Breakdown of ECB directives on non-performing loans for the categorisation and management of collateral assets : critical analysis and possible improvements

Starting from a broad prospective, the economic crisis between 2008 and 2014 has had serious effects on bank balance sheets as the growing difficulties of households and businesses have been reflected in their reduced ability to repay their debts, thus increasing the credit risk of the same banks and consequently creating a recess in the financial market worldwide. Non-Performing Loans (a.k.a. NPLs) are, therefore, a result of the economic crisis that hit the capital market from 2008 onwards, these are a very broad class of assets in which there are receivables with different degrees of deterioration depending on the maturity, the debtor's difficulty and the amount of the exposure. In particular, they have been and still are an extremely important problem for Italy and its economic and banking system, so much that at the end of 2016, Italy alone boasted the unenviable record of owning about one third of all European deteriorated loans, represented by the Collateral Assets given as securities when the loan agreement between the bank and its debtor was stipulated. The latter are in the hands of many investors and agents in the real estate sector as they represent the most obvious legacy of the financial bubble of a decade ago and their management today is a critical issue that all asset management companies are facing in recent years. This is the reason why this work of thesis has been built up, in order to establish a clear prospective of a financial problem that affects us closely, starting firstly from a theoretical point of view and then studying in deep the measures put in place by the European Banking Authority to reduce and set aside this financial problem. In this view, at the end of 2018, the central authority has released new international accounting standards and new financial guidelines which suggests to credit institutions, without imposing them, to follow the Transaction and Portfolio Screening Templates created specifically to better handle the problem of NPLs and to significantly reduce the problem of information asymmetry between the involved parties. In this essay, our final attempt has been that of analysing the characteristics of the template indicated by the ECB with particular attention to the residential asset class, so as to highlight primarily the strengths and weaknesses of the European model and finally focusing on possible improvements and future prospects capable of increasing the effectiveness of the European directives in the management of non-performing loans at the banking level.

Da una prospettiva di ampio spettro, la crisi economica tra il 2008 e il 2014 ha avuto gravi effetti sui bilanci delle banche in quanto le crescenti difficoltà delle famiglie e delle imprese si sono riflesse nella loro ridotta capacità di ripagare i debiti, aumentando così il rischio di credito delle stesse banche e creando di conseguenza una recessione del mercato finanziario mondiale. I Non-Performing Loans (NPLs), o crediti deteriorati/non performanti, sono, quindi, conseguenza della crisi economica che ha colpito il mercato dei capitali dal 2008 in poi, e si compongono di una classe molto ampia di esposizioni in cui sono presenti crediti con diversi gradi di deterioramento a seconda della scadenza, della difficoltà del debitore e dell'ammontare dell'esposizione. In particolare, sono stati e sono tuttora un problema di estrema importanza per l'Italia e il suo sistema economico e bancario, tanto che alla fine del 2016 la sola Italia vantava il non invidiabile primato di possedere circa un terzo di tutti i crediti deteriorati europei, rappresentati dagli immobili collaterali dati in garanzia al momento della stipula del contratto di finanziamento tra la banca e il suo debitore. Questi ultimi sono nelle mani di molti investitori e agenti del settore immobiliare in quanto rappresentano l'eredità più evidente della bolla finanziaria di un decennio fa e la loro gestione è oggi una questione critica che tutte le società di gestione patrimoniale stanno affrontando negli ultimi anni. Per questo motivo è stato sviluppato questo lavoro di tesi, al fine di stabilire una chiara prospettiva di un problema finanziario che ci riguarda da vicino, partendo prima da un punto di vista teorico e poi studiando in profondità le misure messe in atto dall'Autorità Bancaria Europea per ridurre ed infine estinguere questo problema finanziario. In quest'ottica, alla fine del 2018, l'Autorità Centrale ha rilasciato nuovi principi contabili internazionali e nuove linee guida finanziarie che invitano gli istituti di credito, senza vincoli costrittivi, di seguire i Modelli di Controllo delle Transazioni e dei Portafogli immobiliari creati appositamente per gestire al meglio il problema delle NPL e ridurre significativamente il problema dell'asimmetria informativa tra le parti coinvolte. In questo elaborato, il nostro ultimo tentativo è stato quello di analizzare le caratteristiche del template indicati dalla BCE con particolare attenzione alla classe di asset residenziali, in modo da evidenziare in primo luogo i punti di forza e di debolezza del modello europeo ed infine focalizzarci su possibili implementazioni e prospettive future in grado di aumentare l'efficacia delle direttive europee nella gestione dei crediti non performanti a livello bancario.