SISU. Un sistema resiliente e adattabile contro la sfida climatica

Sisu is a finnish word which does not find an exact translation in the vocabulary of any other language. It can be translated in italian as "willpower", "determination", "perseverance" and "rationality". However, the translation that best fits its actual meaning is most probably "resilience". The finnish word "Sisu" was first introduced in 1939, to express the astonishing resistence performed by the finnish folk against the Red Army during the Winter War. During that conflict, Finland, although not well prepared and numerically unfavoured (it was counting on few more than 800.000 soldiers), was able to perform such a stoical resistence against the two million Russian soldiers that, after one year fightings, when the peace was finally signed, this word strongly emerged from this context. The demonstration to this is that in 1960 the term sisu was still used to describe the resistence performed 20 years earlier by the finnish army. And then, still in the same period, the words of the famous critic Nigel Dennis, who wrote: "have you ever heard about the finnish sisu?" to then describe it as a sort of ability and resistence that finnish people had to develop as a consequence of living next to the russians. Insourcing the concept of sisu means facing the challenges of existence with determination, so that integrating it into the design phase means offering a kind of architetture which is able to fight - just like the finnish folk - all the challenges of our times, even when they look too difficult to overcome. In this sense, an architecture which follows the sisu concept must then be able to sustain all kind of changes it is subjected to, while demonstrating day by day resistence against adversities and mutating needs. It must offer to the final user proper tools to concretely gain wellness, while facing the continuous changing of its context. The sisu system does not rely on the concept of finished product as such: it is based on the principle of open solution, it insources the concept of metamorphosis and show itself as resilient and versatile, always looking at the final goal of providing concrete solutions to the unpredictabe and the tempory character which is typical of our times, and that day by day affects the environmental, social and economical stability of our planet.

Sisu è un termine finlandese che manca di una traduzione esatta in qualunque lingua. Si può tradurre in italiano con espressioni quali forza di volontà, determinazione, perseveranza e razionalità. Ma la parola che più si avvicina al suo significato è resilienza. Sisu appartiene al vocabolario finlandese sin dal 1939 quando, in seguito alla dichiarazione di guerra da parte della Russia, il popolo finlandese tenne testa all’Armata Rossa durante la Guerra d’Inverno, dimostrando un carattere indomito a tal punto da rimanere nella storia. In quest’occasione, infatti, la Finlandia, mal organizzata ed in minoranza numerica (contava poco più di 800.000 soldati), oppose una resistenza talmente stoica contro i due milioni di soldati russi che, dopo un anno di aspri combattimenti, quando fu firmata la pace, lasciò alla storia questa parola che emerse con forza in questo contesto. Lo dimostra il fatto che nel 1960 il termine sisu fu usato per descrivere la resistenza di vent’anni prima dell’esercito finlandese. E ancora, le parole di Nigel Dennis, un importante critico, che sempre negli stessi anni scrisse: Avete mai sentito parlare della sisu finlandese? “chiede un personaggio di Mortlake” - e si scopre che il sisu è una sorta di capacità e di resistenza che i finlandesi hanno dovuto sviluppare come conseguenza del vivere a fianco dei russi. Abbracciare il concetto di sisu significa affrontare le prove dell’esistenza con determinazione, ed integrarlo nella progettazione equivale ad offrire un’architettura che - come il popolo finlandese – è in grado di “vincere” le sfide ad essa contemporanee, nonostante quest’ultime appaiano insormontabili. La risposta architettonica che si appella a questo concetto riesce, in questo senso, a sostenere i puntuali cambiamenti a cui deve sottostare, a dimostrare una resistenza quotidiana contro le avversità ed i mutamenti delle esigenze, ad offrire ai fruitori gli strumenti adeguati affinché riescano a conquistare un concreto benessere e ad assecondare le variazioni delle condizioni del contesto in cui esso si insedia. Il sistema sisu non fa affidamento al concetto di prodotto finito, ma di soluzione aperta; ricorre al concetto di metamorfosi e si rivela resiliente e adattabile, al fine di far fronte al carattere di imprevedibilità e temporaneità che connota l’oggi e che, sempre più intensamente, accentua l’instabilità ambientale, sociale ed economica del pianeta.