Other things

The aim of this thesis is to examine contemporary domestic spaces through different aspects of esthetic culture, philosophy and anthropology which nowadays mainly influence the “living”. By means of these branches of knowledge, the model of contemporary home is deeply analyzed, the concept of “what is home”, coming to provide a completely opposite definition to the typological models of the end of last century. In reality, the attention is not only addressed to a complex “what is home”, but also to several meanings that confirm the choice of a case study project. Therefore, it is necessary to linger on these circumstances that have been diversified over time, removing the division presented between the place of the heart, of intimacy and the place of work. The research is focused on this condition, seeking its direct implications on beneficiary consumers, on residents and their actions. “What is home today? A shelter?”. Probably, the answer depends on what the individual really needs, it could only be subjective but in anthropology there is a continuous need of these spaces of interiority. A first part of this analysis examines domestic interior areas. The house is considered as the place of the “self”, defined by owners customs and their objects’ presence. Depending on the need and the use itself, these places are continuously reconfigured developing useful characters for different forms of living. In this way, the survey is focused on a specific area, an apartment from the 1950s in Milan, that includes several case studies which can be describe in different ways of living. This type of analysis shows how important it is to first understand, the character and the behavior of individuals by studying the traces given especially by objects. In the beginning, the architect determined the interior design on the person, so on the personality, while today, with all external phenomena and conditionings, understanding the operating area is the greatest difficulty. In this point, the society represents an independent figure able to define standard solutions that can be implemented in its own small way. However, in our contemporaneity, the real problem related to home and objects’ relationship is defined if these objects control the individual, yourself, or if they are controlled by individuals. On one hand we choose objects of fashion, on the other hand domestic objects to settle in the world, to be approved, to stand out. We all choose, distinguish by using objects as a communication model with other people. The research concerning the contemporary domestic interiors, aims to identify these specific objects which, when they are designed, express a typical trend or shape, represent a project of the individual’s freedom.

La tesi ha l’obiettivo di indagare gli spazi della domesticità contemporanea attraverso aspetti della cultura estetica, della filosofia e dell’antropologia che oggi influenzano in maniera rilevante l’abitare. Tramite queste discipline, viene approfondito l’ideale di casa contemporanea, il “che cos’è casa”, arrivando a fornire una definizione completamente opposta ai modelli tipologici della fine del secolo scorso. In realtà l’attenzione si rivolge non solo a un complesso “che cos’è casa” ma a diversi significati che si confermano nella scelta di un caso studio progettuale. Occorre dunque soffermarsi su queste circostanze, che con il tempo si sono diversificate, eliminando la divisione che c’era tra il luogo del cuore, dell’intimità e del lavoro. La ricerca si sofferma su questa condizione, cercandone le dirette implicazioni nei soggetti fruitori, negli abitanti e nelle loro azioni. “Che cos’è casa oggi? Un rifugio?” Probabilmente la risposta dipende da che cosa veramente l’individuo oggi ha bisogno, potrebbe essere soltanto soggettiva ma è proprio vero che si ha un continuo bisogno di questi spazi per l’interiorità? Una prima parte di analisi indaga gli spazi interni domestici. La casa è considerata come il luogo del sè, definito dalle consuetudini dei proprietari e dalla presenza dei loro oggetti. A seconda delle necessità e dell’uso stesso, questi luoghi vengono continuamente riconfigurati mettendo in scena dei caratteri utili alle diverse forme del vivere. In questo modo, l’indagine si concentra su un luogo preciso, un condominio milanese degli anni ‘50 che racchiude in sè vari casi studio, declinabili secondo modi diversi dell’abitare. Questo tipo di analisi dimostra quanto sia importante arrivare a capire prima di tutto, il carattere e il comportamento degli individui, studiandone le tracce date soprattutto dagli oggetti. In principio, l’architetto determinava il progetto d’interni sulla persona ovvero sulla personalità, mentre oggi con tutti i fenomeni e condizionamenti esterni, comprendere lo spazio su cui operare risulta la difficoltà maggiore. In questo la società si rende molto autonoma nell’imporre delle soluzioni standard e realizzabili nel proprio piccolo. Da un lato si scelgono gli oggetti delle mode, dall’altro gli oggetti per accomodarsi nel mondo, per farsi accettare, per distinguersi. Noi stessi scegliamo, distinguiamo usando gli oggetti come un modello di comunicazione con le altre persone. La ricerca riferendosi all’interno domestico contemporaneo, ambisce ad individuare questi stessi oggetti, i quali quando sono disegnati, rappresentano un progetto di libertà dell’individuo.