Rocca Borromeo di Arona. I luoghi di San Carlo

An affective impulse for the places traversed by history, for the slow walk and for the growing awareness of an almost forgotten legacy, today puts to the people of Arona an issue never faced by the municipal administrations in its entirety and therefore still lacking formal solutions. How is it possible to dissipate resources such as: the Sacro Monte, the Fogliotti quarry, the Rocca and the historic center in its entirety? The project idea gathers together a set of suggestions aimed at reawakening a civic awareness of what we are losing; the desire to return to walking slowly in a historical center freed from cars, rediscover the ruins of the Rocca and cross nature and landscape up to the site of the spirit, the Sacred Mount. The scope of the new park is actually formed by three large distinct thematic areas, in which the historical signs of the routes and the functional link of the access structure are linked by different origins and ways of use over time: the Rocca Borromea, the former quarry park and the Sacro Monte di San Carlo. The hypothesis of a park encloses them within a single area protected from vehicular traffic. The objective is to create a system of “Places of San Carlo” that can be traveled on foot or by bicycle, a large space for leisure time surrounded by nature, protected by the city. The redevelopment of the slope, with the securing of the walls, represents the occasion to realize a new “margin” of the city. The area of monumental vestiges will require a series of functional spaces for visiting the museum, an amphitheater in the area of the arms camp, areas suitable for hosting outdoor exhibitions, resting places. The intervention wants to be an “oasis of nature” in nature with a view to creating a piece of renewed Landscape, where the ecological-environmental quality is combined with the function of the park; this area could be object of interest for botanical studies aimed in particular to search among the possible forms of coexistence, among plants coming from different habitats, the most virtuous ones, that is those that do not alter the functioning of ecological systems to the detriment of biodiversity. Inside it will be possible to foresee compatible activities: in particular the natural amphitheater of the quarry has the vocation of hosting concerts and cultural events within the framework of the new park. The park will follow the principle of philological reconstruction of the paths and chapels which, in the cases of unrealized ones, may be highlighted by the choice of exemplary trees present in the symbolism of the baroque and neoclassical garden. The language of the garden as a “place that speaks to the spirit” can be expressed through the introduction of elements such as the sound of water, the symbolism of flowers, of plants through perfumes.

Un impulso affettivo per i luoghi attraversati dalla storia, per il camminar lento e per la crescente consapevolezza di un’eredità quasi dimenticata, pone oggi agli aronesi una questione mai affrontata dalle amministrazioni municipali nella sua completezza e quindi ancora priva di soluzioni formali. Come è possibile dissipare risorse quali: il Sacro Monte, la cava Fogliotti, la Rocca e il centro storico nella sua totalità? L’idea progettuale raccoglie un insieme di suggestioni atte ad risvegliare una coscienza civica su quello che stiamo perdendo; la voglia di tornare a camminare lentamente in un centro storico liberato da macchine, riscoprire le rovine della Rocca e attraversare natura e paesaggio sino al sito sito dello spirito, il Sacro Monte. L’ambito del nuovo parco è in realtà formato da tre grandi aree tematiche distinte, nelle quali i segni storici dei percorsi e il legame funzionale della struttura degli accessi sono legati da origini e modalità d’uso differenti nel tempo: la Rocca Borromea, il parco dell’ex cava e il Sacro Monte di San Carlo. L’ipotesi di un parco li racchiude all’interno di un unico ambito protetto. L’obiettivo è quello di realizzare un sistema dei “Luoghi di San Carlo” percorribile a piedi o in bicicletta,un grande spazio per il tempo libero immerso nella natura,protetto dalla città. La riqualificazione del versante, con la messa in sicurezza delle mura rappresenta l’occasione di realizzare un nuovo” margine” della città. L’ambito delle vestigia monumentali richiederà una serie di spazi funzionali per la visita al museo ,un anfiteatro nell’area del campo d’armi ,zone adatte ad ospitare esposizioni all’aperto,luoghi di sosta. L’intervento vuol essere “oasi di natura” nella natura nell’ottica di realizzare un tassello di Paesaggio rinnovato, dove la qualità ecologico-ambientale si coniughi con la funzione del parco; quest’area potrebbe essere oggetto di interesse per gli studi botanici volti in particolari a ricercare tra le forme di coesistenza possibili,tra piante provenienti da habitat differenti,quelle più virtuose, ovvero quelle che non alterano il funzionamento dei sistemi ecologici a danno delle biodiversità. All’interno si potranno prevedere attività compatibili:in particolare l’anfiteatro naturale della cava ha la vocazione di ospitare concerti e manifestazioni culturali all’interno della cornice del nuovo parco. Il parco seguirà il principio della ricostruzione filologica dei percorsi e delle cappelle che,nei casi di quelle non realizzate,potranno essere evidenziate dalla scelta di alberi esemplari presenti nella simbologia del giardino barocco e neoclassico. Il linguaggio del giardino come “luogo che parla allo spirito” potrà esprimersi attraverso l’introduzione di elementi quali il suono dell’acqua, il simbolismo di fiori,di piante attraverso i profumi.