Berlin FHXB. Architettura e collettività. Progetti bottom-up dentro e contro le dinamiche della città neoliberista

The thesis deals with the topic of bottom-up urban development in the Berlin neighbourhoods Friedrichshain and Kreuzberg. The opening chapters compose a historical research focused on the experiences of appropriation and transformation of the urban space implemented in this context from 1945 to today - from occupations to participatory architecture - in order to demonstrate that contemporary bottom-up initiatives have a root in the events that have characterized the area in past decades. The core of the thesis consists in an analysis of contemporary bottom-up practices / projects / initiatives active in the two districts - both on public land and in private areas. Three types of interventions are defined: self-organized collective spaces, presented through the case study of Prinzessinnengarten; new forms of collective housing, whose case study is the residential building Spreefeld; neighborhood associations, with an in-depth study of the case of Kotti & co, an association that was able to amplify its protest actions against gentrification by spatializing itself on the ground of Kreuzberg. The analysed projects are started by the local community - in some cases with the support of designers - and allow, with different modalities, to modifications of the urban space. Those are studied in the thesis as inclusive and democratic responses to the urban development logic of the neoliberal economy, based only on the rules of the real estate market. While in other western urban contexts the bottom-up practices are isolated cases with little relevance, in the last ten years in Berlin they have become a possible design modality with a degree of relevance comparable to the one of traditional approaches. This modality is applied in many cases and is able to activate spatial and social transformations. The aim of the thesis is to systemize the basic principles of this modality by defining a series of design strategies underlying the bottom-up projects - based both on spatial principles and on the property models of the analyzed cases - that can be applied in different contexts with similar issues.

BERLIN FHXB – Architettura e collettività: Progetti bottom-up dentro e contro le dinamiche della città neoliberista. La tesi indaga il tema dello sviluppo urbano guidato dalla collettività nei quartieri di Berlino Friedrichshain e Kreuzberg. La prima parte del testo consiste in una ricerca storica focalizzata sulle dinamiche di appropriazione e trasformazione dello spazio urbano messe in atto in questo contesto dal 1945 all’epoca odierna – spaziando dalle occupazioni all’architettura partecipata - al fine di dimostrare che le iniziative bottom-up contemporanee hanno una matrice insita nelle vicende che hanno caratterizzato l’area negli scorsi decenni . Nella parte centrale si articola un’analisi di pratiche/progetti/iniziative bottom-up attive in epoca odierna nei due quartieri - sia su suolo pubblico che in ambiti privati. Sono definite tre tipologie di progetti: spazi collettivi auto-organizzati, presentati attraverso il caso studio dell’orto condiviso Prinzessinnengarten; nuove forme dell’abitare collettivo, approfondite attraverso l’analisi dell’edificio residenziale Spreefeld; associazioni di quartiere, con un approfondimento del caso di Kotti & co, un’associazione che è stata in grado di amplificare la portata delle azioni di protesta contro la gentrification spazializzandosi sul suolo di Kreuzberg. I progetti in questione sono avviati dalla comunità locale - in alcuni casi con il supporto di progettisti - e danno origine con modalità diverse a modificazioni dello spazio urbano. Essi sono analizzati nella tesi come risposte inclusive e democratiche alle logiche di sviluppo urbano dell’economia neoliberista, basate unicamente sulle leggi del mercato immobiliare. Mentre in altri contesti urbani occidentali le pratiche bottom-up costituiscono casi isolati con poca rilevanza, negli ultimi dieci anni a Berlino esse sono diventate una possibile modalità progettuale con un grado di rilevanza paragonabile a quello degli approcci tradizionali. Tale modalità viene applicata in molteplici casi e permette di innescare una serie di trasformazioni spaziali e sociali. Nella parte conclusiva della tesi si cerca di mettere a sistema i princìpi alla base di tale modalità definendo una serie di strategie progettuali sottese ai progetti bottom-up - basate sia sui principi spaziali che sui modelli di proprietà dei casi analizzati - che possano essere applicate in contesti differenti con problematiche simili.