The area and the background theme to the whole project have been given by the competition announced by YAC for the realization of a great campus for the infancy inside an abandoned area of about 27.000 squared meters that used to be a ceramic manufacture in Laveno-Mombello. The main topic has been adaptive reuse, declined according to two different points of view: on a side the historical memory and on the other one the sustainability, on which the whole project has been thought and built. The area of research has been therefore circumscribed on one side to the history of the town of Laveno-Mombello in relationship to the Italian Ceramic Society, that beginning from the second half of 1800 has forged its culture and tradition, further to have transformed it completely at a urban planning level; from the other side to the environmental question and to a related intervention based on the principles of sustainability. On this second point, particular attention has been given to applying this approach to different scales. The project is in fact proposed as an opportunity for sustainable development on the territorial scale and as a model of intervention realized in the maximum protection and enhancement of the environment on the building scale, according to principles of lightness, saving resources and choosing materials that can regenerate in nature. Therefore it assumes the connotation of new “sustainable pole” which aims to rediscover an activity closely linked to the history and culture of its territory and at the same time to transmit the ideals underlying sustainable development and lifestyle, raising awareness among users, especially the youngest, on the environmental issue, through the direct interaction with some processes, such as the harvest/recycling of waste water and the production of green energy, present within the area. The deepening of the project focused on the didactic spaces where children are the major users, although this topic was kept in mind for the whole project and has guided every design choice according to kids’ needs in terms of space, technology, environment and society.

L’area ed il tema di sfondo all’intero progetto sono stati forniti dal bando di concorso indetto da YAC, che prevede la realizzazione di un grande campus per l’infanzia collocato all’interno di un’area dismessa di circa 27.000 mq un tempo manifattura ceramica di Laveno-Mombello. La principale tematica affrontata è stata quella del riuso, declinata secondo due chiavi di lettura differenti: da un lato la memoria storica e dall’altro la sostenibilità, sulla base delle quali l’intero progetto è stato pensato e costruito. L’area di ricerca è stata quindi circoscritta da una parte alla storia della cittadina di Laveno-Mombello in relazione alla Società Ceramica Italiana, che a partire dalla seconda metà del 1800 ne ha forgiato la cultura e la tradizione, oltre ad averla trasformata completamente dal punto di vista urbanistico; dall’altra alla questione ambientale e ad un relativo intervento improntato sui principi di sostenibilità. Su questo secondo punto si è scelto di porre particolare attenzione, applicando tale approccio a diverse scale. Il progetto si propone infatti come opportunità di sviluppo sostenibile alla scala territoriale e come modello di intervento realizzato nella massima tutela e valorizzazione dell’ambiente alla scala edilizia, secondo principi di leggerezza, risparmio delle risorse e scegliendo materiali in grado di rigenerarsi in natura. Assume dunque la connotazione di nuovo “polo attrattore sostenibile” che si propone di far riscoprire un’attività strettamente legata alla storia e alla cultura del suo territorio e al contempo di trasmettere gli ideali alla base di uno sviluppo e di uno stile di vita sostenibili, sensibilizzando gli utenti, in particolar modo i più piccoli, sulla questione ambientale, attraverso l’interazione diretta con alcuni processi, quali la raccolta/riciclo delle acque reflue e la produzione di energia verde, presenti all’interno dell’area. Il tema del bambino è stato maggiormente affrontato nell’approfondimento della porzione di progetto in cui si collocano gli spazi didattici, quali scuola e biblioteca, identificandolo come maggiore fruitore del progetto e orientando ogni scelta progettuale secondo le sue esigenze in termini spaziali, tecnologici, ambientali e sociali.

Re-trace the plants. Recupero di un ex-stabilimento industriale tra gioco, memoria e sostenibilità

CONTI, GIORGIA;BUONTEMPO, CATERINA
2017/2018

Abstract

The area and the background theme to the whole project have been given by the competition announced by YAC for the realization of a great campus for the infancy inside an abandoned area of about 27.000 squared meters that used to be a ceramic manufacture in Laveno-Mombello. The main topic has been adaptive reuse, declined according to two different points of view: on a side the historical memory and on the other one the sustainability, on which the whole project has been thought and built. The area of research has been therefore circumscribed on one side to the history of the town of Laveno-Mombello in relationship to the Italian Ceramic Society, that beginning from the second half of 1800 has forged its culture and tradition, further to have transformed it completely at a urban planning level; from the other side to the environmental question and to a related intervention based on the principles of sustainability. On this second point, particular attention has been given to applying this approach to different scales. The project is in fact proposed as an opportunity for sustainable development on the territorial scale and as a model of intervention realized in the maximum protection and enhancement of the environment on the building scale, according to principles of lightness, saving resources and choosing materials that can regenerate in nature. Therefore it assumes the connotation of new “sustainable pole” which aims to rediscover an activity closely linked to the history and culture of its territory and at the same time to transmit the ideals underlying sustainable development and lifestyle, raising awareness among users, especially the youngest, on the environmental issue, through the direct interaction with some processes, such as the harvest/recycling of waste water and the production of green energy, present within the area. The deepening of the project focused on the didactic spaces where children are the major users, although this topic was kept in mind for the whole project and has guided every design choice according to kids’ needs in terms of space, technology, environment and society.
FRANCHINI, ADO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
15-apr-2019
2017/2018
L’area ed il tema di sfondo all’intero progetto sono stati forniti dal bando di concorso indetto da YAC, che prevede la realizzazione di un grande campus per l’infanzia collocato all’interno di un’area dismessa di circa 27.000 mq un tempo manifattura ceramica di Laveno-Mombello. La principale tematica affrontata è stata quella del riuso, declinata secondo due chiavi di lettura differenti: da un lato la memoria storica e dall’altro la sostenibilità, sulla base delle quali l’intero progetto è stato pensato e costruito. L’area di ricerca è stata quindi circoscritta da una parte alla storia della cittadina di Laveno-Mombello in relazione alla Società Ceramica Italiana, che a partire dalla seconda metà del 1800 ne ha forgiato la cultura e la tradizione, oltre ad averla trasformata completamente dal punto di vista urbanistico; dall’altra alla questione ambientale e ad un relativo intervento improntato sui principi di sostenibilità. Su questo secondo punto si è scelto di porre particolare attenzione, applicando tale approccio a diverse scale. Il progetto si propone infatti come opportunità di sviluppo sostenibile alla scala territoriale e come modello di intervento realizzato nella massima tutela e valorizzazione dell’ambiente alla scala edilizia, secondo principi di leggerezza, risparmio delle risorse e scegliendo materiali in grado di rigenerarsi in natura. Assume dunque la connotazione di nuovo “polo attrattore sostenibile” che si propone di far riscoprire un’attività strettamente legata alla storia e alla cultura del suo territorio e al contempo di trasmettere gli ideali alla base di uno sviluppo e di uno stile di vita sostenibili, sensibilizzando gli utenti, in particolar modo i più piccoli, sulla questione ambientale, attraverso l’interazione diretta con alcuni processi, quali la raccolta/riciclo delle acque reflue e la produzione di energia verde, presenti all’interno dell’area. Il tema del bambino è stato maggiormente affrontato nell’approfondimento della porzione di progetto in cui si collocano gli spazi didattici, quali scuola e biblioteca, identificandolo come maggiore fruitore del progetto e orientando ogni scelta progettuale secondo le sue esigenze in termini spaziali, tecnologici, ambientali e sociali.
Tesi di laurea Magistrale
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