55 MB
Formato Adobe PDF
3.55 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_07.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 6
Dimensione 3.52 MB
Formato Adobe PDF
3.52 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_08.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 7
Dimensione 6.78 MB
Formato Adobe PDF
6.78 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_09.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 8
Dimensione 3.05 MB
Formato Adobe PDF
3.05 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_10.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 9
Dimensione 2.82 MB
Formato Adobe PDF
2.82 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_11.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 10
Dimensione 2.33 MB
Formato Adobe PDF
2.33 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_12.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 11
Dimensione 2.46 MB
Formato Adobe PDF
2.46 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_13.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 12
Dimensione 12.22 MB
Formato Adobe PDF
12.22 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_14.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 13
Dimensione 10.88 MB
Formato Adobe PDF
10.88 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_15.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 14
Dimensione 11.49 MB
Formato Adobe PDF
11.49 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_16.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 15
Dimensione 14.99 MB
Formato Adobe PDF
14.99 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_17.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 16
Dimensione 14.14 MB
Formato Adobe PDF
14.14 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_18.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 17
Dimensione 310.75 kB
Formato Adobe PDF
310.75 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_19.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 18
Dimensione 56.09 MB
Formato Adobe PDF
56.09 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_20.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 19
Dimensione 14.99 MB
Formato Adobe PDF
14.99 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_21.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 20
Dimensione 5.39 MB
Formato Adobe PDF
5.39 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2019_04_Tancini_22.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola di progetto 21
Dimensione 7.28 MB
Formato Adobe PDF
7.28 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/147503