L'inclusione come obiettivo progettuale degli spazi per l'apprendimento

The main purpose of the following thesis is to show how the issues relating to the inclusion can be translate into ideas and useful opportunities for the planning of school buildings. It has been placed great attention on the possible use of this ideas especially on the renovation of Italian school structures built before the second half of the 900’. The reason that pushed me to investigate this topic is the assumption in which the promotion of school environment, able to sustain and encourage the interactions between subjects, can give positive evidence in the inclusion processes. The thesis has been prepared thanks to careful readings about texts regarding the topic of inclusion and about the new school environments born following the evolution of learning methods. The text is written in six chapters: - the first chapter talks about the key steps and personalities that have contributed on the birth of a new school ideology based on the inclusion; - the second chapter is focused on the understanding of the real meaning of the term “inclusion”, on the subjects involved and how this topic has been faced by the Italian territory; - the third chapter collects some project points coming from both Italian and foreign researches putting particular attention on the change of the role that the school system has towards the community and the territory; - in the fourth chapter, we try to explain how the will of opening a dialogue between the architecture and the diversities has brought the creation of theorical and architectonical instruments that helped the concept of the inclusion; - the fifth chapter, dedicated to the case studies, has the aim of establish how the school environment is changing; - lastly, in the sixth chapter is proposed the preparation of a meta-project for the public school “Luigi Cadorna”, located in via Carlo Dolci 5, Milano. The meta-project has the purpose of showing how even a school with a firm structurelike the one took in examination, can welcome inside areas that can stimulate the interaction and the inclusion between the subjects.

L’obiettivo principale della seguente tesi è dimostrare come le tematiche relative all’inclusione possano essere tradotte in suggerimenti e opportunità utili alla progettazione di edifici scolastici. In particolare, è stata posta grande attenzione sul possibile utilizzo di questi spunti soprattutto per quanto riguarda il rinnovamento di strutture scolastiche italiane costruite prima della seconda metà del Novecento. La motivazione che mi ha spinto ad approfondire questa tematica è dunque l’ipotesi secondo cui la promozione d’ambienti scolatici, capaci di sostenere e spronare le interazioni tra i soggetti, possano effettivamente dare riscontri positivi nei processi inclusivi. La tesi è stata redatta grazie ad un’attenta lettura di testi riguardanti le tematiche dell’inclusione e dei nuovi ambienti scolastici nati a seguito dell’evoluzione dei metodi d’apprendimento. Il testo è concepito in sei capitoli: - nel primo capitolo si indaga su quali siano state le tappe e personaggi fondamentali che hanno contribuito alla nascita di una nuova ideologia scolastica basata sull’inclusione; - il secondo capitolo è incentrato sul comprendere il reale significato del termine inclusione; su chi siano i soggetti coinvolti e di come questa tematica sia stata affrontata nel territorio italiano; - il terzo capitolo raccoglie alcuni spunti progettuali provenienti sia ricerche italiane che estere, ponendo particolare attenzione al cambiamento di ruolo che l’istituzione scolastica ha nei confronti del territorio e della comunità; - nel capitolo quattro si cerca di spiegare come la volontà di aprire un dialogo tra architettura e diversità abbia portato alla nascita di strumenti architettonici e teorici capaci di sostenere il concetto d’inclusione; - il quinto capitolo, quello dedicato ai casi studio, ha la finalità di stabilire come l’ambiente scolastico stia cambiando; - infine, nel sesto capitolo viene proposta la stesura di un metaprogetto per la scuola pubblica Luigi Cadorna, in via Carlo Dolci 5, Milano. Il metaprogetto ha lo scopo di dimostrare come anche una scuola dall’assetto rigido, come quella in esame, possa accogliere al suo interno spazi che stimolino l’interazione e l’inclusione dei soggetti.