La vocazione pubblica del modello Con-strata. Per un riuso consapevole degli insediamenti storici del paesaggio della Lessinia centrale

The main objective of this research is to understand the factors that have determined the spread of the contrada model in the Lessinia district. First of all we need to define the limits of this region and verify the variations of the architectural language in relation not only to the time of construction but rather to environmental factors. The result is a very articulated foundation behind the positioning of the settlements in close connection with the topography and the surrounding environment. Estimated in more than a thousand episodes scattered throughout the region, it was decided to limit and deepen the research within the administrative limits of the municipality of Bosco Chiesanuova (VR): the choice was indicated by the barycentric position and the high elevation difference inside the municipality, which can allow a reading of the phenomenon at the intersection of the typical eastern and western characters, as well as those of the hills and mountains. The definition of the state of conservation, occupation and accessibility conducted for each contrada, supported by extensive photographic documentation, was then analyzed in order to identify among the many possible, an exemplary intervention, able to acting on a larger scale. At the base of the proposed project there is an assumption that sees in the con-strata, that is the widening in front of the buildings, the center of the collective activities, foreign to the distinction between public and private property. In the light of the above, it is considered appropriate to maintain or restore the community character of the space between the buildings, to be interpreted today not as a place of collective work, but as a place of cultural exchange.

La presente ricerca in primo luogo si pone come obiettivo quello di comprendere i fattori che hanno determinato la diffusione del modello insediativo della contrada nella Lessinia. Dapprima si è voluto definire i limiti di tale regione e verificare quali fossero le variazioni del linguaggio architettonico in relazione non solo all’epoca di costruzione ma piuttosto ai fattori ambientali. Ne è emerso un fondamento molto articolato che sta dietro al posizionamento degli insediamenti in stretto legame con la topografia e l’ambiente circostante. Stimato in più di mille episodi sparsi nell’intera regione, si è scelto di circoscrivere e approfondire la ricerca circa l’entità del fenomeno entro i limiti amministrativi del comune di Bosco Chiesanuova: la scelta è stata indicata dalla posizione baricentrica e l’elevato dislivello altimetrico presente nel comune, in grado di permettere una lettura del fenomeno all’intersezione dei caratteri tipicamente orientali e occidentali, nonché di quelli collinari e montani. La definizione dello stato di conservazione, occupazione e accessibilità condotto per ciascuna contrada, avvalorato dall’ampia documentazione fotografica, è stato poi analizzato al fine di individuare tra i molti possibili, un intervento esemplare, capace di agire a più ampia scala. Alla base del progetto proposto sta un supposto che vede nella con-strata, ovvero nello slargo antistante gli edifici, il centro delle attività storicamente condotte, attività di carattere collettivo estranee alla distinzione tra proprietà pubblica e proprietà privata. In virtù di quanto osservato si ritiene opportuno il mantenimento o il ripristino del carattere comunitario dello spazio interposto tra gli edifici, da leggersi oggi non come sede di attività lavorative collettive, bensì come piazza di scambio culturale.